Ferrari ieri in controtendenza grazie a numeri del trimestre

di FTA Online News pubblicato:
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Tenaris, crollo del titolo dopo perdite da 83 milioni di dollari. Ferragamo in controtendenza nonostante risultati in forte calo

Ferrari ieri in controtendenza grazie a numeri del trimestre

Ferrari rivede al rialzo la guidance

In una seduta decisamente negativa per il FTSE Mib Indice (-2,68%), Ferrari ha trovato la forza per muoversi in controtendenza e mettere a segno un rialzo superiore ai 2 punti percentuali dopo essersi spitna nell'intraday fin sopra quota 400. Sono stati i risultati del secondo trimestre 2024 a permettere il rialzo del titolo, con le consegne in crescita del 3% a/a a 3484 unità; ricavi +16% a 1,712 miliardi di euro; EBITDA adjusted +14% a 669 milioni con margine in calo al 39,1% dal 40,0% dell'anno scorso; utile netto adjusted +24% a 413 milioni; free cash flow industriale a 121 milioni da 138 l'anno scorso. Rivista al rialzo la guidance 2024: ricavi oltre 6,55 miliardi di euro (da oltre 6,4); EBITDA adjusted maggiore o uguale di 2,5 miliardi (da maggiore o uguale di 2,45); utile adjusted diluito per azione maggiore o uguale di 7,90 euro (da maggiore o uguale di 7,50); FCF industriale fino a 0,95 miliardi (da maggiore di 0,90). Graficamente i prezzi non sono riusciti a mantenersi al disopra di quota 400,00, passo fondamentale per andare ad attaccare i record storici a quota 410,10 e procedere verso nuovi massimi ipotizzabili a 430,00 circa. La permanenza al di sopra di area 370,00 tiene comunque viva tale possibilità, garantendo solidità alla struttura rialzista di fondo del titolo. Sotto 370,00 invece inizierebbero a manifestarsi i primi segnali di cedimento che tuttavia solo con la successiva violazione di area 350,00 introdurrebbero un ribasso più ampio e duraturo, correttivo di tutto il movimento visto dai bottom del 2022 a 161,40 euro.

Tenaris, crollo del titolo dopo perdite da 83 milioni di dollari

Seduta da dimenticare ieri per Tenaris: il titolo ha ceduto l'8,71% a 13,365 euro. I prezzi hanno oscillato tra 13,28 e 14,65 euro. Tenaris ha riportato risultati finanziari per il secondo trimestre che mostrano un EBITDA adjusted superiore del 4% rispetto alle aspettative. Tuttavia, l'EBITDA complessivo è stato inferiore a causa di un accantonamento di 171 milioni di dollari legato a controversie sull'acquisizione di una partecipazione in Usiminas. La generazione di cassa è stata più alta del previsto. Il fatturato ha superato le attese del 5%, sostenuto da volumi elevati in Medio Oriente, USA e nelle regioni offshore, con prezzi di vendita medi favoriti da un mix di prodotti vantaggioso. I margini adjusted sono stati in linea con le previsioni, ma sono diminuiti sequenzialmente dal 28% del primo trimestre al 24,7%, a causa del calo continuo dei prezzi OCTG nelle Americhe.

I volumi sono stati leggermente superiori alle aspettative, con una diminuzione dell'1% rispetto al trimestre precedente, mentre il prezzo medio è calato dell'1% rispetto al -4% previsto. La performance regionale del fatturato ha visto il Nord America calare del 5% QoQ e del 34% YoY a 1,41 miliardi di dollari, il Sud America diminuire del 5% QoQ e del 35% YoY a 582 milioni di dollari, l'Europa crescere del 18% QoQ e calare dell'1% YoY a 267 milioni di dollari, mentre la regione APAC/MENA ha registrato un aumento dell'1% QoQ e del 32% YoY a 810 milioni di dollari, contribuendo positivamente ai margini.

