Cartelle esattoriali, sconto dell’80% sotto i 3.000 euro
pubblicato:È in arrivo una nuova sanatoria per le cartelle esattoriali dei contribuenti? I cittadini in debito con il Fisco potrebbero godere di un maxi sconto fino all’80% per i debiti sotto i 3.000 euro: ecco il programma di Fratelli d’Italia dopo la vittoria alle elezioni.
Nelle ultime elezioni politiche ha prevalso la coalizione di centrodestra, con Fratelli d’Italia come primo partito italiano. Nel programma di FdI potrebbe rientrare una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali nel 2022?
I rumors sono sempre maggiori, qualcuno ha evidenziato addirittura la possibilità di un nuovo maxi sconto sui debiti sotto una certa soglia. E infatti, la leader di Fratelli d’Italia ha sottolineato che l’obiettivo non è solo riformare il Fisco, ma dare il via a “una nuova era nei rapporti tra Fisco e contribuenti”, basata su fedeltà ed equilibrio nei rapporti.
Di qui l’idea di introdurre una nuova sanatoria per i debiti sotto i 3.000 euro: ecco quali sono le ultime novità sulle cartelle esattoriali.
Cartelle esattoriali, maxi sconto dell’80% per i debiti sotto i 3.000 euro
Dopo le anticipazioni sul programma del nuovo Governo in merito alle pensioni, arriva anche un’ottima notizia (ancora una proposta, non definitiva) per tutti i contribuenti che sono in debito con il Fisco: potrebbe essere confermata una nuova sanatoria sulle cartelle esattoriali.
Una misura del tutto simile alla rottamazione delle cartelle e al condono operato nel periodo di pandemia.
In questo caso, però, stando ai rumors potrebbe essere introdotto un nuovo saldo e stralcio delle cartelle sotto i 1.000 euro.
Le ipotesi dei maggiori quotidiani italiani parlano, inoltre, dell’applicazione di un maxi sconto fino all’80% sulle cartelle esattoriali sotto la soglia dei 3.000 euro. Ciò significa che ai contribuenti resterebbero da versare solo il 20% dei debiti. E per quanto riguarda i debiti di importo superiore?
Cartelle esattoriali, nuovo saldo e stralcio 2022: come potrebbe funzionare
Per tutti i debiti il cui importo supera la soglia dei 3.000 euro, invece, verrebbe confermata la possibilità di rateizzazione semplificata in 10 anni. Un’altra novità riguarderebbe la sostituzione del peso di sanzioni e interessi sui debiti, con l’applicazione di un’imposta maggiorata del 5%.
Tra le ipotesi e le proposte del centrodestra in tema di cartelle esattoriali ci sarebbero anche indicazioni per le situazioni che precedono l’invio della cartella stessa al contribuente.
In questo caso è prevista l’applicazione della formula 5+5: dovrà essere applicata un’imposta definita in collaborazione con l’amministrazione finanziare, una sanzione forfettaria pari al 5%, e la possibilità di rateizzazione automatica dei debiti in 5 anni.
Cartelle esattoriali, tutti gli atti in arrivo fino a fine anno
A partire dalla fine dell’anno e per i primi mesi del 2023, sono attesi almeno 13 milioni di atti dall’Agenzia delle Entrate Riscossione: si tratta di una buona parte delle cartelle rimaste ferme durante il periodo di pandemia, che devono ora essere smaltite dall’archivio del Fisco.
Oltre a questi arretrati, si devono considerare anche ulteriori 2,5-3 milioni di nuovi atti che l’Agenzia delle Entrate (e non solo) sta elaborando proprio in questi mesi.
Secondo un’indagine di Federconsumatori, inoltre, il numero di cartelle che presentano errori – nel corso degli ultimi 5 anni – è stato pari al 56% degli atti emessi. Gli errori principali riguardano la decadenza, la prescrizione, o l’errata applicazione delle aliquote delle tasse.
In caso di cartella esattoriale errata, però, il contribuente può far valere i propri diritti facendo ricorso alla Riscossione.