Iliad ci riprova con Vodafone Italia

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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Nuova proposta dopo quella del 2022. I multipli sono più generosi e tanta cassa per Vodafone. Il piano punta anche su rete fissa e 5G. All'inizio sarebbe una joint venture paritetica, ma poi iliad potrebbe comprare un 10% ogni anno a prezzo fisso

Iliad ci riprova con Vodafone Italia

Il gruppo telefonico francese Iliad ha avanzato al gruppo britannico Vodafone una proposta di fusione tra Iliad Italia e Vodafone Italia.

L’offerta valuta Vodafone Italia 10,45 miliardi di euro in termini di enterprise value e ipotizza la nascita di un nuovo aggregato, la newco, del quale Vodafone avrebbe, almeno all'inizio, il 50% del capitale sociale.

Iliad-Vodafone, i numeri di partenza dell’offerta

Si tratta di un’offerta articolata, infatti prevede da subito il versamento di cassa a Vodafone per 6,5 miliardi di euro al closing dell’operazione, oltre a un finanziamento soci da 2 miliardi di euro teso ad allineare i valori sul lungo termine. Al perfezionamento dell’operazione, la partecipazione di Vodafone nella newco con Iliad sarebbe dunque di 1,95 miliardi di euro (equity value).

Sul fronte di Iliad assai diversi i valori e le prospettive. Iliad Italia è valutata 4,45 miliardi di euro in termini di enterprise value e anche Iliad otterrebbe il 50% della nuova joint venture italiana delle telecomunicazioni. Al closing il gruppo di Xavier Niel otterrebbe cassa per 500 milioni di euro e un finanziamento soci di 2 miliardi di euro.

L’obiettivo è la creazione di una società leader in Italia nel settore delle telecomunicazioni, capace di promuovere gli investimenti adeguati per nuove tecnologie e soluzioni incentrate sui bisogni dei clienti, anche in vista dello sviluppo della fibra ottica.

Al nuovo player iliad contribuirebbe con la sua vasta base clienti e la sua accessibilità in termini di tariffe e politiche di inclusione digitale, mentre Vodafone presterebbe le sue eccellenze nell’ambito del B2B.

“La fusione proposta - riporta la nota di Iliad - creerebbe lo sfidante più innovativo del mercato italiano che conta 5 operatori mobili e oltre 10 fornitori di servizi fissi a banda larga”.

Iliad-Vodafone, i multipli della proposta 

I multipli dell’offerta di iliad per Vodafone Italia sono generosi: a 10,45 miliardi di euro di valutazione significa un miglioramento sulla proposta già avanzata nel febbraio 2022.

Questa volta, stimando in 1,34 miliardi di euro l’EBITDAaL (after lease) di Vodafone Italia, la transazione propone un multiplo di 7,8x questa voce (EV/EBITDAaL) contro il multiplo di 7,1x dell'offerta di Iliad da 11,25 miliardi di euro del febbraio 2022.

Iliad inoltre ipotizza che la fusione delle due divisioni possa generare ricavi per circa 5,8 miliardi di euro e un EBITDAaL di circa 1,6 miliardi di euro nell’anno al marzo 2024.
Previste sinergie a regime di oltre 600 milioni di euro in termini (Opex+Capex).

I termini della fusione prevedono anche un leverage con un debito netto pari a 4,5 volte l’ EBITDAaL della nuova società. L’obiettivo sarebbe di ridurlo a 3x nei primi tre anni dopo la chiusura dell’operazione.

Iliad-Vodafone, opzione per la graduale ascesa francese nel nuovo gruppo

La nuova proposta di Niel per Vodafone Italia prevede però anche una leva importante nelle mani di Iliad: avrà infatti un’opzione per acquistare ogni anno un blocco del 10% della newco (Iliad Italia+Vodafone Italia) a un prezzo pari al valore dell’equity al closing.

Si sa dunque già adesso che se iliad arrivasse ad esercitare integralmente queste opzioni (salendo al 100% della newco), Vodafone otterrebbe cassa per 1,95 miliardi di euro, esattamente la valutazione dell’equity nella newco all’eventuale completamento dell’operazione e il suo 50% sarebbe suddiviso in 5 tranche da 390 milioni di euro ciascuna.

Il CEO di Iliad Group, Thomas Reynaud, ha affermato che serve un nuovo sfidante per l’ambiente delle telecomunicazioni italiane e per competere nel lungo termine.
Il manager ha anche dichiarato che un nuovo operatore nato dalla fusione tra Iliad Italia e Vodafone Italia potrebbe contribuire alla trasformazione digitale del Bel Paese e pianificare più di 4 miliardi di euro di investimenti nei prossimi 5 anni.

Di certo l'operazione è di primo piano per il già agitato settore delle tlc italiane.