El.En. in forte calo dopo i risultati del 2024

di FTA Online News pubblicato:
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Sesa brilla a Piazza Affari: rally del 10,74% dopo i conti trimestrali

El.En. in forte calo dopo i risultati del 2024

El.En. forte calo dopo i conti

Forte ribasso venerdì per El.En. che ha ceduto 15 punti percentuali dopo la presentazione dei risultati 2024.

I ricavi hanno fatto registrare un calo dell'1,76% a/a, risultato operativo a 78,3 milioni di euro (78,2 nel 2023, che diventano però 71,0 contro 72,7 includendo i risultati della controllata Penta Laser Zhejiang in fase di cessione) e risultato netto pari a +51,6 milioni (+48,2).

Per il 2025 il management prevede crescita del fatturato e risultato operativo in linea con il 2024, senza però considerare eventuali dazi USA "sui prodotti del Gruppo destinati ai mercati medicali e industriali, che se significativi, potrebbero penalizzare sia il fatturato che la redditività nel rilevante mercato statunitense".

Banca Akros ha peggiorato la raccomandazione sul titolo da buy a neutral confermando il target a 13,00 euro.

El.En, sul grafico si rianima il trend ribassista in forza da novembre

Graficamente il ribasso di venerdì ha rianimato il trend ribassista partito dai massimi di fine novembre in area 12,60, annullando la reazione vista nella seconda metà di febbraio quando i prezzi avevano recuperato parzialmente terreno ritracciando il 61,8% della discesa.

La violazione in area 9,90 della base del canale che conteneva il titolo da novembre ed il raggiungimento di nuovi minimi da inizio anno, rappresentano segnali da non sottovalutare, che se dovessero essere confermati nelle prossime sedute rilancerebbero l'ipotesi di un ritorno sui bottom del 2023, poi avvicinati anche nel 2024, in area 8,20. Nel breve prossimo sostegno a 9,20 euro. Segnali di ripresa invece solo oltre quota 9,90, circostanza che allenterebbe le tensioni ma che dovrebbe essere rafforzata dal successivo superamento di quota 10,25 per far ipotizzare un recupero più ampio e duraturo nel tempo.

Sesa, balzo del titolo dopo i risultati dei 9 mesi

Forte rialzo venerdì per Sesa. Il titolo ha guadagnato il 10,74% a 77,85 euro, i prezzi hanno oscillato tra 66,55 e 81,15.

Nei primi nove mesi chiusi al 31 gennaio 2025, Sesa ha registrato ricavi consolidati per 2,516 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 2,396 miliardi dello stesso periodo del 2023.
Tuttavia, l’Ebitda è leggermente calato del 2%, attestandosi a 176,7 milioni, mentre l’utile netto adjusted ha segnato una flessione del 10,4%, scendendo a 75,4 milioni.

La posizione finanziaria netta risulta negativa per 92,2 milioni di euro, in peggioramento rispetto ai 62,5 milioni di un anno fa, ma in netto miglioramento rispetto alla situazione al 31 ottobre 2024. Nonostante il calo di redditività, il management ha confermato un outlook positivo per l’intero esercizio, prevedendo una crescita mid-single digit di ricavi ed Ebitda, sostenuta da un trend favorevole nel quarto trimestre del 2025.

I conti del terzo trimestre hanno convinto il mercato, mostrando un’accelerazione della crescita del fatturato e un miglioramento dei margini.

Le principali banche d'affari hanno ribadito la loro fiducia nel titolo: Stifel conferma la raccomandazione buy con un target ambizioso di 180 euro, mentre Intesa Sanpaolo fissa l'obiettivo a 151,2 euro, sottolineando il ritorno alla crescita.

Anche Intermonte, con un target di 140 euro, ha evidenziato risultati superiori alle attese, soprattutto in termini di cash flow.
Infine, Mediobanca Research, pur mantenendo un target più conservativo a 130 euro, ritiene che i conti siano solidi e rassicuranti per gli investitori. Le prospettive per i prossimi mesi restano positive, con il gruppo che potrebbe beneficiare di minori oneri finanziari e di un focus maggiore sulla crescita organica.

Sesa, prossimo ostacolo a 83 euro

Il titolo Sesa ha superato in area 73,80 la media mobile esponenziale a 100 giorni, che aveva contenuto il rialzo a febbraio, e sembra in grado di mettere alla prova ora la resistenza a 83 euro, 38,2% di ritracciamento del ribasso dal massimo di febbraio 2024.

Se i prezzi riusciranno a scavalcare area 83/85 euro il rimbalzo originato dal minimo di gennaio a 55,60 euro potrebbe tentare di diventare una vera tendenza rialzista. Ulteriori segnali positivi verrebbero oltre 91,50 e 100 euro.

Solo sotto area 73,80 il segnale di forza appena inviato verrebbe messo in discussione. La violazione dei 70 euro potrebbe poi riproporre il test di area 55/56 euro.

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