Acquisto casa: attenzione a quelle che sono state donate!
pubblicato:Quando si è in procinto di acquistare un immobile bisogna prestare attenzione ad un aspetto molto insidioso a cui pochi pensano: il proprietario dell'immobile è un donatario? Ovvero un soggetto che ha ricevuto la casa in donazione? Se così fosse, l'acquirente dovrebbe venire a conoscenza di alcuni aspetti estremamente importanti.

Capita sempre più spesso che alcune persone, soprattutto genitori, decidano di lasciare in donazione un immobile a terze persone, come i propri figli. Questa decisione, nella maggior parte dei casi, è presa per tentare di "sistemare" l'eredità prima della morte, purtroppo, però, è proprio questo il problema.
Per il nostro ordinamento, se pur la donazione sia un istituto perfettamente legale, non si può toccare l'asse ereditario prima della morte.
Ed è per questo motivo che la donazione è disciplinata nei minimi dettagli, come lo è la successione. In questo articolo parleremo dei rischi che corre un soggetto che acquista un immobile precedentemente donato e faremo chiarezza su come difendersi dalle insidie pericolose della donazione.
Le insidie della donazione
Se si decide di acquistare una casa da un donatario, ovvero da un soggetto che l'ha ricevuta in donazione, bisogna prestare molta attenzione, perché a causa di alcuni cavilli legislativi, la casa potrebbe tornare nella proprietà del donante e dei suoi legittimi discendenti.
Questo potrebbe essere un evento davvero traumatico per chi ha fatto tanti sacrifici per acquistare un immobile e magari ha sottoscritto anche un mutuo a trent'anni.
Coniugi e discendenti del donante in linea retta, infatti, possono esperire nei confronti dell’immobile donato e poi venduto, un’impugnazione che potrebbe comportare la restituzione dell'immobile. Scendiamo nei dettagli.
Immobile donato e sentenza di restituzione
Il primo caso alla base della restituzione di un immobile donato, riguarda un discendente in linea retta del donante, legittimato a rivolgersi ad un giudice per far emettere una sentenza di restituzione.
Questo accade nel caso in cui venga dimostrato che la donazione è stata lesiva dei propri diritti di discendente del donante, ovvero ha provocato una riduzione dell'asse ereditario.
Con l'azione restitutoria, il discendente potrà riprendersi il bene o dal patrimonio del donatario o, addirittura, dal patrimonio dell'acquirente, se la casa è stata venduta. Ecco perché prima di acquistare un edificio precedentemente donato, bisogna pensarci molto bene.
Attenzione ad acquistare un immobile che precedentemente è stato donato
Per un soggetto che finalmente realizza il sogno di acquistare una casa, è sempre un problema fidarsi nel firmare un atto di compravendita di un immobile che, precedentemente, è stato donato. Perché ci sono dei rischi che non sono affatto irrilevanti.
Facciamo un esempio: se un padre dona una casa ad un figlio, ma ha anche altri tre figli, questi ultimi possono chiedere l'annullamento della donazione e la restituzione della proprietà, perché sono stati lesi i loro diritti di eredi legittimi.
Ma se il figlio donatario avesse già venduto la casa ad un terzo, la restituzione ricadrebbe su quest'ultimo, che si ritroverebbe costretto a restituire l'immobile, con conseguenze disastrose. Ecco perché molti evitano di acquistare edifici che sono stati donati.
Entro quanto tempo si può impugnare la donazione?
Se il donante è defunto e sono passati 10 anni dalla donazione, chi acquista quella casa, può stare più che tranquillo. Se invece il donante è defunto, ma i dieci anni non sono passati, la donazione potrà essere impugnata in qualsiasi momento dai potenziali legittimari.
Se, invece, il donante è in vita e decide di donare un immobile ad un solo figlio, senza tenere conto degli altri, è come se stipulasse un patto successorio e nel nostro ordinamento questo è assolutamente vietato.
Come può tutelarsi l’acquirente?
Chi vuole acquistare un immobile precedentemente donato, deve richiedere al proprietario la rinuncia scritta all'azione di restituzione.
Solo in questo modo potrà tutelarsi. La rinuncia all'azione di restituzione è un atto scritto e firmato dai legittimari che dichiarano ufficialmente che non richiederanno mai la restituzione dell'immobile.