Enel, azioni verso massimi di inizio 2022, positiva anche Moody's
pubblicato:Ariston Holding, per Citigroup è buy. Piaggio cresce il mercato delle moto, ma non dei "cinquantini"
Enel, Moody's migliora l'outlook
Enel guadagna terreno e si avvicina al massimo da inizio 2022 a 6,8680 euro toccato a metà maggio. Il titolo approfitta della recente decisione di Moody’s di migliorare l’outlook da negativo a stabile con rating confermati. La decisione riflette principalmente la "solida performance finanziaria del 2023 e del primo trimestre 2024" con progressivo rafforzamento del profilo finanziario, positivo avanzamento del programma di dismissioni entro il 2024 e miglioramento del profilo di rischio del business.
L'analisi del grafico di Enel mette in evidenza il bel rally originato dai minimi di aprile (+20% circa) e lo scenario che si prospetterebbe in caso di riattivazione dello stesso. Una chiusura di seduta superiore a 6,8680 euro lancerebbe le quotazioni verso 7,3680, massimo del novembre 2021 e resistenza fondamentale in ottica di lungo periodo: una vittoria oltre la stessa creerebbe infatti le condizioni per il ritorno sul record storico di gennaio 2021 a 9,0470. In caso di flessioni monitorare la tenuta del minimo del 24/5 a 6,5020 sostegno che se violato determinerebbe il completamento del potenziale doppio massimo formatosi nelle ultime settimane, figura ribassista che potrebbe respingere il titolo fin sulle ex resistenze a 6,20-6,25.
Ariston Holding, per Citigroup è buy
Ariston Holding in forte rialzo ieri. Il titolo ha guadagnato il 5,55% a 4,834 euro. I prezzi hanno oscillato tra 4,762 e 4,966 euro. Citigroup ha migliorato il rating di Ariston Holding da "neutrale" a "buy", citando una valutazione non elevata e il miglioramento del mercato che lasciano spazio per una ripresa del prezzo delle azioni del gruppo di soluzioni di riscaldamento. Le azioni di Ariston erano scese bruscamente dall'estate 2023, sottoperformando l'indice STOXX Industrial Goods and Services. Citi prevede che la fine del destoccaggio delle pompe di calore entro la fine del secondo trimestre, il raggiungimento del punto più basso degli indicatori di costruzione europei e il recente ribasso delle aspettative di consenso permetteranno al titolo di recuperare con il miglioramento del mercato fino al 2025. Tuttavia, la banca ha ridotto le sue stime a causa di una ripresa più lenta e della potenziale perdita del business russo di Ariston, abbassando il prezzo obiettivo dell'11% a 5,80 euro, che rappresenta comunque un "solido potenziale di rialzo". Il titolo nelle ultime settimane ha disegnato una fase laterale con base a 4,60 euro circa. La tenuta di questo supporto e la rottura di 5,255 permetterebbero di considerare le ultime oscillazioni come un doppio minimo, figura rialzista che potrebbe fornire la base per un tentativo di rimbalzo esteso. Target inizialmente a 5,65, trend line ribassista disegnata dal top di novembre, successivamente a 6,50 euro circa. Senza la rottura di 5,255 e in caso di violazione di 4,60 l'ipotesi rialzista verrebbe accantonata in favore di discese verso i 4 euro almeno.
Piaggio, crescita del mercato del 6% a/a grazie soprattutto alle moto
Piaggio in rialzo di circa mezzo punto percentuale al termine della seduta di ieri, dopo i dati sulle vendite dei veicoli a due ruote in Italia. A maggio è emersa una crescita del mercato del 6% a/a grazie soprattutto alle moto (+13,5%) mentre è stato debole il settore dei "cinquantini" (-20,5%). Il mercato domestico è il più importante per il gruppo di Pontedera dato che rappresenta il 10% dei ricavi.
Va inoltre detto che la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di Peugeot Motocycles contro la sentenza del Tribunale di Milano (confermata dalla Corte d'Appello di Milano) che ha accertato violazione da parte di quest'ultime della frazione italiana di un brevetto europeo di Piaggio & C.
Peugeot Motocycles dovrà risarcire Piaggio & C con oltre 1 milione di euro.
Il grafico del titolo non mostra al momento particolari segnali di ripresa dopo il calo di inizio marzo. E' comunque in atto un tentativo di reazione da parte dei corsi che negli ultimi 3 mesi stanno cercando di costruire un testa e spalle rialzista su cui fare leva per riprendere quota. La neckline di tale configurazione è però ancora distante e transita a 2,97 circa. Solo oltre tale riferimento si farebbe probabile il ritorno sui top di marzo in area 3,30, circostanza che andrebbe ad alimentare le possibilità di un recupero più ampio anche nel lungo periodo. Nuovi segnali di debolezza invece già sotto 2,76, preludio al ritorno sui bottom di aprile a 2,6480 euro. Target successivo in area 2,50.