Detrazioni fiscali, novità con il Governo Meloni: chi paga meno tasse?
pubblicato:Giorgia Meloni intende modificare le soglie di reddito che permettono l’accesso alle detrazioni fiscali: quali sono le novità del Governo sul Fisco e chi pagherà meno tasse? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle detrazioni e deduzioni fiscali, sulla flat tax e sul quoziente familiare.
Il Governo guidato da Giorgia Meloni è al lavoro per approvare un nuovo decreto contro il caro bollette, e soprattutto per definire quali saranno le misure da inserire nella prossima Legge di Bilancio 2023. Non solo taglio del reddito di cittadinanza e della Naspi, revisione del Superbonus e delle agevolazioni fiscali, ma anche riforma delle detrazioni e deduzioni fiscali.
Infatti, oltre alla flat tax e alla riforma dell’Irpef, il Governo intende modificare le soglie di reddito che consentono di accedere alle detrazioni fiscali: in che modo?
Ecco tutte le novità in arrivo nell’ambito fiscale: come cambiano detrazioni e deduzioni e chi pagherà meno tasse con la nuova riforma.
Detrazioni fiscali: come funzionano ad oggi
Le ultime modifiche sulle detrazioni fiscali erano state apportate dalla Legge di Bilancio 2020: come funzionano ad oggi?
A partire dalla dichiarazione dei redditi 2021, le detrazioni fiscali al 19% e le deduzioni fiscali si sono basate su un doppio binario, differenziandosi in base ad alcune soglie di reddito che riassumiamo nella tabella seguente:
Detrazione fiscale | Reddito |
---|---|
detrazione piena | fino a 120.000 euro |
azzeramento | oltre i 240.000 euro |
Dunque, per chi possiede un reddito al di sotto di 120.000 euro all'anno la detrazione fiscale spetta a importo pieno, mentre i titolari di reddito oltre la soglia sopra citata vedono ridursi progressivamente la detrazione sino ad azzerarsi completamente oltre i 240.000 euro di reddito.
Come cambiano le detrazioni fiscali con il Governo Meloni
La necessità di riordinare le detrazioni e deduzioni fiscali deriva dalla Nota di aggiornamento al Def:
Il riordino delle tax expenditures può essere compiutamente definito solo all’interno di un più ampio e organico disegno di riforma fiscale.
Ma come cambieranno le detrazioni fiscali con il Governo Meloni?
Stando alle prime anticipazioni del Sole 24 Ore, pare che il nuovo Governo abbia intenzione di dimezzare le soglie di reddito che consentono di accedere alle detrazioni fiscali.
Il panorama, quindi cambierebbe come segue:
Detrazione fiscale | Reddito |
---|---|
detrazione piena | fino a 60.000 euro |
azzeramento | oltre i 120.000 euro |
Le detrazioni fiscali piene, quindi, spetterebbero ai cittadini con redditi fino a 60.000 euro; mentre tra i 60.000 e i 120.000 euro le detrazioni si ridurrebbero progressivamente fino al completo azzeramento.
Riforma fiscale e flat tax anche per i lavoratori dipendenti
Un’altra proposta di riforma fiscale è l’introduzione della flat tax non solo per le Partite Iva – per le quali verrebbero innalzate le soglie di reddito entro le quali aderire al regime forfettario – ma anche per i lavoratori dipendenti.
In sostanza, la tassa piatta al 15% verrebbe applicata anche oltre una certa soglia di reddito dei dipendenti, ma secondo le regole previste dalla flat tax incrementale: che cosa significa?
Se in un determinato anno il lavoratore dipendente dovesse dichiarare un reddito superiore a quanto dichiarato in media nei tre anni precedenti, sull’incremento di reddito andrebbe applicata la flat tax con aliquota agevolata.
Quoziente familiare: cos’è e come funziona
Infine, un’ultima ipotesi nell’ambito della riforma fiscale è l’introduzione del cosiddetto “quoziente familiare”, ovvero un meccanismo che permetterebbe alle famiglie di pagare le tasse in base alla composizione del nucleo familiare stesso.
Più figli ci sono nella famiglia, minori saranno le tasse da pagare: in tal modo si intende incentivare la natalità.
Un meccanismo simile potrebbe essere applicato al Superbonus, con detrazioni differenziate in base al reddito familiare.