Bonus anziani 2025, dal 1°gennaio 850 euro ma non per tutti. Ecco a chi spetta

In tutta Europa il numero di anziani è in aumento e L’Italia non è da meno: la popolazione sta mediamente invecchiando e non c’è paese che non registri questo fenomeno. 

Sono sempre meno le persone in età lavorativa, mentre aumentano i bisogni di cura e assistenza degli anziani. Ma la spesa, già ingente, è destinata ad aumentare.

Per fronteggiare tale situazione, sono necessari interventi di spesa pubblica: non soltanto pensioni di vecchiaia, ma anche gli investimenti in infrastrutture e nuove misure a sostegno della popolazione anziana.

Ed ecco che a sostenere i più fragili arriva nel prossimo anno una misura universale il cosiddetto Bonus Anziani 2025.  Si tratta di una  prestazione universale prevista dall’articolo 34 del D.lgs n.29 dello scorso 15 marzo, o Decreto Anziani e che contiene norme a tutela della terza età.

Per finanziare il nuovo Bonus, il Governo ha stanziato 500 milioni di euro per il biennio 2025-2026: 150 milioni di euro derivanti dal Fondo nazionale per le non autosufficienze, 250 milioni dal Programma nazionale “Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027” e 100 milioni dalla Missione 5 del PNRR.

La misura partirà in via sperimentale  il 1° gennaio 2025 e si andrà avanti fino al 31 dicembre 2026. L’importo erogato, ossia 850 euro potrà essere utilizzato solamente per servizi di cura e assistenza e per il pagamento di collaboratori domestici.

Non tutti però potranno accedere alla prestazione: infatti potranno beneficiarne i cittadini non autosufficienti con più di ottant’anni.

Un importo come abbiamo detto di 850 euro mensili, che si sommano ai 513,76 euro dell’indennità di accompagnamento, per un totale di 1.380 euro al mese.

Bonus anziani 205, a chi spetta e requisiti

Il Bonus anziani 2025 del valore di 850 euro non spetta a tutti, ma viene erogato solo nel rispetto di specifici requisiti. Nel dettaglio, spetta agli Over 80 non autosufficienti, con ISEE uguale o inferiore a 6.000 euro.

Inoltre, il soggetto deve presentare un livello di “bisogno assistenziale gravissimo”, che verrà valutato di volta in volta dall’INPS.

Non solo, a tali requisiti si aggiunge anche l’essere già titolari dell’indennità di accompagnamento, oppure avere tutti i requisiti necessari per potersela vedere riconoscere.

Qualora la cifra erogata non venisse usata, in tutto o in parte, per la stipula di rapporti di lavoro o per l'acquisto di servizi specifici, l'INPS potrà revocare l’assegno con la possibilità di restituire quanto indebitamente ricevuto.

Per cosa si può usare e come fare domanda

L’importo del nuovo Bonus anziani 2025 però potrà essere speso soltanto per determinati servizi.

Nel decreto è espressamente previsto che gli 850 euro mensili serviranno per pagare “il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona titolari di rapporto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di settore di cui all'articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, o l'acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza e forniti da imprese qualificate nel settore dell'assistenza sociale non residenziale, nel rispetto delle specifiche previsioni contenute nella programmazione integrata di livello regionale e locale”

Al momento non è nota la modalità di presentazione delle domande che con tutta probabilità si apriranno verso fine anno. 

Probabilmente la procedura sarà messa in moto dall’Inps in modalità telematica con il supporto di  patronato abilitati.