Coop, richiamo alimentare per pesto alla genovese ritirato per frammenti di vetro: lotti e brand coinvolti

di Valentina Zappalà pubblicato:
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Dopo le uova, il gorgonzola DOP e il succo di frutta, oggi tocca al pesto alla genovese: ecco quale è stato oggetto di richiamo alimentare da parte del Ministero della Salute e perché.

Coop, richiamo alimentare per pesto alla genovese ritirato per frammenti di vetro: lotti e brand coinvolti

Le allerte da parte del Ministero della Salute non si arrestano neppure sotto le festività: un nuovo richiamo alimentare preoccupa i consumatori. E anche stavolta tocca ad un prodotto molto utilizzato, dato che ad essere ritirate dagli scaffali della nota catena di supermercati Coop sono diverse confezioni di pesto alla genovese già pronto per l’uso.

Si tratta dell’ennesimo richiamo alimentare del mese, dopo quelli legati al Gorgonzola DOP contaminato, alle uova ritirate per la presenza di salmonella e al succo di mela ritirato per rischio chimico.

Coop, richiamo alimentare per pesto alla genovese ritirato per frammenti di vetro: lotti e brand coinvolti

Il pesto alla genovese oggetto di richiamo alimentare da parte del Ministero della Salute è rivenduto presso la nota catena di supermercati Coop.

E si tratta proprio del pesto a marchio Coop, rivenduto in confezioni da 190 grammi ciascuna, ad essere oggetto del richiamo.

Il prodotto in questione è stato realizzato da Clas S.p.A. nello stabilimento di Chiusanico, in provincia di Imperia.

Uno solo il lotto interessato dal richiamo: si tratta del numero Lm278, con Termine Minimo di Conservazione 5 gennaio 2025.

Per quanto riguarda le motivazioni del richiamo, possiamo parlare di un rischio chimico. Il documento ufficiale del Ministero riporta infatti, come “motivo del richiamo”, la possibile presenza di frammenti di vetro all’interno del prodotto.

Coop, pesto genovese ritirato per rischio chimico: quali sono i pericoli per la salute

Purtroppo, il richiamo alimentare del pesto alla genovese Coop non è affatto un caso isolato. Accade di frequente, purtroppo, che diversi prodotti destinati all’alimentazione umana vengano ritirati dal mercato per la possibile presenza di frammenti di vetro.

Si tratta, sfortunatamente, di una evenienza molto pericolosa per i consumatori. Ingerire accidentalmente vetro può innanzitutto comportare lesioni del cavo orale e della bocca.

E, ancor peggio, se il prodotto viene ingoiato per errore, le lesioni potrebbero interessare anche l’apparato digerente.

Le indicazioni per i consumatori

Sul documento del richiamo alimentare legato al pesto alla genovese Coop le indicazioni per i consumatori sono molto chiare. Data la pericolosità rappresentata dall’ingestione di vetro, il prodotto non deve assolutamente essere consumato.

I consumatori che hanno acquistato recentemente delle confezioni di pesto alla genovese Coop devono quindi verificare attentamente il numero di lotto in confezione. Se questo dovesse essere diverso dal numero Lm278, allora il prodotto è sicuro.

Diversamente, in caso di acquisto di prodotti appartenenti al lotto Lm278 in data precedente al richiamo alimentare, il prodotto va riportato al punto vendita dove è stato comperato.

I consumatori, in caso di richiamo collegato a rischi per la salute, hanno infatti diritto alla restituzione del prodotto. Il lotto non idoneo al consumo permetterà la sostituzione con altro prodotto analogo, ma sicuro per il consumo e/o il rimborso del prezzo pagato al momento dell’acquisto.