Fisco, scattano i controlli sul conto corrente: chi rischia?
pubblicato:Grazie al nuovo algoritmo il Fisco sarà in grado di controllare conti correnti, movimenti, versamenti e pagamenti dei contribuenti per combattere l’evasione fiscale. Ecco chi rischia e quando scattano le sanzioni.

Il Fisco si prepara a nuove misure per combattere l’evasione fiscale: scattano nuovi controlli sui conti correnti, sui movimenti, i pagamenti e i versamenti sospetti di tutti i contribuenti. Chi rischia di più?
Grazie al nuovo algoritmo anti-evasione, l’Agenzia delle Entrate intende recuperare 14,4 miliardi di euro di evasione fiscale, e ridurre il tax gap ovvero la differenza tra le imposte dovute e quelle incassate. Oltre al nuovo algoritmo, prosegue anche l’obbligo di fatturazione elettronica anche Partite Iva in regime di flat tax e la trasmissione giornaliera dei pagamenti con carte o bancomat.
Ecco chi rischia di più e come funzionano i controlli del Fisco sul conto corrente: esiste un metodo per evitare le sanzioni.
Fisco, come funzionano i controlli sul conto corrente
Si chiama Vera il nuovo algoritmo del Fisco contro l’evasione fiscale, un meccanismo che potrebbe aiutare l’Agenzia delle Entrare a ridurre il numero di furbetti che ogni anno tentano di evadere le tasse. Questo nuovo strumento, elaborato dalla Sogei, permetterà di controllare migliaia di dati in un solo istante.
Come spiega un articolo del quotidiano La Repubblica, nel mirino del Fisco rientreranno “i dati di conti correnti, quelli immobiliari e finanziari, le fatture elettroniche e i pagamenti con carte di credito” dei contribuenti.
In un primo momento tutti i dati raccolti saranno privi di informazioni personali sul contribuente: solo successivamente, infatti, scatterà la prima verifica delle anomalie che permetterà di riconoscere i cittadini da contattare.
Gli evasori saranno poi contattati e invitati a versare il dovuto prima che vengano messi in atto veri e propri controlli formali.
Fisco e conto corrente: cosa controllare per evitare le sanzioni
Che cosa prevede la normativa in termini di versamenti e prelievi sul conto corrente e come fare per evitare sanzioni da parte del Fisco?
Generalmente non esiste un tetto massimo ai versamenti sul conto corrente, mentre particolari limiti sono fissati per l’utilizzo del contante: fino al 31 dicembre 2022 si può pagare in contanti fino a 1.999,99 euro, mentre dal 2023 il limite scenderà a 999,99 euro.
Tornando ai versamenti sul conto corrente, in caso di cifre superiori a 10.000 euro l’istituto di credito è tenuto ad avvisare le autorità fiscali che si occuperanno dell’effettuazione di opportuni controlli. Al tempo stesso, anche più versamenti su conti correnti diversi (di valore pari, ad esempio a 4.000 euro ciascuno) farebbero scattare i controlli del Fisco.
Come fare per evitare sanzioni? Nonostante non sia stato fissato un limite massimo di versamento sul conto corrente, è importante affidarsi alla chiarezza documentale, dichiarando qualsiasi cifra ed effettuando tutti gli adempimenti del caso prima di incorrere in sanzioni.
Fisco e lotta all’evasione: quali strumenti vengono utilizzati?
L’algoritmo Vera non sarà l’unico strumento a disposizione per combattere l’evasione fiscale: l’Agenzia delle Entrate utilizzerà anche droni per verificare terreni e fabbricati non dichiarati al Fisco; e dati provenienti dai social network e dal web sull’argomento di evasione fiscale.
Oltre a questi strumenti, sono stati messe in campo diverse agevolazioni per contrastare l’evasione fiscale, anche se non sono stati sempre efficaci.
Di qui, per esempio, l’obbligo di dotazione del Pos per le attività commerciali, e la possibile introduzione di un cashback sanitario per ottenere i rimborsi diretti sulle spese mediche o farmaceutiche.