Bonus benzina: come avere fino a 458€ di sconto carburante
pubblicato:Una nuova circolare dell’Agenzia delle Entrate precisa come si può ottenere un bonus benzina fino a 458 euro dal proprio datore di lavoro. Ecco chi ne ha diritto e come ottenere lo sconto carburante più che raddoppiato.
Si possono davvero ottenere sconti su benzina e diesel fino a 458 euro? L’ultima circolare dell’Agenzia delle Entrate, la numero 27 del 14 luglio scorso, ha chiarito l’ambito di applicazione, i requisiti, i beneficiari e gli importi del bonus benzina da 200 euro erogato previsto dal decreto Ucraina.
I datori di lavori privati possono erogare ai propri dipendenti dei voucher per un valore di 200 euro, ma ad oggi tutti parlano di un bonus benzina da 458 euro: è tutto vero?
L’agevolazione è stata introdotta dal Decreto Ucraina dal 1° aprile 2022 e fino al 31 dicembre 2022, è esentasse e non concorre alla formazione del reddito. In merito agli importi del bonus benzina, invece, è davvero possibile avere fino a 458 euro di sconto carburante ma con alcune precisazioni.
Scopriamo subito quali sono le delucidazioni dell’Agenzia delle Entrate sul bonus benzina e chi può ottenere fino a oltre 450 euro di sconto sul rifornimento.
Bonus benzina: come avere da 200€ a 458€ di sconto
Nella circolare dell’AdE viene chiarito che il bonus benzina può raggiungere un valore massimo di 200 euro per ciascun singolo lavoratore e viene erogato dal proprio datore di lavoro presso le aziende private. È possibile anche ottenere tali buoni non solo per il rifornimento, ma anche per la ricarica dei veicoli elettrici.
Inoltre, è bene ribadire che il bonus benzina introdotto dal Governo va a sommarsi ai già esistenti bonus aziendali: questi ultimi possono essere corrisposti – sempre dal datore di lavoro – sottoforma di buoni spesa o come ulteriori sconti sul rifornimento di carburante, senza eccedere il limite di 258 euro all’anno.
Non tutti, però, otterranno l’agevolazione: se la tua azienda ha deciso di non aderire all’iniziativa, non avrai diritto ai buoni benzina.
Dunque alcuni lavoratori dipendenti potrebbero ricevere nel corso dell’anno fino a 458 euro di buoni benzina, oppure anche altre tipologie di benefit aziendali.
Bonus benzina: la normativa fiscale e il limite di reddito
Qual è, invece, la normativa fiscale da applicare a queste agevolazioni? Come previsto dal decreto che lo ha introdotto, il bonus benzina per i lavoratori dipendenti di aziende private non è determinante nel computo del reddito complessivo ai fini Irpef e non è soggetto a tassazione. Ma occorre anche fare delle precisazioni su questo punto…
Se un lavoratore percepisce 250 euro di buoni benzina e 200 euro di ulteriori benefit, la somma delle agevolazioni (ovvero 450 euro) non concorre alla formazione del reddito in quanto rientra nei limiti dei benefit aziendali e può essere ad essi assimilabile.
Di contro, se un lavoratore percepisce 300 euro di bonus benzina e 100 euro di benefit, bisognerà applicare la tassazione ordinaria.
È poi da chiarire che tutti i lavoratori dipendenti, a prescindere dal proprio reddito o ISEE, hanno diritto ai bonus benzina: non ha importanza nemmeno il mezzo utilizzato per spostarsi nel tragitto casa-lavoro.
Bonus benzina e benefit aziendali: come richiederli?
I bonus benzina da 200 euro o 458 euro e gli altri benefit aziendali NON devono essere richiesti tramite apposite piattaforme o presentando specifici documenti.
L’erogazione di queste agevolazioni è automatica da parte del datore di lavoro ai propri dipendenti, senza che questi ultimi si attivino in alcun modo.
In modo piuttosto simile, anche il bonus 200 euro anti inflazione inizialmente non doveva essere richiesto. Tuttavia, in un secondo momento alcuni lavoratori hanno dovuto presentare la domanda all’INPS, mentre altri hanno dovuto compilare un’apposita autodichiarazione.
Esistono poi ulteriori possibilità di risparmio per quanto riguarda il rifornimento di benzina e diesel: anche nei supermercati si possono ottenere sconti effettuando la spesa alimentare e accumulando voucher e sconti per la benzina.