Bonus prima casa, come cambia con la Manovra 2025? Le agevolazioni a rischio

di Alessia Seminara pubblicato:
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Bonus prima casa in Manovra 2025, cosa cambia? Ecco l'elenco delle agevolazioni a rischio a partire dal prossimo anno.

Bonus prima casa, come cambia con la Manovra 2025? Le agevolazioni a rischio

In queste settimane, l’esecutivo si troverà a discutere della prossima Manovra 2025. Le modifiche che questa apporterà al panorama di bonus e agevolazioni sono già in discussione da qualche tempo, e si parla già di una possibile rivoluzione al cosiddetto bonus prima casa.

La misura, in effetti, non prevede un unico sostegno, ma un set di agevolazioni, di cui alcune sono rivolte esclusivamente ai giovani e ai soggetti economicamente svantaggiati. Eppure, a partire dal prossimo 1° gennaio, molte delle agevolazioni che compongo il bonus potrebbero sparire. Scopriamo quali.

Bonus prima casa, come cambia con la Manovra 2025? Le agevolazioni a rischio

Com’è noto, il bonus prima casa prevede una serie di agevolazioni fiscali, tra le quali la riduzione dell’imposta di registro e di quelle ipotecarie e catastali.

Inoltre, la misura prevede anche la possibilità di ottenere un’esenzione totale dal pagamento di queste imposte, con annesso credito d’imposta pari al totale dell’IVA da pagare in sede di acquisto della casa.

Il credito d’imposta e l’esenzione dal pagamento delle imposte sono riservati però ai giovani sotto i 36 anni, che devono anche attestare un ISEE entro i 40.000 euro.

Tali agevolazioni prendono il nome di bonus prima casa under 36, proprio perché accessibili solamente se sono dei giovani sotto i 36 anni ad acquistare la prima casa.

Ebbene, tra le misure a rischio con la Manovra 2025 c’è proprio il bonus prima casa under 36.

Il set di agevolazioni riservato ai giovani è infatti in scadenza al 31 dicembre 2024, dopo aver subito già una proroga l’anno scorso.

Salvo ulteriori proroghe, questa misura sparirà dall’elenco dei bonus confermati per il 2025.

Bonus prima casa, con la Manovra 2025 la garanzia statale è a rischio

Sappiamo poi che, ad oggi, il bonus prima casa prevede una garanzia statale, che purtroppo con la Manovra 2025 potrebbe saltare.

Per i giovani sotto i 36 anni e con ISEE entro i 40.000 euro, al momento, c’è la possibilità di ottenere tale garanza all’80%.

Inoltre, anche le famiglie numerose con ISEE tra i 40.000 ed i 50.000 euro e con figli sotto i 21 anni a carico possono ottenere tale garanzia, che varia dall’80 al 90% a seconda dell’ISEE e del numero dei figli a carico.

Tuttavia, la possibilità di accedere alla garanzia statale vale solo fino al 31 dicembre 2024. E l’esecutivo non ha ancora confermato una proroga di questa opportunità.

Cosa resterà invariato

Ad ogni modo, ci sono delle agevolazioni relative al bonus prima casa che non subiranno modifiche con la Manovra 2025.

Ci riferiamo alla riduzione dell’imposta di registro, che resterà al 2% (non è dunque prevista la canonica aliquota del 9%).

Le imposte catastali e ipotecarie, invece, manterranno il loro prezzo fisso, pari a 50 euro per ciascuna imposta per i privati, 200 euro ciascuna per le imprese. Per queste ultime, l’IVA passa dal 10% al 4% e l’imposta di registro è fissata a 200 euro come le altre imposte.

Essendo tutte queste agevolazioni strutturali, in effetti, non occorrerà una proroga con la Legge di Bilancio. Possiamo quindi dire che queste misure verranno certamente confermate.

 

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