Inflazione e rincari, quali sono i prodotti con i maggiori aumenti
pubblicato:Quali sono i rincari maggiori dovuti all'inflazione? Ecco la classifica dei prezzi aggiornata a maggio 2024.
Mediante l’elaborazione dei dati messi a disposizione dall’Istat, l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica contenente i maggiori rincari legati all’inflazione.
Purtroppo, i dati emersi non sono per nulla incoraggianti: infatti, è emerso che gli aumenti ai prezzi non solo non accennano a fermarsi, ma anche che i dati sono i peggiori mai registrati dal 2021 (anno nero dell’inflazione) ad oggi.
Scopriamo insieme i risultati dell’analisi e quali prodotti hanno risentito maggiormente dell’inflazione, subendo vertiginosi rincari.
Inflazione e rincari, quali sono i prodotti con i maggiori aumenti
La nuova classifica stilata da Unione Nazionale Consumatori ha elaborato rincari e dati relativi all’inflazione stilando una lista dei maggiori rincari sia su base mensile che annuale.
Analizzando i dati è emerso purtroppo che, dal 2021 ad oggi, sono moltissimi i prodotti che hanno subito dei pesanti aumenti.
Il triste primato lo detengono i voli internazionali che, rispetto al 2021, hanno subito un rincaro del 132,3%. Segue il prezzo dell’olio EVO che, rispetto a tre anni fa, ha registrato un +93,5%.
Per il terzo gradino del podio dei rincari ritorniamo al settore viaggi, dato che anche i voli nazionali hanno registrato un pesantissimo aumento, pari al 55,1%.
Anche lo zucchero ed il gas, rispettivamente con rincari del 51,6% e 50,2% rientrano tra i prezzi che sono aumentati maggiormente rispetto al 2021.
La classifica prosegue coi seguenti aumenti:
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riso (+45,1%)
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patate (+43,3%)
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hotel, motel e pensioni (+41,5%)
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energia elettrica (+39,5%)
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gelati (+37,8%).
Inflazione e rincari: la difficile situazione dei consumatori
Purtroppo, anche se molti prodotti e servizi non rientrano in questa top 10, questo non significa che l’inflazione non abbia causato rincari ad altri beni di prima necessità.
Pensiamo per esempio ai latticini: rispetto al 2021, latte e burro hanno registrato un aumento superiore al 30%. Un discorso analogo può essere fatto per i farinacei e per le uova, i cui aumenti sfiorano il 25%.
Anche i servizi, come quelli legati alle vacanze, non sono da meno: si stima infatti che tali pacchetti siano aumentati del 36,9%.
Dunque, sebbene in molti casi i prezzi, rispetto ai mesi precedenti, siano in riduzione, gli aumenti alcuni prodotti restano per i consumatori davvero troppo elevati.
Un discorso analogo può essere fatto per materie prime come la luce e il gas: prima del 2021, in effetti, queste materie avevano dei costi inferiori, rispettivamente -39,5% e -50,2%.
Uno sguardo ai rincari mensili e annuali
La classifica su rincari e inflazione stilata da Unione Nazionale Consumatori permette infine di fare il punto sui maggiori rincari dell’ultimo mese e sulla situazione dei prezzi nell’ultimo anno.
Per quanto concerne gli aumenti mensili, l’aumento maggiore lo ha registrato la frutta, il cui aumento, rispetto al mese precedente, supera il 6%. Al secondo posto troviamo dei servizi, in particolare quelli legati ai libri (sia rilegatura dei cartacei, sia ebook), con maggiorazioni che sfiorano il 6%.
Infine, in aumento anche hotel e altri servizi ricettivi che, rispetto ad aprile, sono aumentati del 5,3%.
In merito alla situazione annuale, invece, il primato delle maggiorazioni spetta all’olio d’oliva il cui aumento, rispetto a maggio 2023, raggiunge quasi il 45% (+44,9%).
Seguono i pacchetti vacanze in Italia (+20,4%) e i servizi di registrazione audio, video e immagini (+15,8%).