Criptovalute: i Bitcoin, rischio o opportunità?
pubblicato:Gli ultimi dodici mesi sono stati decisamente movimentati per il mondo delle criptovalute. Sono successe tante cose e tutte negative. Il nuovo anno è partito col piede giusto. Il 2023, potrebbe essere l'anno della rinascita?
Cripto: fine di un sogno?
Dopo il terremoto che si è scatenato sul mondo delle criptovalute nel 2022, molti investitori si chiedono se, per questo sistema digitale, siano finiti i sogni di gloria oppure se ci possano essere le possibilità di una ripresa delle quotazioni.
In effetti, il mese di gennaio ha, di per sé, fornito una mezza risposta.
Sarà solo un fuoco di paglia o potrebbe essere il segnale che il peggio sia ormai alle spalle?
Inoltre, c’è un altro quesito che occorre porsi, ovvero: l’intelligenza artificiale e quanto prospettato dai prodotti OpenAI, potrebbero sottrarre interesse e risorse al mondo delle criptovalute?
Gli investitori istituzionali, parsi molto interessati ed estasiati rispetto ai contenuti offerti dall’intelligenza artificiale, sarebbero pronti ad abbandonare il mondo delle valute digitali?
Secondo un recente rapporto di JP Morgan, se da un lato ci sono evidenti manifestazioni di interesse verso il settore AI, dall’altro, il mondo delle criptovalute dovrebbe continuare ad avere una certa considerazione, non solo nel presente ma anche in futuro.
E il Bitcoin? Cosa potrebbe succedere all’indiscusso re del digitale?
Bitcoin: cosa può succedere
Avevamo salutato l’inizio del nuovo anno con la quotazione del Bitcoin intorno ai 16.600 $.
Dove siamo arrivati a distanza di poco più di un mese?
Ebbene, anche il Bitcoin, come i mercati azionari ha vissuto un significativo e positivo inizio anno tanto da arrivare a superare la quota di 24.000 $ per poi ritracciare intorno alla soglia dei 23.000 $ unitari.
Insomma, un bel biglietto da visita per il 2023. Sarà giunta l’ora di rispolverare i fuochi d’artificio oppure è possibile che si tratti di nulla più che un rimbalzo?
Le prospettive rimangono moderatamente ottimistiche, almeno nell’immediato.
Lo conferma anche l’analisi tecnica, secondo cui, le prospettive a breve rimangono positive anche se occorre monitorare eventuali momenti di storno fisiologico dovuti al mini rally di questo primo periodo dell’anno.
Cripto e bitcoin: italiani prudenti?
Gli italiani che detengono criptovalute nei loro portafogli, almeno secondo i dati in possesso di Bankitalia, sarebbero una percentuale decisamente bassa, intorno al 2%.
Scarsa conoscenza del mondo digitale, percezione troppo elevata del rischio oppure mancanza di regole chiare del sistema cripto in grado di garantire trasparenza e certezze ai risparmiatori?
Anche dal punto di vista fiscale, poi, la materia è sempre stata un pochino troppo nebulosa per attrarre un numero più elevato di investitori.
Di certo è che le criptovalute e il Bitcoin in particolare, rappresentano un mercato sicuramente interessante anche se ancora troppo pieno di incognite.
Ciò che è accaduto recentemente deve far riflettere anche se, pure nel passato, con Cirio, Parmalat e compagnia cantante, ci sono stati casi di ingenti perdite per i risparmiatori italiani.
Cosa fare quindi?
Approcciare questo mondo, ovviamente con circospezione valutandolo come opportunità di diversificazione oppure stare il più lontano possibile?
Non esiste una risposta per tutti. Anzi, ogni risparmiatore avrà una sua, di risposta, a questo quesito.