Borsa Oggi, Unicredit e Poste sotto i riflettori
pubblicato:Unicredit sui massimi, tra buyback e dossier Commerzbank. Poste, per la vendita delle quote del governo, a breve prospetto in Consob
Unicredit sui massimi, tra buyback e dossier Commerzbank
Unicredit positiva in chiusura di scambi di ieri e questa mattina dopo le prime contrattazioni. Il titolo guadagna l'1,5% e sale a 39,98 euro, ovvero sui massimi da inizio anno toccati a fine settembre. Ieri prima di chiudere la seduta in verde il titolo si era però mosso sotto la parità, secondo indiscrezioni di stampa Deutsche Bank avrebbe ingaggiato Morgan Stanley per valutare l'acquisizione di Commerzbank.
In Germania l'opinione pubblica ha fatto pressione su DB per agire come cavaliere bianco contro le ambizioni di Unicredit su Commerz (ha il 9,2% in azioni ma arriva al 21% considerando anche i derivati).
Prosegue intanto la campagna di riacquisto di azioni proprie (buyback) dell'istituto guidato da Orcel, comunicata il 16 settembre scorso. Alla data del 4 ottobre 2024, a partire dall'avvio dell'Anticipo SBB 2024, UniCredit ha acquistato un totale di n. 19.933.389 azioni, pari all'1,22% del capitale sociale per un controvalore complessivo pari a Euro 754.354.767,18 (equivalente al 44,37% dell'importo complessivo dell'Anticipo SBB 2024).
Alla medesima data, a seguito dell'annullamento delle azioni proprie avvenuto in data 26 giugno 2024, UniCredit detiene 62.176.364 azioni proprie pari al 3,80% del capitale sociale.
Graficamente il titolo sta cercando di dare continuità al rialzo avviato dai minimi di agosto, circostanza che troverebbe le prime importanti conferme al di sopra dei 40,00 euro, situazione che allontanerebbe il rischio che su tali livelli possa prendere forma un doppio massimo.
Via libera in tal caso verso 42,50, target successivi a 48,00 e 50,00 euro, livelli che non si vedono dal lontano 2011. Senza il superamento di area 40,00 ed in caso di discese sotto 37,30 probabile il ritorno fino a 35,00 euro che permetterebbe di chiudere il gap-up di metà agosto a quota 35,17.
Poste, per la vendita delle quote del governo a breve prospetto in Consob
Momento delicato per Poste, il titolo lascia sul terreno lo 0,43% a 12,66 euro dopo avere oscillato tra 12,51 e 12,765 euro. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) ha annunciato la privatizzazione di circa il 14% del capitale di Poste Italiane, con l'obiettivo di raccogliere circa 2,3 miliardi di euro.
L'elenco delle banche che coordineranno il collocamento include Intesa Sanpaolo, Mediobanca, UniCredit, Citi, Deutsche Bank e JP Morgan come global coordinators, e Barclays, Bnp Paribas, Morgan Stanley, Société Générale e UBS come joint bookrunners.
Il prospetto sarà depositato a breve presso la Consob e il collocamento dovrebbe iniziare il 21 ottobre per concludersi il 24 ottobre, con la comunicazione del prezzo il giorno successivo. Il 35% della quota sarà destinato ai risparmiatori retail, inclusi i dipendenti di Poste Italiane, mentre il restante 65% sarà riservato agli investitori istituzionali.
La presidente di Poste Italiane, Silvia Rovere, ha dichiarato durante l'Insurance Day di Milano Finanza che l'azienda è pronta per un nuovo collocamento di una tranche delle azioni del Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef), destinata sia al pubblico che agli investitori istituzionali.
Due tappe fondamentali hanno agevolato questo processo: l'approvazione del piano industriale pluriennale e la chiusura del contratto collettivo per i dipendenti, definito un modello dai sindacati.
Rovere ha evidenziato l'importanza del passato glorioso di Poste, con 162 anni di storia dedicata al servizio universale per persone e famiglie, e ha sottolineato che il futuro dell'azienda si concentra su un'evoluzione industriale e sul servizio al cliente, mantenendo una presenza capillare sul territorio.
Inoltre, ha parlato dell'importanza di aumentare la cultura assicurativa in Italia, sfruttando la diffusione capillare di Poste e la sua attitudine all'educazione finanziaria. Questo include l'educazione al risparmio e alla protezione di beni come la salute, la casa e la famiglia, per colmare il divario di sotto-assicurazione nel Paese.
La presidente di Poste Italiane, Silvia Rovere, durante l'Insurance Day di Milano Finanza, ha anche evidenziato la problematica della sotto-assicurazione in Italia. Secondo Rovere, la capillare presenza di Poste sul territorio e il suo impegno nell'educazione finanziaria possono contribuire a colmare questa lacuna.
Ha sottolineato l'importanza di educare i cittadini non solo al risparmio, attraverso l'uso di gestori professionali e prodotti finanziari adeguati al profilo di rischio, ma anche a proteggere i propri beni più preziosi, come la salute, la casa e la sicurezza della famiglia. Ha poi evidenziato come la combinazione di presenza fisica sul territorio e canale digitale permetta a Poste di raggiungere tutte le generazioni e innalzare il livello di consapevolezza assicurativa nel Paese.
L'azione di Poste ha disegnato un massimo a giugno a 13 euro circa, resistenza che poi i prezzi hanno cercato di superare a fine luglio e anche nelle ultime sedute. Fino a che i prezzi rimarranno al di sotto di quel riferimento il rischio che quella che si sta disegnando sia una fase di distribuzione, ovvero una preparazione per un ribasso, resterà alto.
Sotto 12,06, base del gap del 16 agosto, i prezzi potrebbero scendere verso il minimo del 5 agosto a 11,305 euro. In caso di violazione anche di quei livelli le oscillazioni disegnate da giugno si dimostrerebbero un "doppio massimo", figura ribassista con obiettivi a 10,20 e a 9,60 euro.
Sopra area 13 verrebbe invece inviato un segnale di forza rilevante, che potrebbe anticipare il test di area 14,10 euro almeno.