L'utile è stato penalizzato da un risultato finanziario inferiore alle attese, con una perdita di 83 milioni di dollari contro un utile previsto di 35 milioni di dollari, includendo una perdita di 83 milioni di dollari dalla partecipata Ternium per controversie relative a Usiminas. Per il terzo trimestre, Tenaris prevede che il fatturato e l'EBITDA saranno influenzati da una minore attività negli USA e in America Latina, e dal continuo calo dei prezzi OCTG nelle Americhe.

Sono previste interruzioni in molti impianti, inclusa l'installazione di un nuovo forno nell'acciaieria di Siderca. In risposta a queste sfide, Tenaris sta attuando misure per ridurre i costi.

Equita Sim ha confermato la raccomandazione "hold" e il prezzo obiettivo di 16,9 euro per Tenaris. Gli analisti hanno notato che i risultati del secondo trimestre sono stati leggermente migliori del previsto a livello di EBITDA adjusted e free cash flow. Tuttavia, l'outlook sembra suggerire una maggiore cautela, portando a mantenere una posizione prudente sull'azione.
Jefferies ha confermato il giudizio "hold" e il prezzo obiettivo di 16 euro su Tenaris in seguito alla pubblicazione dei conti trimestrali, definiti "in linea" con le aspettative.
Nonostante l'utile netto, l'EBIT e l'EBITDA siano stati inferiori alle previsioni del consenso a causa di un accantonamento di 171 milioni di USD per contenziosi relativi all'acquisizione di una partecipazione in Usiminas, l'EBITDA adjusted ha superato le attese del 3%. Anche il free cash flow, che ha raggiunto i 774 milioni di USD, è stato superiore alle previsioni.

Il ribasso di ieri segue la costruzione di una "bandiera" (flag) di continuazione (movimenti dal 27 giugno al 31 luglio) della precedente tendenza negativa, il trend discendente è ripreso. I prezzi si sono lasciati alle spalle anche il forte supporto di area 14,20/30, minimo di gennaio e 61,8% di ritracciamento (percentuale di Fibonacci) del rialzo dai minimi di giugno 2023. La violazione anche di area 13,10 potrebbe introdurre alla ricopertura del gap del 2 giugno 2023 con base a 11,94 euro. Solo sopra area 14 i recenti segnali di debolezza verrebbero messi in discussione. Resistenza successiva a 14,65 euro.

Ferragamo in controtendenza nonostante risultati in forte calo

Salvatore Ferragamo sale in controtendenza all'indomani della pubblicazione dei risultati al 30 giugno. Il primo semestre va in archivio con ricavi a 523 milioni di euro -12,8% a/a, l'EBITDA è sceso a 117 milioni da 134 milioni nel primo semestre 2023 ma con margine sui Ricavi a 22,4% rispetto a 22,3%, l'utile netto crolla a 6 milioni dai 22 di un anno fa.

Oltre al dato sul margine EBITDA si osservano alcuni elementi incoraggianti come il rallentamento della flessione dei ricavi nel secondo trimestre (-8,1% a/a) e la sovraperformance del canale distributivo diretto (-8,1% nel sem1 e -5,5% nel trim2).

Lo scenario resta difficile: l'a.d. Marco Gobbetti ha parlato di "difficile contesto dei consumi, in particolare nell'area Asia-Pacifico, che ha controbilanciato l’andamento positivo nel resto del mondo".

L'analisi del grafico di Salvatore Ferragamo mette in evidenza la tendenza ribassista che ha spinto il titolo sul minimo storico a 7,75 del 25 luglio. Lo scenario appare impostato per ulteriori approfondimenti verso il lato basso del canale discendente ipotizzabile da maggio 2017, attualmente in transito per 3,10 circa, con primo appoggio a 6,40 (lato basso di un altro canale in essere da marzo 2023). Conferme in tal senso alla rottura confermata in chiusura di seduta di 7,75. Il superamento di 8,3450 creerebbe le condizioni per un attacco al massimo del 12/7 a 8,8650. In caso di successo via libera a un recupero di più ampio respiro in direzione di 9,89 (massimo di maggio) e 10,30 (lato alto del secondo canale).