Generali promossa da Morgan Stanley, potenziali soprese positive
pubblicato:Generali si conferma sui massimi da inizio anno dopo la promozione di Morgan Stanley. Per Maire spunti positivi da Equita e da un contratto in Vietnam
Generali, Morgan Stanley alza il prezzo obiettivo e si aspetta sorprese positive
Deciso rialzo ieri per Generali che termina la seduta con un +1,68% a 25,99 euro dopo avere oscillato tra 25,66 e 26,08 euro.
Morgan Stanley ha migliorato la valutazione a "overweight" da "equal weight", alzando il target price da 23 a 30 euro. Generali è considerata la top pick dagli analisti nel settore assicurativo europeo, con una prospettiva particolarmente positiva per il suo futuro.
Gli esperti di Morgan Stanley ritengono che il Capital Markets Day previsto per il 30 gennaio sarà un importante catalizzatore per il titolo, con la possibilità di sorprese positive. In particolare, gli analisti vedono potenziale per dividendi più elevati e un momentum di crescita dell'utile per azione (EPS) superiore alle attese. Questo rende Generali un'opportunità interessante per gli investitori alla ricerca di rendimento e crescita nel settore assicurativo europeo.
Philippe Donnet, CEO di Generali, ha dichiarato che il gruppo sta lavorando su un nuovo piano strategico ambizioso, mantenendo un approccio opportunistico e disciplinato verso le operazioni di fusione e acquisizione (M&A). Donnet ha sottolineato che, pur considerando M&A solo quando c'è creazione di valore per gli azionisti e un "fit" strategico e culturale, la strategia di Generali non si baserà esclusivamente su queste operazioni, poiché esistono significativi margini di crescita organica.
Donnet ha evidenziato i rischi legati ai prossimi tre mesi, definendoli "pericolosi" a causa di eventi catastrofali globali, ma ha ribadito la fiducia nel completamento del piano strategico in corso, il terzo implementato con successo. Generali si è trasformata in un gruppo più globale e diversificato, con un focus su assicurazione e asset management, con una strategia vincente che ha portato a una crescita del dividendo del 60% e al ritorno dello share buyback dopo 15 anni.
Il manager ha inoltre menzionato l'integrazione di Conning nelle attività di asset management di Generali e la volontà di espandere l'offerta di prodotti e acquisire più clienti istituzionali negli Stati Uniti. Donnet ha anche sottolineato l'importanza di intensificare il dialogo con le istituzioni europee, affinché comprendano il ruolo cruciale del settore assicurativo non solo nella protezione delle famiglie e delle imprese, ma anche come investitore di lungo termine per sostenere l'economia europea. Grazie al rialzo di ieri i prezzi si sono avvicinati alla resistenza offerta a 26,26 euro dal massimo della candela "shooting star" del 20 settembre. In caso di superamento di quei livelli diverrebbe probabile la ripresa del trend rialzista in atto dai minimi di inizio agosto, target a 28 euro circa. Solo discese al di sotto di area 25 metterebbero in discussione le possibilità di rialzo prospettando invece discese almeno fino a 24,30 euro, top del 31 luglio.
Maire, spunti positivi da Equita e contratto in Vietnam
Fase di mercato piuttosto movimentata per Maire che nelle ultime due giornate di scambi è scesa dapprima fino a quota 6,82 per poi recuperare terreno ed attestarsi ieri in chiusura a 7,305 euro dopo aver fatto segnare un massimo a 7,355.
Il titolo ha recuperato terreno grazie al report di Equita e al nuovo contratto sottoscritto in Vietnam.
Gli analisti del broker hanno confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 8,50 euro, con stime sull'EBITDA 2025 incrementate del 6%.
Il gruppo ha inoltre comunicato di essersi aggiudicato il "licensing e il Process Design Package (PDP) per una nuova unità di produzione di idrogeno, nell'ambito del più ampio progetto di riqualificazione ed espansione della raffineria di Dung Quat in Vietnam".
Il committente è Binh Son Refining and Petrochemical Joint Stock Company.
Graficamente Maire è stata protagonista di un poderoso rialzo tra febbraio e aprile quando i prezzi sono passati da 4,70 a 7,90 euro, a cui ha fatto seguito una prolungata fase laterale caratterizzata dal raggiungimento di un massimo e di un minimo di periodo rispettivamente a 8,33 e 6,52 euro. In questi mesi i corsi hanno disegnato una sorta di diamante (figura tecnica) che di solito (ma non sempre) si forma al termine di un trend rialzista.
L'attenzione va ora posta sulla trendline che unisce i bottom di luglio con quelli di mercoledì, attualmente a 6,80 circa, la cui violazione potrebbe introdurre una fase di debolezza che potrebbe riaccompagnare il titolo in area 6,00 (primo supporto a 6,50). Verso l'alto invece segnali positivi già oltre 7,40, ma i prezzi dovranno poi lasciarsi alle spalle anche area 7,70 per ambire a qualcosa di più concreto nel medio periodo.