Buon inizio di ottava per Azimut ora in cerca conferme. Campari prova a svoltare
pubblicato:Avvio di ottava positivo per Azimut, ma le resistenze critiche restano ancora là e rappresentano un ostacolo impegnativo. Analogo discorso per Campari la cui reazione necessita di importanti conferme per acquisire forza e continuità
Azimut sui massimi da giugno, ma serve un ulteriore sforzo
Azimut Holding positiva in avvio di ottava dopo il report di Equita Sim. Gli analisti hanno confermato la raccomandazione "hold" sul titolo ma con prezzo obiettivo incrementato del 3% a 26,40 euro. Gli esperti sottolineano l'importanza del progetto della nuova fintech bank: le stime di utile per azione vengono ridotte dell'1% per il 2024 e alzate del 2% per il 2025 e 2026.
Il titolo ha guadagnato l'1% e per quanto sia riuscito a toccare nuovi massimi da metà giugno il suo andamento andrà monitorato con attenzione nel breve per verificare se si sia trattato solo di un tentativo sporadico di allungo o se invece ci sia qualcosa di più concreto.
Azimut: il quadro grafico
I massimi di ieri sono stati toccati a 24,49 euro, ma la chiusura di seduta è avvenuta più in basso a 24,09; a 24,17 euro era presente un gap ribassista che si era aperto lo scorso 10 giugno e che il titolo ha coperto proprio ieri prima di arretrare, in corrispondenza del quale troviamo anche l'ultimo dei ritracciamenti (Fibonacci) della discesa dai top di maggio.
Sarà dunque cruciale il confronto con le prossime resistenze presenti in area 24,50/24,80 per determinare le sorti future del titolo. Oltre tali livelli probabile il proseguimento della corsa verso 26,25, altro gap down, formatosi a maggio, obiettivi successivi a 26,60 e 27,5 euro.
Sul fronte supporti invece monitorare con attenzione quello a 23,50 euro la cui violazione nel breve aprirebbe al test a 23,00 e poi a 22,35 euro. Obiettivi successivi in area 21,30/21,50.
Campari incerta ad inizio ottava
Seduta all'insegna dell'incertezza ieri per Campari che termina a 7,7420 euro, pari a un calo dello 0,49% rispetto alla chiusura di venerdì. Equita ha ridotto il prezzo obiettivo del 5% portandolo a 9,50 euro, ancora ben al di sopra delle quotazioni attuali.
Gli analisti hanno peggiorato le stime in vista di risultati del terzo trimestre (in uscita il 29 ottobre) attesi in rallentamento e maggiore prudenza sull'andamento del business nel quarto e nel 2025.
Anche durante la scorsa settimana Campari ha evidenziato un andamento ondivago in scia ai segnali contrastanti arrivati da altri big del settore: la divisione Wines & Spirits di LVMH ha visto diminuire i ricavi dell'8% organico (-11% complessivo) nei primi nove mesi del 2024.
Pernod Ricard ha riportato nel suo primo trimestre fiscale vendite in calo del 5,9%, peggio del -4,8% del consensus a causa della debolezza della Cina. Il management prevede però il ritorno alla crescita nell'esercizio 2024-2025.
Il quadro grafico di Camapri resta debole ma nel breve c'è ancora spazio per una reazione
L'analisi del grafico di Campari mette in evidenza il movimento ribassista partito nell'estate 2023 e il doppio massimo completato lo scorso luglio.
Si tratta di una figura ribassista tra le più affidabili ed è pertanto concreto il rischio che la flessione possa proseguire fino sul minimo del 2020 a 5,04 euro.
Conferme definitive in tal senso arriverebbero a seguito di chiusure di seduta inferiori a 6,9360, minimo del 18 settembre giorno delle dimissioni dell'a.d. Matteo Fantacchiotti (era in carica da soli 5 mesi).
Le possibilità di rimonta sono legate alla capacità del titolo di mettersi alle spalle i primi ostacoli a 7,80-7,90 e quindi di oltrepassare area 8,60-8,65 dove troviamo il massimo di fine agosto e il lato superiore del canale che conduce la flessione in essere da luglio 2023.
I prezzi potrebbero a quel punto avvicinarsi ai massimi visti tra febbraio e maggio a 10,10-10,30, resistenze decisive sulla strada verso area 13 (massimi di giugno-luglio 2023).