Bonus casa: 7 requisiti da controllare prima di fare domanda!

di FTA Online News pubblicato:
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Il Bonus Casa o Bonus Ristrutturazione, è uno dei bonus più diffusi in assoluto. Ma per poterne fare domanda bisogna avere contezza di almeno sette requisiti. Scoprili nell'articolo che segue!

Bonus casa: 7 requisiti da controllare prima di fare domanda!

Il bonus ristrutturazione 2022, chiamato anche Bonus Casa, è un'agevolazione a cui hanno diritto tutti coloro che decidano di svolgere dei lavori di ristrutturazione su un immobile di proprietà o su un immobile su cui si vanti un diritto reale o di locazione.

Il Bonus Casa non è altro che una detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute, rispettando un tetto massimo di spesa di 96.000 euro. I lavori edilizi che possono godere di questa agevolazione economica sono lavori riqualificazione edilizia oppure lavori di manutenzione straordinaria e ordinaria.Scopriamo quali sono i requisiti da controllare prima di richiedere il bonus casa.

Primo requisito da controllare: il limite di spesa

Il bonus casa è stato prorogato dalla legge di Bilancio e scadrà a fine 2024, come tanti altri bonus edilizi. La detrazione fiscale, del 50% delle spese sostenute, dovrà essere ripartita in dichiarazione fiscale in dieci quote annuali, mantenendosi sempre al di sotto dei 96 mila euro delle spese.

Secondo requisito: scegliere tra detrazione fiscale, cessione del credito o sconto in fattura

Con il decreto rilancio, si è data la possibilità ai beneficiari del bonus, di scegliere in alternativa alla detrazione fiscale, o lo sconto in fattura o la cessione del credito (fino ad un massimo di tre volte, secondo l'ultima Legge di Bilancio).

Ricordiamo ancora una volta che i lavori per i quali può essere richiesto questo tipo di bonus sono: lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (per i condomini) per un importo di spesa massimo di 96.000 euro.

Terzo requisito: essere soggetto all'imposta sui redditi

Il bonus casa può essere richiesto da tutti colo che pagano l'imposta sui redditi. La domanda del bonus può essere consegnata sia dai proprietari dell'edificio, ma anche dai titolari di diritti reali o titolari di un contratto di locazione.

Non solo le persone fisiche possono fare domanda di bonus casa, ma anche le società cooperative, le società semplici, gli imprenditori individuali. Se un soggetto dovesse comperare un immobile sul quale sono stati fatti dei lavori di ristrutturazione godendo del bonus casa, le quote residue dell'agevolazione si trasferiranno all'acquirente, a meno che non venga firmato tra le parti un accordo diverso.

Quarto requisito: comprendere per quali lavori si ha diritto di richiedere il bonus casa

I lavori che possono beneficiare del bonus casa sono quelli elencati nel Testo unico in materia edilizia, ovvero i lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento, di qualsiasi immobile facente parte di qualsiasi categoria catastale, siano esse anche rurali o riguardanti le pertinenze.

Oltre alle spese necessarie per portare a termine materialmente i lavori, sono comprese anche le spese sostenute, correlate ai lavori, ovvero:

  • spese per acquisto materiali; spese per progettazione lavori; spese per messa in regola degli immobili; spese per il visto di conformità, secondo la normativa vigente; e le varie imposte: Iva, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, autorizzazioni e oneri vari.

Quinto requisito: sapere quali lavori non rientrano nel bonus casa

L'agevolazione chiamata bonus casa riguarda i lavori di interventi di ristrutturazione su un immobile, ma non può riguardare assolutamente l'acquisto di beni o di strumenti, come citofoni, telefoni, schermi, pc o altro ancora. Come non danno diritto al bonus casa anche i costi sostenuti per sostituire elettrodomestici vecchi con altri più nuovi e meno energivori. Questo al massimo può rientrare nel bonus mobili e grandi elettrodomestici.

Sesto requisito: incorporato anche il bonus per interventi antisismici

Il bonus casa è stato ampliato alle spese sostenute tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021 per interventi antisismici su edifici ad alta pericolosità, sempre con una detrazione pari al 50% delle spese e sempre tenendo conto del limite stringente di spesa di 96.000 euro. Se si sceglie la detrazione fiscale, essa può essere detratta dalla dichiarazione dei redditi in quote uguali per cinque anni. La detrazione sale al 70%, se dopo i lavori l'edificio passa ad una classe di rischio inferiore, o all'80% se le classi inferiori sono due

Come accennato prima e come stabilito dal Decreto Rilancio, i beneficiari del bonus casa possono scegliere non solo la detrazione fiscale, ma anche la cessione del credito o lo sconto in fattura.
Lo sconto non è altro che una riduzione del prezzo, pari alla percentuale di detrazione, effettuata dall'impresa che ha fatto i lavori. L'impresa a sua volta recupererà questa somma cedendo il credito a un istituto finanziario o bancario.

Settimo requisito: visto di conformità e attestazione di congruità

Per usufruire del bonus casa è indispensabile ottenere il visto di conformità, rilasciato da un professionista e l'attestazione di congruità rilasciata da un tecnico abilitato che confermi che i lavori sono congrui alle spese sostenute.