La Fed mantiene i tassi, ma prospetta tagli per il 2024: impatto sui mercati e inflazione analizzati

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
5 min

Jerome Powell e Janet Yellen: proiezioni sulle prossime mosse della Fed e la direzione dell'economia USA

La Fed mantiene i tassi, ma prospetta tagli per il 2024: impatto sui mercati e inflazione analizzati

La Fed lascia i tassi inviariati

Il Federal Open Market Committee ha confermato mercoledì la decisione di sospendere l'aumento dei tassi d'interesse nel 2023, mantenendo il tasso di riferimento stabile nel range compreso tra il 5,25% e il 5,5%. Questa comunicazione è arrivata poco dopo un altro segnale positivo riguardante un'inflazione in rallentamento: l'indice dei prezzi al consumo è aumentato del 3,1% su base annua, in calo rispetto al 3,2% registrato a ottobre.

Le Proiezioni Economiche Riassuntive della Fed indicano la possibilità di tre tagli dei tassi di interesse nel 2024, ma durante la conferenza stampa, Powell ha sottolineato che si tratta solo di previsioni soggette a possibili cambiamenti.

Possibili tagli di 75 punti base nel 2024

La Federal Reserve non solo ha confermato i tassi di interesse attuali ma ha proiettato tagli di 75 punti base nel 2024, una previsione più ampia rispetto a quanto dichiarato in precedenza. Questo ha causato un brusco calo dei rendimenti dei bond, con il rendimento del Treasury decennale degli Stati Uniti che è sceso di oltre 17 punti base, arrivato al 4,03%.

Il Dow ha raggiunto un massimo record intraday

Il Dow ha raggiunto un massimo di 37.094,85 punti, stabilendo così un nuovo record intraday e superando anche il precedente massimo di chiusura di 36.799,65 punti registrato il 4 gennaio 2022.

La Fed mantiene i tassi, ma prospetta tagli per il 2024: impatto sui mercati e inflazione analizzati

Il tasso di inflazione è cresciuto del 3,1% su base annua a novembre

Come già accennato il tasso di inflazione è cresciuto del 3,1% su base annua a novembre, in linea con le attese e leggermente al di sotto del 3,2% registrato il mese precedente. A livello mensile, l'indice dei prezzi al consumo principale è salito dello 0,3%, un aumento lievemente superiore allo 0,2% di ottobre.

Nonostante l'inflazione rimanga al di sopra del target del 2% della Fed, gli ufficiali prevedono generalmente di mantenere stabili i tassi mercoledì, mentre le previsioni per il primo taglio dei tassi sono state spostate a maggio 2024.

Il recente report sull'indice dei prezzi al consumo aveva temperato le aspettative riguardo ai tagli dei tassi nel breve termine, aspettative che oggi la Fed ha contribuito a rinvigorire. Resta il fatto che l'inflazione core mensile non ha mostrato un rallentamento a novembre, anzi è leggermente aumentata nel complesso e addirittura ha accelerato nella misura supercore. Questo fatto, in sintesi, non rappresenta una riduzione sufficiente dell'inflazione per confermare o giustificare le aspettative di una politica monetaria più accomodante, soprattutto considerando la solidità attuale del mercato del lavoro.

L'"inflazione supercore"

L'"inflazione supercore" è un termine usato per indicare un indice dei prezzi al consumo che esclude i beni e i servizi più volatili e soggetti a cambiamenti temporanei, come cibo e energia, al fine di ottenere una visione più chiara e stabile dell'andamento dei prezzi. Questa misura offre una prospettiva più accurata dell'inflazione di base, aiutando a valutare meglio la tendenza sottostante dei prezzi al di fuori degli elementi più suscettibili a fluttuazioni temporanee.

I mercati hanno comunque già anticipato la possibilità di un taglio dei tassi all'inizio del 2024

Jerome Powell della Federal Reserve ha espresso cautela sottolineando che "l'inflazione rimane ancora troppo elevata e non è garantito un costante progresso nel ridurla, mentre il futuro appare incerto."

I mercati hanno comunque già anticipato la possibilità di un taglio dei tassi all'inizio del 2024. Gli investitori stanno valutando con una probabilità del 92% che la Fed tagli i tassi almeno una volta nel primo trimestre del prossimo anno, un significativo aumento rispetto al 34% stimato solo un mese fa.

Tuttavia, questa prospettiva potrebbe essere troppo ottimistica. Anche se una crescita economica più lenta e un ritorno dell'inflazione verso gli obiettivi potrebbero giustificare alcuni tagli dei tassi, sembra improbabile che sia necessario un numero così elevato come i cinque attualmente previsti dai mercati. Affinché cinque tagli siano giustificati, l'economia dovrebbe incontrare notevoli difficoltà e la Fed dovrebbe adottare misure estreme a causa di una situazione di emergenza.

Il presidente della Federal Reserve non ha dato indicazioni sui tempi del primo taglio

Jerome Powell, il presidente della Federal Reserve, non ha dato indicazioni sul momento in cui la Fed potrebbe ridurre i tassi di interesse. Durante la conferenza stampa di novembre, aveva affermato che non è un argomento attualmente in discussione al FOMC. Tuttavia, in una discussione tenutasi a dicembre al Spelman College, ha riconosciuto l'efficacia delle azioni della Fed nel contrastare l'inflazione.

Powell ha sottolineato: "La nostra risposta decisa all'inflazione ha contribuito a mantenere la credibilità duramente conquistata dalla Fed, assicurando che le aspettative di inflazione futura del pubblico rimangano saldamente ancorate. Avendo agito con tempestività e determinazione, il FOMC sta procedendo con cautela poiché i rischi di stringere troppo o troppo poco stanno diventando più bilanciati".

Per Janet Yellen probabile un "atterraggio morbido" dell'economia

Sebbene sia impossibile prevedere l'andamento dell'economia nel 2024, Janet Yellen, segretaria al Tesoro, ha dichiarato durante un summit del Wall Street Journal, di credere che gli Stati Uniti stiano percorrendo la strada verso un "atterraggio morbido". Questo consentirebbe al paese di continuare a contrastare l'inflazione evitando una grave recessione economica.

Yellen ha affermato che "l'inflazione sta sicuramente diminuendo in modo significativo", aggiungendo che non vede ragioni nel percorso attuale per cui l'inflazione non dovrebbe gradualmente raggiungere livelli conformi al mandato e agli obiettivi della Fed. Personalmente, non prevede difficoltà significative nei prossimi passaggi.