Come abbassare legalmente l'ISEE nel 2023
pubblicato:È possibile abbassare l'ISEE 2023? Un indicatore economico più basso consente di ottenere maggiori bonus e agevolazioni: ecco come fare con semplici consigli e trucchi (legali).
L'ISEE 2023 è importantissimo per ottenere numerose agevolazioni statali: a partire dal reddito di cittadinanza all'assegno unico, fino al bonus bollette e a tutti gli altri aiuti contro l'inflazione e l'aumento dei prezzi.
Tuttavia, molto spesso e soglie richieste sono molto basse: è possibile abbassare legalmente l'ISEE per ottenere maggiori agevolazioni?
Ecco alcuni trucchi e consigli che aiutano ad abbassare l'ISEE per rientrare nelle soglie di alcuni bonus.
ISEE 2023: cos'è e come funziona
ISEE - acronimo di Indicatore Situazione Economica Equivalente - è uno strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie.
Questo indicatore fotografa la situazione patrimoniale e reddituale dei nuclei familiari tenendo conto di alcuni fattori quali reddito, patrimonio e delle caratteristiche di un nucleo familiare.
Grazie all'ISEE si possono richiedere numerose agevolazioni, che spettano solitamente a coloro che possiedono un reddito più basso: tra le altre, il bonus bollette, il reddito di cittadinanza, l'assegno unico, i bonus famiglia e le borse di studio.
Non tutti sanno che esistono anche dei modi legali per abbassare legalmente l'ISEE nel 2023 e ottenere maggiori agevolazioni: vediamo come fare.
Come abbassare l'ISEE 2023
Tra i vari metodi che consentono di abbassare l'ISEE in modo legale ci sono:
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cambio di residenza;
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valori delle proprietà immobiliari;
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evita i conti cointestati;
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richiedi l'ISEE corrente.
Il primo metodo che consente di abbassare l'ISEE è quello di sfruttare il cambio di residenza: questa strada funziona solo se nell'effettuazione del cambio il nucleo familiare viene dimezzato o smistato rispetto alla situazione originale.
Un altro metodo interessante per abbassare legalmente l'ISEE è quello di abbassare il valore delle proprietà immobiliari: per farlo si può, per esempio, cedere alcune delle proprietà in usufrutto ad altri soggetti diversi dai componenti del nucleo familiare.
Infine, anche i conti cointestati possono far aumentare l'ISEE: se vogliamo abbassare l'indicatore economico è opportuno evitare tali situazioni, preferendo una semplice delega alla cointestazione.
ISEE corrente al posto di quello ordinario
Un ultimo metodo che consente di abbassare legalmente l'indicatore economico, reddituale e patrimoniale è quello di richiedere l'ISEE corrente al posto di quello ordinario.
Attenzione, però: non sempre questa alternativa è conveniente.
L'ISEE ordinario di riferisce alla situazione reddituale dei due anni precedenti (nel 2023 fa riferimento ai redditi 2021); mentre l'ISEE corrente fotografa la situazione reddituale relativa all'anno precedente (nel 2023 fa riferimento ai redditi 2022).
La seconda opzione (ISEE corrente) è più conveniente se abbiamo subito contrazioni di reddito nell'ultimo anno.
Come richiedere l'ISEE corrente
Tuttavia, l'ISEE corrente si può richiedere solo soddisfando alcune condizioni:
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variazione significativa del reddito da lavoro dipendente o autonomo, ma anche della Naspi o altri trattamenti indennitari;
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variazione del reddito familiare (al ribasso) di superiore al 25%;
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variazione del patrimonio mobiliare o immobiliare (al ribasso) superiore al 20%.
Anche in caso di perdita del lavoro è possibile richiedere l'ISEE corrente.
La richiesta può essere effettuata a partire dal 1° aprile di ogni anno e fino al 31 dicembre.