Ancora all'attenzione il dossier Unicredit-Banco BPM, si discute anche il ruolo di Anima

di FTA Online News pubblicato:
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Banca Mediolanum, raccolta record da 10,44 mld nel 2024

Ancora all'attenzione il dossier Unicredit-Banco BPM, si discute anche il ruolo di Anima

Seduta positiva ieri per Unicredit. Il titolo ha guadagnato il 2,41% a 40,595 euro. L'oscillazione giornaliera è stata tra 39,645 e 40,615 euro.

Banco BPM vs Unicredit: la sfida e il ruolo di Anima Holding

Sostegno a Castagna e il Patto degli Azionisti Storici

Critiche all'Ops di Unicredit

Gli azionisti storici e il CdA di Banco BPM hanno espresso insoddisfazione per l'offerta di Unicredit, ritenuta insufficiente a riflettere il valore e le potenzialità del gruppo.

Banco BPM ha presentato un esposto alla Consob, chiedendo di valutare se Unicredit non stia facendo un uso strumentale della passivity rule.

Banco BPM secondo i rumors ha inoltre presentato un esposto all'Antitrust affermando che l'ops lanciata sul gruppo da Unicredit sarebbe una "killer acquisition", un'operazione tesa ad eliminare un competitor a danno dei consumatori.

Anima Holding come Perno della Contesa

Anima Holding, oggetto di un'Opa da 1,6 miliardi di euro da parte di Banco BPM, potrebbe essere al centro della trattativa. Per risolvere la disputa, Unicredit potrebbe valutare di cedere parte del controllo su Anima, strategica ma non essenziale, trovando così un compromesso con il governo italiano, che osserva da vicino la vicenda attraverso il comitato Golden Power.

Movimenti nel Capitale di Banco BPM

Importanti azionisti istituzionali come J.P. Morgan e Bank of America (BofA) stanno aumentando la loro presenza nel capitale di Banco BPM:

J.P. Morgan detiene il 3,057%, presumibilmente in coordinamento con Crédit Agricole, che punta a salire fino al 19,9%.
BofA detiene una quota potenziale del 6,852%, in parte composta da diritti di voto e altre posizioni lunghe.

Possibile Rilancio di Unicredit

Gli analisti ipotizzano un possibile rilancio dell'offerta di Unicredit, con una forchetta compresa tra 3 e 4 miliardi di euro in contanti e azioni. Tuttavia, una decisione verrà presa solo dopo la pubblicazione dei risultati annuali di Banco BPM e la valutazione degli effetti del Danish compromise sull'Opa di Anima.

Conclusioni

La partita tra Unicredit e Banco BPM è ben lontana dall'essere conclusa. La posta in gioco include non solo il controllo del Banco, ma anche il futuro del risparmio gestito italiano. Il ruolo del governo, l'evoluzione delle offerte e i movimenti dei grandi azionisti saranno decisivi per l'esito finale.

Unicredit, il quadro grafico

Con i massimi di ieri a 40,615 Unicredit ha testato la parte alta del gap ribassista del 18 novembre, una resistenza molto vicina a quella dei 40,90 euro, dove si collocano il 61,8% di ritracciamento del ribasso dal top del 6 novembre e il lato alto del canale rialzista disegnato dal minimo di fine novembre. La rottura di area 40,90 metterebbe con buona probabilità termine alla fase ribassista iniziata a novembre. Oltre 42,50 possibile un nuovo test di novembre a 44,185 euro. Sopra quei livelli via libera per il test di area 47. Sotto i 39 euro rischio di test della base del canale citato a 37,30 euro. La violazione della base del canale lo classificherebbe come un possibile "flag" di continuazione, un intermezzo della fase ribassista. Sotto 37,30 primo target a 35,45, ma rischio elevato anche di discese verso 35,17, base del gap del 16 agosto scorso.

Banca Mediolanum, raccolta record da 10,44 mld nel 2024

Bel rialzo ieri per Banca Mediolanum che ha guadagnato 3,5 punti percentuali salendo a 12,13 euro, toccando così nuovi massimi da oltre 20 anni dopo la comunicazione dei dati sulla raccolta del mese di dicembre.

Nell'ultimo mese del 2024 Banca Mediolanum ha raccolto 1,007 miliardi di euro con totale 2024 a 10,44 miliardi, record storico. Il gruppo fa notare che "grazie al buon andamento dei mercati e della gestione nel 2024, il contributo delle performance fees alle società del gruppo nell'esercizio appena concluso è stimato intorno a € 370 milioni, di cui € 50,9 milioni già contabilizzati nei primi 9 mesi".

Banca Mediolanum, il quadro grafico

Il grafico del titolo evidenzia il netto superamento dei massimi di dicembre a 11,88 euro, circostanza che sembra aprire la strada al proseguimento del rialzo partito dai bottom di agosto in area 9,30. Nell'immediato resta probabile un parziale consolidamento dopo tre sedute consecutive di crescita, consolidamento che dovrebbe comunque essere contenuto al di sopra di 11,70 euro per non compromettere la solidità del recente spunto rialzista. Oltre 12,20 euro via libera verso quota 13,00, dove è posizionato l'ultimo dei ritracciamenti (61,8%) del ribasso dai top di inizio 2000, più in alto spazio per il test a 14,50 circa. Sotto 11,70 invece primi sostegni significativi a 11,40 e 11,20 euro, riferimenti al di sotto dei quali la flessione rischierebbe di estendersi verso 10,75 per poi andare a coprire il gap up di agosto a 10,42 euro.