Opportunità di guadagno a lungo termine con l’investimento in Bitcoin
pubblicato:Il mondo dei Bitcoin può essere paragonato ad una bella donna che attrae e spaventa allo stesso tempo. In certi frangenti occorre avere il coraggio di osare, anche se è bene valutare tutti gli aspetti e i rischi connessi ad un tale comportamento. Nel lungo periodo, però, la strategia potrebbe portare risultati interessanti.
Bitcoin: le previsioni e l’aspetto psicologico
Come sempre, quando ci si addentra nelle previsioni, si possono trovare le soluzioni più disparate e diverse tra di loro.
Ovviamente, trattandosi di previsioni, sono tali proprio perché vengono elaborate su scenari presunti ed ipotetici.
Ognuno, poi, sulla base delle proprie conoscenze e peculiarità, vede le cose da una prospettiva piuttosto che da un’altra e, le conclusioni, risultano quindi poter essere anche diametralmente opposte.
Ecco perché, se si vanno ad analizzare alcune previsioni sull’andamento futuro del Bitcoin da parte di analisti e case di investimento, ci si trova dinanzi ad una pletora di scenari completamente differenti ed agli antipodi gli uni dagli altri.
Come collocarsi, quindi? A chi dare retta?
Bella domanda, la cui risposta realistica sarà possibile solamente a posteriori.
Occorre, in qualunque caso, cercare di essere il più possibili scevri da ogni condizionamento psicologico o personale.
Ad ognuno di noi, farebbe piacere ipotizzare rendimenti ed andamenti sempre in crescita.
Sarebbe bellissimo e meraviglioso: si perderebbe però l’essenza intrinseca di qualsiasi investimento che, per natura (come la vita stessa) comporta rischi più o meno elevati.
Un consiglio?
Leggere, informarsi e valutare tutti gli scenari configurati: non sempre la verità sta dalla stessa parte. Anzi, capita sovente che stia nel mezzo o che si trovino brandelli di verità sia da una parte che dall’altra.
Bitcoin: qualche dato sui rendimenti
Gli analisti basano le loro previsioni oltreché sugli scenari che ipotizzano per il futuro, anche sulla base dell’analisi del passato e dell’analisi tecnica delle quotazioni degli strumenti che vanno a studiare.
Da quando esiste il Bitcoin, ovvero da una quindicina di anni circa, possiamo notare come, a livello di investimento, sia stato contraddistinto da una volatilità piuttosto spiccata, specie negli ultimi anni.
Il 14 aprile del 2021, il Bitcoin faceva registrare, nel corso della giornata, il suo picco massimo storico, pari a 64.859 dollari.
Circa dieci anni or sono, invece, un Bitcoin valeva 100 dollari.
Come si può notare, nel giro di otto anni, c’è stato un incremento delle quotazioni da guinness dei primati.
Attualmente, la quotazione del Bitcoin oscilla intorno ai 27/28.000 dollari.
Sono alcuni dati che dovrebbero essere in grado di offrire interessanti spunti di riflessione non solo sulla volatilità dell’investimento, ma anche della lungimiranza ed orizzonte temporale da prendere in considerazione.
Bitcoin: cosa è l’halving
C’è chi vede rosa e c’è chi vede nero per il Bitcoin nel futuro più o meno immediato.
Se si chiamano previsioni, un motivo ci sarà: come già evidenziato in precedenza, ai posteri l’ardua sentenza sulle bontà o meno delle posizioni di ciascun analista e banca d’investimento.
Chi vede rosa, lo fa sulla base di valutazioni positive in merito al futuro dell’economia mondiale che dovrebbero portare alla fine delle politiche restrittive da parte delle banche centrali.
Inoltre, il salvataggio da parte della Fed delle banche cadute in disgrazia nell’ultimo periodo, dovrebbe aver rafforzato il sentiment di mercato anche per quanto riguarda un settore piuttosto turbolento come quello delle criptovalute.
Dalla parte opposta, chi vede nero, ha una visione pessimistica sull’evoluzione della economia da un punto di vista globale e quindi ritiene che, per il Bitcoin, quello degli ultimi mesi non possa essere che un rimbalzo delle quotazioni, prima di un nuovo crollo.
Ricordiamo che, rispetto ai massimi fatti registrare nel 2021, la quotazione del BTC è ancora inferiore di circa il 60%.
Nel breve periodo, un sostegno alla quotazione, potrebbe essere garantita dall’halving. Di cosa si tratta?
Ogni quattro anni, il quantitativo di BTC dato ai miners a titolo di ricompensa, viene dimezzato, sino a quando non vi sarà la totale estrazione di tutti i Bitcoin virtualmente disponibili, ovvero 21 milioni.
Nel 2024, ci sarà l’operazione di halving che, di norma, aiutando a ridurre l’offerta di BTC sul mercato, ne sostiene le quotazioni.
Bitcoin: un importante fattore di diversificazione
Il Bitcoin può rientrare, a tutti i titoli, tra gli strumenti di diversificazione del proprio portafoglio d’investimenti.
Come sempre, occorre prestare attenzione alle proprie esigenze temporali e al grado di rischio che si vuole o si è in grado di sopportare.
Trattandosi di un mercato altamente volatile, si deve considerare di dedicare ad esso, risorse opportune e assennate che non vadano a compromettere l’intera pianificazione finanziaria in caso di andamento negativo dell’investimento.
Il livello di rischio cui si va incontro, è infatti da considerare elevato e quindi non è alla portata di tutti.
Proprio perché il rischio è elevato, l’orizzonte temporale deve essere necessariamente (almeno in partenza) di lungo periodo.
Al Bitcoin, così come alle criptovalute in generale, va quindi destinata una quota di capitale proporzionata e non indispensabile, al fine di creare i giusti presupposti per una corretta valutazione dell’investimento.
Chiaro che, se nel giro di pochi mesi, le cose dovessero andare particolarmente bene, si può portare a casa il guadagno e sfregarsi le mani. In partenza, però, bisogna sempre considerare tutti gli scenari possibili ed immaginabili.
Bitcoin: quali target nel lungo periodo?
Se da una parte piovono previsioni sul raggiungimento di target che oggi appaiono più o meno fantascientifici (100.000 se non 150.000 dollari a Bitcoin), dall’altra è bene sempre stare con i piedi ben saldi al terreno.
Investire oggi in Bitcoin rappresenta sicuramente una opportunità dall’elevato rischio. Ergo, occorre prestare molta attenzione, come già indicato in precedenza.
L’investimento in monete virtuali può essere adatto a molti ma non alla totalità degli investitori.
Occorre prestare attenzione a quelli che saranno gli scenari economici che si realizzeranno perché, da questi, dipenderà l’andamento, in un senso o nell’altro, delle quotazioni del BTC.
Dobbiamo però anche tenere conto di un fattore estremamente rilevante, quando si parla di BTC: che non si tratta di un bene infinito, bensì, come si suol dire, a tiratura limitata: 21 milioni di pezzi è il massimo che il mercato potrà offrire.
Il ragionamento che va fatto quindi, è sul rapporto tra la domanda e l’offerta e, nello specifico, data una offerta limitata, come può muoversi la curva dei prezzi al variare della domanda.
Senza sbilanciarsi in previsioni o numeri, quindi, affermare che nel lungo periodo il BTC possa rappresentare una buona opportunità di investimento, corrisponde sicuramente a verità.