Errori nella dichiarazione dei redditi? Ecco come correggerli
pubblicato:Hai commesso degli errori nella compilazione della dichiarazione dei redditi? Sei ancora in tempo per correggere utilizzando il modello 730 integrativo, oppure il modello Persone Fisiche. Quale scegliere ed entro quale scadenza inviarlo? Ecco una guida completa.
Può succedere di commettere degli errori nella compilazione della dichiarazione dei redditi, soprattutto se si devono rispettare delle scadenze ravvicinate. Che cosa fare per correggere gli errori e non ricevere delle sanzioni dal Fisco?
Così come è possibile annullare le cessioni del credito errate sui bonus casa, anche gli errori nella dichiarazione dei redditi si possono risolvere in diversi modi. Da un lato è possibile compilare una dichiarazione integrativa, mentre all’altro lato di può scegliere di inviare il modello Persone Fisiche.
Vediamo nel dettaglio come correggere gli errori nella dichiarazione dei redditi: cosa fare, come procedere, e come evitare le sanzioni da parte del Fisco.
Errori nella dichiarazione dei redditi? Ecco cosa fare
La scadenza utile per l’invio della dichiarazione dei redditi era fissata al 30 settembre 2022, ma che cosa si può fare nel caso di errori nel modello 730?
Per non perdere i rimborsi è necessario comunicare eventuali errori oppure omissioni nelle detrazioni fiscali, così come nei redditi conseguiti nel corso dell’anno. In questo modo, inoltre, si eviteranno anche le spiacevoli sanzioni da parte del Fisco.
Ci sono però dei tempi da rispettare per comunicare gli errori nella dichiarazione dei redditi, oltre che alcuni modelli da compilare e inviare al Fisco per rimediare: l’uno è il modello 730 integrativo, l’altro è il modello Persone Fisiche. Quale scegliere?
Errori nella dichiarazione dei redditi: come correggere
Per capire quale dei due modelli utilizzare per correggere gli errori nella dichiarazione dei redditi occorre sapere quali sono le regole per non commettere un nuovo errore.
Il modello 730 integrativo si può utilizzare nel caso in cui gli errori siano a favore del contribuente, ovvero il contribuente risulta a debito o a minor credito nei confronti del Fisco. In questi casi, però, la compilazione e l’invio dell’integrazione deve essere effettuata da un professionista abilitato oppure da un CAF: il contribuente, quindi, NON può procedere in autonomia nella correzione dell’errore.
Il modello Persone Fisiche, invece, viene utilizzato nei casi in cui l’errore nella dichiarazione dei redditi risulta a sfavore del contribuente, ovvero non si tratta di un credito ma di un debito nei confronti del Fisco.
Errori nella dichiarazione dei redditi: quali tempi rispettare per correggere
I tempi utili per la comunicazione delle omissioni o degli errori variano a seconda del modello che si dovrà utilizzare per correggere gli errori stessi nella dichiarazione dei redditi. Quali sono le scadenze?
È importante tenere presente anche il calendario delle scadenze fiscali per non perdere nessun appuntamento con il Fisco.
Nello scegliere quale modello utilizzare per correggere eventuali errori, quindi, il contribuente dovrà tenere presenti anche due scadenze:
il modello 730 integrativo può essere trasmesso entro il 25 ottobre 2022;
il modello Persone Fisiche, invece, si può inviare al Fisco entro il 30 novembre.
Il contribuente che si è accorto dell’errore nella dichiarazione, ma ha oltrepassato i termini per la presentazione del modello 730 integrativo, quindi, seppur a credito dovrà utilizzare il modello Persone Fisiche per godere di una scadenza più lunga.
Credito in compensazione
Come ricorda l’Agenzia delle Entrate, esiste anche un terzo modo per correggere gli errori commessi nella compilazione della dichiarazione dei redditi.
Il contribuente può correggere gli errori anche a cinque anni di distanza da quello in cui è stata presentata la dichiarazione: così facendo, quindi, l’importo a credito si potrà utilizzare in compensazione per i successivi adempimenti.