Hera, quadro grafico rialzista e multipli interessanti
pubblicato:Hera, conferme dagli analisti dopo il piano
Hera ha registrato un significativo incremento del 3,79% lunedì, grazie a volumi elevati e prospettive di crescita promettenti delineate nel nuovo piano industriale al 2028.
Il piano prevede un miglioramento dell’Ebitda a 1,7 miliardi di euro entro il 2028, trainato da una crescita organica di 375 milioni e operazioni di M&A per 100 milioni. Anche l'EPS dovrebbe crescere con un tasso annuo composto (CAGR) del 6%, raggiungendo 0,34 euro.
Hera ha inoltre rivisto al rialzo la politica dei dividendi, incrementando la base del dividendo per azione di 0,5 centesimi di euro.
Hera, conferme da Banca Akros, Mediobanca ed Equita SIM
Banca Akros ha confermato un target di 3,8 euro con raccomandazione "accumulate", mentre Mediobanca Research ha alzato il target a 4,5 euro, valutando il piano "outperform".
Equita Sim mantiene un target di 3,7 euro e una raccomandazione "hold", sottolineando la solidità del piano grazie a investimenti strategici in settori regolati (55% dei capex), nel business Waste (30% dei capex) e nei business Energy (15% dei capex), con benefici dalla liberalizzazione e dalla crescita delle rinnovabili.
L’acquisizione del controllo di Aimag (dal 25% al 41%) evidenzia la capacità di Hera di crescere attraverso operazioni esterne a valutazioni sostenibili. Inoltre, il focus sui veicoli ambientali, come Aliplast e Acr, rappresenta un importante elemento di crescita, in linea con la domanda di servizi ambientali e i target di riciclo.
Gli analisti considerano la strategia di Hera altamente visibile e ben bilanciata, con un potenziale upside derivante da sinergie non incluse nel piano e da investimenti in asset regolati. Tuttavia, il debito stimato per il 2028 è stato leggermente aumentato (da 2,6x a 2,7x) per riflettere il maggiore dividendo e i capex previsti.
Complessivamente, Hera tratta a multipli interessanti, con un PE di 11x e un EV/Ebitda di 6x al 2026, offrendo uno yield del 4,7%.
Hera, quadro grafico saldamente rialzista
Dal grafico di Hera, emergono i seguenti elementi tecnici rilevanti:
Il titolo si muove all'interno di un chiaro canale rialzista, originato dai minimi di ottobre 2022. La base del canale funge da supporto dinamico, a 3,10 euro, mentre la parte superiore rappresenta una resistenza di medio-lungo termine, a 3,90.
Questo canale indica una tendenza positiva nel lungo periodo.
La prima resistenza significativa si trova a 3,60 euro, lato alto della fase laterale che contiene i prezzi dal minimo di novembre. Il superamento di questo livello potrebbe aprire la strada verso il test della resistenza successiva a 3,90 euro, che rappresenta il lato alto del canale citato.
Il livello di supporto chiave è rappresentato dalla base della fase laterale e dalla media esponenziale a 250 giorni, che si trova in area 3,30 euro circa. Questa media mobile ha finora mostrato una buona tenuta, come ad esempio ad agosto e a novembre.
Questa fase laterale potrebbe dimostrarsi un rettangolo di continuazione, una fase di consolidamento all'interno del trend ribassista iniziato a ottobre, con un supporto statico situato in area 3,30 euro.
L'analisi volumetrica evidenzia picchi significativi in corrispondenza dei movimenti di prezzo più marcati, come quello di ieri, suggerendo interesse degli investitori nelle fasi cruciali ma senza una preferenza per una direzione piuttosto che per l'altro.
Hera, considerazioni operative
Scenario rialzista: un breakout sopra i 3,60 euro, confermato da volumi elevati, potrebbe spingere il titolo verso il test della resistenza a 3,90 euro.
Scenario ribassista: una violazione del supporto a 3,40 euro e della media a 250 giorni (3,30 euro) potrebbe indebolire il trend, con un possibile target verso la base del canale rialzista di lungo termine intorno ai 3,10 euro.
Outlook
Il trend rialzista rimane intatto nel medio-lungo termine e verrebbe negato solo al di sotto di area 3,10. Le fasi di consolidamento, come quella attuale, potrebbero rappresentare un'opportunità per nuovi ingressi, soprattutto se accompagnate da segnali positivi come la rottura di 3,60.