Brusco stop al rialzo di Telecom Italia. Ferrari vede nuovi massimi?

di Alessandro Chini pubblicato:
4 min

Brusco risveglio per Telecom Italia che in una sola seduta ha ceduto quasi tutto il terreno recuperato dai bottom del 20 settembre. Bene invece Ferrari che sembra preparare il terreno per il raggiungimento di nuovi record.

Brusco stop al rialzo di Telecom Italia. Ferrari vede nuovi massimi?

Pesante ribasso venerdì per Telecom Italia. Il titolo ha ceduto il 4,63% andando a terminare la seduta a 0,241 euro. L'oscillazione giornaliera è stata tra 0,2407 e 0,2533 euro.

Telecom Italia, Banca Akros pone dubbi su entità plusvalenza Sparkle

Banca Akros ha pubblicato un report in cui segnala che Telecom Italia (Tim) potrebbe non chiudere la vendita di Sparkle con una plusvalenza significativa. La scorsa settimana, Tim ha ricevuto un’offerta non vincolante per un valore di 700 milioni di euro (enterprise value) dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e Retelit, quest’ultima controllata dal fondo Asterion.

Attualmente, Tim ha avviato trattative in esclusiva con l’obiettivo di ottenere entro il 30 novembre 2024 una offerta vincolante. Tuttavia, secondo Banca Akros, il valore dell'offerta potrebbe non garantire un guadagno immediato o una plusvalenza rilevante per il gruppo, sebbene rappresenti una parte importante del processo di ristrutturazione e riduzione del debito di Tim.

La vendita di Sparkle, che gestisce la rete internazionale in fibra ottica del gruppo, è vista come un passo cruciale nella strategia di Telecom per ottimizzare la propria struttura finanziaria e concentrarsi sulle sue attività core.

Per Equita Sim Telecom Italia è ancora un "Buy"

Al contrario Equita Sim ha confermato il giudizio "buy" su Telecom Italia (Tim) con un prezzo obiettivo di 0,34 euro. La banca d'investimento ha analizzato l'accordo siglato tra CoopVoce e Vodafone, sottolineando che CoopVoce adotterà un modello di dual sourcing, distribuendo il traffico in modo equilibrato: 40% sulla rete di Tim, 40% su quella di Vodafone, e il restante allocato dinamicamente.

Questo passaggio era già stato previsto dal piano di Tim, anche se l'effettiva migrazione sta avvenendo con un lieve ritardo rispetto alle previsioni. Gli analisti di Equita stimano che l'impatto sui ricavi di Tim sarà intorno ai 30-40 milioni di euro, equivalente allo 0,3%-0,4% dei ricavi domestici. Questa variazione, leggermente inferiore a quanto inizialmente stimato, non dovrebbe comunque influenzare i trend del piano strategico di Tim.

La conferma del giudizio "buy" dimostra che gli analisti vedono ancora un potenziale rialzista per il titolo, nonostante la moderata riduzione attesa nei ricavi.

Prime crepe sul grafico di Telecom Italia

A causa del ribasso di venerdì Telecom Italia è sceso al di sotto della base del canale crescente disegnato dal minimo di agosto. La linea passa per area 0,25 euro circa. Questo segnale di debolezza è tuttavia in attesa di conferma: i prezzi sono al di sopra del minimo del 20 settembre, a 0,24 circa, e della media mobile esponenziale a 100 giorni, sempre in area 0,24 euro.

Solo la violazione anche di questo duplice supporto segnalerebbe l'avvio di una correzione del rialzo dai minimi di agosto, con target almeno fino a 0,22 euro. Supporto successivo a 0,1950 euro.

La tenuta di 0,24 e la rottura di 0,26 allontanerebbero decisamente il rischio di cali favorendo invece il test di area 0,28, 61,8% di ritracciamento (percentuale di Fibonacci tenuta in grande considerazione come supporto o come resistenza) del ribasso dal top di settembre 2023.

Ferrari ha chiuso l'ultima seduta della settimana con un guadagno del 2,6% dando così continuità al recupero visto nei giorni precedenti.

Ferrari, JP Morgan migliora raccomandazione

JP Morgan ha migliorato la raccomandazione sul titolo da neutral a overweight e incrementato il prezzo obiettivo da 385 a 525 dollari (circa 480 euro).

Gli analisti sottolineano che durante una serie di incontri tra management e investitori orientali e australiani sono emersi: visibilità sulla crescita degli utili ancora non adeguatamente valutata e la minor esposizione sulla Cina (economia in rallentamento) rispetto al settore lusso e agli altri produttori di auto di alta gamma.

Ferrari, titolo verso nuovi record?

Il titolo sta consolidando il rialzo messo a segno tra fine luglio ed inizio settembre, quando è passato da 373 a 450 euro circa, nuovi record assoluti. Ed il rialzo visto nell'ultima settimana potrebbe rappresentare l'avvio di una nuova fase di crescita che potrebbe condurre al raggiungimento di nuovi record storici per Ferrari. Prossima resistenza a 434,50 euro poi via libera verso area 450/460.

Dettaglio da non trascurare è rappresentato dal fatto che prima del rialzo dell'ultima ottava i prezzi avessero coperto, con estrema precisione, il gap up che si era venuto a creare a metà agosto a 406 euro, circostanza che spesso anticipa la ripresa di un trend primario, che nel caso di Ferrari è spiccatamente orientato al rialzo.

Le attese di un ulteriore apprezzamento verrebbero meno solo in caso di discese sotto 403, circostanza che rischierebbe di anticipare il ritorno del titolo sui bottom di maggio in area 370.