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Borsa Oggi, focus su Unicredit, Buzzi Unicem e Danieli

di FTA Online News pubblicato:
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Unicredit, interesse per M&A, ma non per SocGen. Buzzi Unicem, Morgan Stanley alza il prezzo obiettivo. Danieli, il coverage di Berenberg comincia con un buy

Borsa Oggi, focus su Unicredit, Buzzi Unicem e Danieli

Unicredit guarda a possibili acquisizioni, ma SocGen non è nel mirino

Unicredit in lieve rialzo stamattina. L'a.d. Andrea Orcel ha ha dichiarato al Financial Times che il gruppo segue tutte le possibilità di crescita per via esterna, ma ha negato un interesse per Societe Generale. Il prestigioso quotidiano finanziario segnala la possibilità che i prossimi trimestri siano impattati negativamente da accantonamenti per potenziali perdite sugli asset in Russia. Ricordiamo che la scorsa settimana un tribunale russo ha disposto il sequestro degli asset di società controllate nell'ambito di un contenzioso con una sussidiaria di Gazprom. Il controvalore dei beni sequestrati ammonta a 463 milioni di euro: secondo Equita meno dell'1% e del 5% rispettivamente della capitalizzazione di mercato e degli attivi di Unicredit in Russia.

L'analisi del grafico di Unicredit mette in evidenza l'accelerazione realizzata a partire dall'estate 2022 (+330% circa da allora) con il titolo recentemente salito sui massimi dal 2011. Le quotazioni sono ora in attesa dello spunto per riattivare il rally: conferme in tal senso con chiusure di seduta superiori a 36,74 euro, operazione che lancerebbe Unicredit verso 48-50 dove troviamo supporti validi nel 2010-2011. Discese sotto 34,80 creerebbero invece le premesse per un test di 33,40-33,50, sostegno alla cui violazione si aprirebbero spazi di discesa più consistenti in direzione di 31,70 e 30,20.

Buzzi Unicem, Morgan Stanley alza il prezzo obiettivo

Buzzi Unicem ha chiuso la seduta di ieri invariato dopo che Morgan Stanley ha confermato la raccomandazione equalweight e incrementato il prezzo obiettivo da 34,70 a 37,20 euro. Secondo gli analisti della banca americana il titolo è correttamente valutato ma presenta elementi positivi come l'esposizione sugli USA.

Graficamente i prezzi si trovano sui massimi storici dopo il rally dell'ultimo mese. Il titolo presenta una solida tendenza rialzista scaturita dai bottom autunnali, che per il momento non mostra segnali di cedimento. Nel breve resta possibile un consolidamento dopo il perentorio rialzo, consolidamento dettato sia dallo sconfinamento in ipercomprato degli oscillatori più veloci (sull'RSI a 14 sedute si sta formando una divergenza) che dalla presenza di un gap up a 36,96 euro lasciato aperto il 10 maggio. Proprio quest'ultimo livello potrebbe attrarre verso di se i corsi prima che si possa assistere ad un ulteriore spunto rialzista verso nuovi record ipotizzabili nei dintorni dei 42,00 euro. Sotto 36,60 invece il rialzo perderebbe forza e si farebbe strada l'ipotesi di un ritorno sui bottom di aprile a 32,38 euro, circostanza che troverebbe conferma alla violazione di quota 35,30.

Danieli, Berenberg avvia la copertura con un buy

Seduta moderatamente positiva ieri per Danieli & C. Il titolo ha guadagnato lo 0,28% a 35,20 euro. I prezzi si sono mossi tra 34,25 e 36,45 euro, nuovo record. Berenberg ha avviato la copertura su Danieli con un rating buy e un prezzo obiettivo di 43 euro per le azioni ordinarie, evidenziando che il gruppo è tra i top tre nel settore dell'acciaio e leader nello sviluppo di soluzioni per ridurre l'impatto ambientale. Gli obiettivi di emissioni zero delle principali economie mondiali stanno guidando un cambiamento significativo nel settore, e Danieli è ben posizionata per beneficiare degli investimenti fatti negli anni.

La discesa dal record intraday di quota 36,45 per adesso non impensierisce, sarebbe la violazione di area 34,50/55, dove si colloca il massimo dell'8 marzo, a fare temere una flessione più ampia almeno fino a 33,10, media mobile esponenziale a 50 giorni.

La violazione della media potrebbe anticipare movimenti in area 30 euro. Supporto successivo a 27,30, base del gap rialzista del 14 dicembre scorso. Fino a che i prezzi rimarranno al di sopra di 34,50/55 resterà comunque probabile la rottura di 36,45, obiettivo successivo a 37,65, lato alto del canale crescente che sale dai minimi di agosto 2023. Sopra quei livelli target a 40 euro.