Amplifon, spunti positivi dai nuovi finanziamenti sustainability-linked
pubblicato:Sesa in calo con il caso Sogei, ma la società smentisce ogni coinvolgimento nelle inchieste
Amplifon, i nuovi finanziamenti sustainability-linked confermano la fiducia del mercato
Seduta positiva ieri per Amplifon. Il titolo ha guadagnato l'1,82% a 27,38 euro dopo avere oscillato tra 26,44 e 27,54 euro. Mediobanca Research ha confermato il rating "neutral" su Amplifon, con un target price fissato a 32 euro per azione, in seguito alla notizia che Amplifon ha siglato due nuovi finanziamenti sustainability-linked per un totale di 250 milioni di euro.
Questi prestiti, della durata di cinque anni, rafforzano la struttura finanziaria dell'azienda, diversificano le fonti di finanziamento e prolungano le scadenze del debito.
Gli esperti di Mediobanca sottolineano che questa operazione riflette la forte fiducia del mercato nella strategia di sostenibilità di Amplifon, posizionando l'azienda in modo positivo per il futuro.
Recentemente anche J.P. Morgan, in attesa dei conti in programma per il 30 ottobre, ha aggiornato il prezzo obiettivo su Amplifon, alzandolo da 31,3 a 33,7 euro, mantenendo la raccomandazione "neutral".
Il nuovo target price riflette l'espansione dei multipli del settore, anche se le stime di crescita organica per il terzo trimestre e l'intero 2024 sono state riviste al ribasso (+5,6% contro il precedente +6,3%).
Barclays ha confermato il rating "overweight" con un target price di 36 euro, evidenziando una forte dinamica nel mercato privato statunitense. Nonostante le difficoltà del mercato europeo, Barclays prevede un'accelerazione della crescita nel 2025, spinta dalla riforma francese sugli apparecchi acustici.
Infine, Banca Akros ha ribadito il giudizio "accumulate" con un target di 36 euro, aspettandosi che Amplifon riporti risultati in linea con le guidance, con una crescita organica positiva nonostante una base di confronto sfidante. Barclays invita a guardare già al 2025 come un anno cruciale per Amplifon, prevedendo un'accelerazione del mercato europeo, che rappresenta il 65% dei ricavi della società.
Gli analisti spiegano che la riforma francese del 2021, che aveva aumentato i rimborsi per l'acquisto di apparecchi acustici, porterà a un'ondata di sostituzioni nel 2025, poiché quattro anni è la durata media di un dispositivo.
Con la Francia e la Germania che rappresentano i mercati più importanti dopo gli Stati Uniti, Amplifon potrebbe beneficiare significativamente di questo ciclo di sostituzione, potenzialmente segnando una svolta per il colosso italiano.
L'azione di Amplifon ha disegnato una fase laterale nelle ultime due settimane con lato alto a 27,50 euro circa, in coincidenza con il primo dei ritracciamenti di Fibonacci (quello del 23,6%) calcolati per il ribasso dal top di giugno. La rottura di quella resistenza dovrebbe fornire lo spunto per la ricopertura del gap del 10 settembre con lato alto a 28,05 euro. Oltre quei livelli possibile il tentativo di ricopertura di un altro gap, quello del 16 luglio, con lato alto a 30,67 euro.
Un segnale di ripresa duratura verrebbe al di sopra di area 31 euro. Senza la rottura di area 27,50 e con la violazione di 26,30 atteso il test del supporto critico a 25,03, minimo della candela "hammer" del 4 ottobre.
Sesa in calo con il caso Sogei, ma la società smentisce ogni coinvolgimento nelle inchieste
Seduta movimentata quella di ieri per Sesa, archiviata con un ribasso del 5,37%, tutto sommato accettabile dopo che il titolo era sceso nell'intraday fino a quota 78,50, facendo registrare una performance del -13%.
Il pesante calo è arrivato in scia alle voci che vedevano il gruppo coinvolto nell'inchiesta della Procura di Roma su Sogei, che ha portato alle perquisizioni in Digital Value e Olidata, coinvolgimento che però la stessa Sesa ha poi smentito.
Sesa ha ribadito di avere il 3,6% di Digital Value tramite la controllante DV Holding e che il business oggetto di indagine non rientra tra le attività strategiche del gruppo.
Il titolo ha comunque sofferto per tutta la seduta, violando nettamente nell'intraday il supporto a 86,00 euro per poi riavvicinarlo proprio in chiusura di scambi.
Lo scenario grafico resta delicato ma una chiusura di ottava al di sopra di 86,00 euro permetterebbe di aprire uno spiraglio di ottimismo sul titolo, prospettandone un rimbalzo che possa annullare il calo di ieri e riproporre il test della ostica resistenza a 94,00 euro, strategica nel medio lungo periodo.
Oltre 94,00 probabile il ritorno in area 102,00. Sotto 85,00 euro invece via libera ad un nuovo test dei recenti bottom a 78,50, target successivo in area 68,00.