Bitcoin: quali prospettive per il 2023?
pubblicato:L’anno che abbiamo appena salutato è stato davvero un anno nero per le criptovalute. Quale scenario dobbiamo attenderci per Sua maestà Bitcoin nel 2023 e negli anni a seguire?
L’anno che abbiamo appena salutato, è stato contraddistinto da una elevata volatilità dei mercati e da risultati negativi su quasi tutti i fronti.
Per il mondo delle criptovalute, poi, è stato davvero un anno nero, visto quanto è successo negli ultimi due mesi. La domanda che ci si pone, è: quale scenario dobbiamo attenderci per Sua maestà Bitcoin nel 2023 e negli anni a seguire?
Bitcoin: quanto vale oggi?
Coloro che conoscono e seguono il mondo delle criptovalute da tempo, sono perfettamente a conoscenza del valore attuale del Bitcoin e della sua storia, in termini di quotazione.
Non tutti, però, si sono interessanti alle criptovalute negli anni scorsi; magari ne hanno sentito parlare in relazione alla bancarotta della piattaforma Ftx in primis e della società di mining Core Scientific negli ultimi giorni dell’anno scorso: un vero e proprio terremoto.
Ecco, oggi un singolo Bitcoin ha un prezzo che oscilla intorno ai 16.600 $: questo è il risultato di un anno decisamente difficile le cui batoste finali, ovvero quelle precedentemente evidenziate, non hanno fatto altro che tentare di dare il colpo di grazia ad un settore che pare essersi risvegliato bruscamente tutto d’un fiato.
Rispetto ai massimi di poco più di dodici mesi or sono, la valutazione del Bitcoin è scesa di circa l’80%. Se già questo dato fa molto riflettere, non è quello peggiore: ad oggi, infatti, il mondo delle criptovalute ha perso affidabilità, sicurezza e quindi credibilità.
Quindi, paradossalmente, più che il valore dato dalla sua quotazione, è la paura che regna intorno a questa tipologia di mercato a spaventare gli investitori.
Un conto sono le oscillazioni di prezzo, un altro la sensazione di investire in un mondo senza regole e quindi decisamente fragile.
Bitcoin: le prospettive per il 2023
Sorge spontaneo un quesito: che fare dunque con in Bitcoin?
Possono essere uno strumento di diversificazione del portafoglio oppure rappresentano un mondo dal quale è meglio stare lontani o fuggire a gambe levate fino a quando è possibile?
Le opinioni sono disparate, in merito, anche perché questi ultimi due mesi hanno messo in luce le criticità di un sistema che necessita di riacquistare la fiducia di vecchi e nuovi investitori.
Se la visione generale è piuttosto fosca, vi è invece chi pensa che il futuro per il Bitcoin possa invece essere radioso e ripercorrere, in un certo, senso, il percorso fatto dall’oro negli anni ‘70.
Si tratta, in questo caso, della previsione di una società di ricerca e trading, specializzata nel mondo delle Criptovalute, ovvero la Capriole Investments.
Gli studi condotti da tale società evidenzierebbero una correlazione tra l’andamento che ebbe l’oro a partire dai primi anni ‘70 e quello avuto dal Bitcoin negli ultimi tempi.
Nel decennio successivo, caratterizzato da livelli di inflazioni e tassi di interesse decisamente elevati, l’oro ebbe una crescita esponenziale: secondo Capriole Investments, il Bitcoin potrebbe replicare in maniera ancora più netta e marcata questo percorso, date anche le condizioni attuali dell’economia mondiale.
Bitcoin: come iniziare
Come iniziare un eventuale viaggio di avvicinamento al mondo delle criptovalute e dei Bitcoin in particolare?
Partire con un acquisto vedendolo come una specie di scommessa o di gioco senza rifletterci più di tanto, può essere estremamente dannoso.
In prima battuta da un punto di vista economico; in secondo luogo perché, prima di attuare una qualsiasi scelta di investimento, è necessario informarsi, documentarsi, conoscere, comprendere.
Senza la consapevolezza delle proprie azioni, non si va da nessuna parte: o, per meglio dire, vi sono le stesse possibilità di trovare il sentiero giusto o cadere da un burrone. Insomma, giocare alla roulette russa avrebbe lo stesso significato.
Quindi, per prima cosa, non bisogna avere fretta specie nei confronti di una materia che non si conosce a sufficienza se non addirittura si ignora completamente.
La fretta è sempre cattiva consigliera: meglio essere razionali che istintivi, in certi frangenti, specie quando, di mezzo, ci sono i propri risparmi.