Arretrati in arrivo per i dipendenti pubblici: ecco quanto spetta!

di FTA Online News pubblicato:
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I dipendenti pubblici sono in attesa di un aumento e degli arretrati per il mese di maggio 2022: ecco quando arrivano e quanto! Per il momento solo un comparto, ma presto arriveranno anche gli altri.

Arretrati in arrivo per i dipendenti pubblici: ecco quanto spetta!

Quando vengono rinnovati i contratti dei dipendenti pubblici ci sono sempre degli step da eseguire dal punto di vista burocratico, in parte utili anche per “sbloccare” i pagamenti. Questo step dovrebbe finalmente essere arrivato, in quanto si parla di maggio 2022 per vedere gli aumenti in busta paga.

Come spesso accade, però, ci vorrà un po’ di pazienza e addirittura i pagamenti sono già in ritardo rispetto a quanto promesso qualche mese fa. Si parlava infatti di marzo 2022, ma poi la scadenza è slittata in avanti perché mancavano ancora i famosi passaggi burocratici, in particolare l’ok del dipartimento del tesoro.

Vediamo in questo articolo come funzionano questi aumenti, chi riguardano e soprattutto a quanto ammontano. Anche se solo uno dei quattro comparti è direttamente interessato, quello delle Funzioni Centrali, c’è ottimismo anche per enti locali e sanità a breve, probabilmente solo questione di qualche settimana ancora.

Arretrati in arrivo per i dipendenti pubblici: come funzionano gli aumenti?

Quando vengono discussi, o meglio ri-discussi, i termini economici (e non solo) per quanto riguarda i dipendenti pubblici, succede sempre ciò a cui stiamo assistendo in queste settimane. In sostanza, gli accordi tra sindacati e le istituzioni vanno sempre a rilento, tanto che i dipendenti pubblici si ritrovano gli aumenti praticamente retroattivi.

Ad un certo punto, infatti, quando si giunge all’agognato accordo, il termine di scadenza è già passato da diversi mesi e viene quindi corrisposto in un’unica soluzione per quei mesi di ritardo. Un sistema che non funziona proprio perfettamente, per usare un eufemismo, ma che se vogliamo guardare il lato positivo permette ai dipendenti pubblici di avere un extra in un colpo unico, ricevendo così una somma sostanziosa che certamente fa bene al portafoglio.

In questo caso, gli aumenti erano promessi per il mese di marzo 2022, seppur già in ritardo, ma anche questa scadenza è slittata in avanti ed ha fatto aumentare ritardi ed arretrati di altri due mesi. Infatti, sarà a maggio che vedremo questi aumenti finalmente in busta paga. Nel paragrafo successivo vedremo gli importi divisi per categoria, ma naturalmente non andremo ad elencare ogni livello possibile, ma piuttosto a dare una panoramica generale della situazione.

Infatti, ogni livello contrattuale ha un suo importo d’aumento e per considerare esattamente l’aumento spettante suggeriamo di visitare direttamente i portali degli enti di riferimento. In ogni caso, questi aumenti sono un’importante boccata d’ossigeno per tante famiglie, soprattutto in questa fase complicata con l’inflazione che ha abbassato notevolmente il potere d’acquisto degli italiani (e non solo).

Arretrati in arrivo per i dipendenti pubblici: quanto spetta ad ognuno?

Come detto in precedenza, proviamo a vedere a quanto ammontano gli aumenti e gli arretrati dei dipendenti pubblici, ma partiamo dagli unici che sono già ufficiali, quelli delle Funzioni Centrali. Sottolineiamo che questi importi sono tutti lordi, dunque non è l’esatta cifra che entrerà in conto corrente ma appunto quella lorda, da cui andranno detratte le tasse ed i contributi previsti.

Partiamo dagli aumenti, in arrivo da maggio in poi, secondo il seguente criterio: per i ministeri, le agenzie fiscali e gli enti pubblici (non economici) essi ammontano a 63 euro mensili per chi è in prima area fascia F1, mentre ben 117 euro per un ispettore generale. Chiunque appartenga ad una categoria intermedia, percepirà un valore intermedio tra i due visti.

Per chi invece lavora al Cnel si parte da 63 euro per chi è in area A livello 1 e si arriva ai 106 euro per i dipendenti di area C livello 5. Anche in questo caso, valori intermedi per le aree ed i livelli intermedi. Per chi lavora in enti come Enac, Ansfisa e Ansv gli aumenti partono dai 62 euro per chi appartiene alla categoria A1 ed arrivano a 152 euro per chi è un professional PII.

In ultimo, chi lavora in Agid riceverà una cifra che parte ancora una volta dai 63 euro (per gli F1) ed arriva a 194 euro (per i professional F9). Oltre a questi aumenti, ancora una volta lordi, ecco che sono in arrivo anche gli arretrati, secondo il seguente elenco:

  • Ministero: da 971 euro fino ai 1.814 euro, secondo lo stesso criterio visto in precedenza. Per fare un esempio, un funzionario di terza area in settima fascia avrà diritto ad un arretrato una tantum di 1.767 euro;

  • Agenzie fiscali: si parte dai 1.235 euro fino ai 2.332 euro. Sempre per fare un esempio, un funzionario di terza area in sesta fascia percepirà 2.113 di arretrato una tantum;

  • Enti pubblici non economici: si parte dai 1.249 euro fino ad arrivare ai 2.344 euro spettanti, sempre a titolo di esempio, ad un Ispettore generale.

Senza dubbio queste cifre danno un’idea piuttosto chiara di ciò che attende anche le altre categorie, con come detto gli aumenti e gli arretrati in arrivo per altri due comparti (sanità ed enti locali), forse già per maggio 2022 ma più probabilmente per giugno 2022. Per la scuola c’è invece ancora da attendere qualche settimana in più.