Tenaris, brutta seduta dopo i dati, ma poteva andare peggio
pubblicato:Trimestre e anno 2024 in forte flessione, gli analisti però si aspettavano di peggio. Delude invece le attese la guidance sul primo trimestre 2025. Il saldo della cedola dovrebbe essere di $ 0,56
Alzaga nuovo CFO
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Brutta seduta per Tenaris a Piazza Affari dopo i dati del 2024. Poteva andare peggio però perché nonostante i risultati in calo a doppia cifra, gli analisti temevano peggio.
Tenaris, azione in calo, ma per ora il trading range laterale da novembre tiene
Il titolo segna un calo del 4,12% a 17,92 euro e potrebbe mettere sotto assedio, se non subito nel corso delle prossime sedute, i supporti chiave di quota 17,57 euro che puntellano la parte inferiore del trading range laterale in forza dalla seconda metà di novembre. Il cedimento di questo livello chiave sarebbe doppiamente pericoloso, perché potrebbe proiettare un target ribassista del doppio massimo in area 19,4 euro in area 15,7 euro, con il rischio di lì a poco di ricoprire il gap up rimasto sul grafico dal 6 novembre e quindi tornare a 15,54 euro.
I volumi tutto sommato ridotti però confortano sulla possibilità che questo scenario non si palesi e il titolo potrebbe anzi rimbalzare sui supporti dei 15,57 euro e difendere quindi quel trading range laterale che da più mesi, come detto, ospita i corsi. Cosa è successo?
Tenaris, ricavi trimestrali -17%, ma sopra il consensus
Il catalizzatore dei prezzi di oggi di Tenaris è fornito dai dati del 2024 e del quarto trimestre, si sono confermati molto in calo, ma gli analisti erano più pessimisti, e le indicazioni hanno battuto il consensus sia sul fronte dei ricavi, che degli utili.
Guardiamo in numeri della società dei servizi all’industria petrolifera di casa Rocca. Le vendite nette sono calate nel quarto trimestre del 17% a/a a 2,845 miliardi di dollari. Gli analisti si aspettavano di peggio, secondo Equita le vendite battono di un 5% il consensus, nonostante il forte calo.
Tenaris ha affermato che le vendite sono comunque state più resilienti nel previsto nel quarto trimestre grazie a un taglio delle scorte e maggiori consegne in Medioriente e Turchia che hanno in parte bilanciato la minore domanda di mercati chiave come Messico, Argentina e Arabia Saudita.
I prodotti di punta di Tenaris sono da sempre le condotte senza saldature (seamless), ne ha vendute per 748 mila tonnellate nel quarto trimestre (-2%).
Complessivamente il business dei tubi per l’idrocarburo è calato del 25% in Nord America a 1,13 miliardi di dollari, ma è cresciuto dell’1% a 595 milioni in Sudamerica. Rimane marginale, nonostante il balzo del 13% a 341 milioni di dollari, il mercato europeo e flettono anche i mercati asiatici e mediorientali (-22% a 629 milioni).
L’EBITDA di Tenaris segna una flessione del 26% a 726 milioni di dollari, l’utile operativo nel trimestre è crollato del 32% a 558 milioni di euro.
L’utile netto trimestrale del gruppo ha perso in un anno il 55% a 519 milioni di dollari, il consensus però era appena per 375 milioni di euro.
L’ebitda del gruppo si è avvantaggiato nel quarto trimestre di 67 milioni di dollari di parziale liberazione di un accantonamento per liti legali fatto in relazione all’acquisizione di Usiminas. L’EBITDA adjusted senza questa voce si porta quindi a 659 milioni di dollari (il 23,2% delle vendite) e batte le attese di Equita del 10%
L’utile per azione sulle ordinarie è crollato da 0,96 a 0,47 dollari (-51%) contro un consensus di 0,35 dollari.
Il cash flow delle attività operative nel trimestre è calato da 835 a 492 milioni di dollari. Il free cash flow, dopo capex in crescita da 166 a 181 milioni di dollari, si è più che dimezzato da 668 a 310 milioni di dollari.
Nell’intero 2024 il gruppo ha registrato un cash flow dalle attività operative di 2,9 miliardi di dollari, impiegati in capex per 694 milioni, in dividendi per 758 milioni, in buyback per 1,44 miliardi.
Tenaris mantiene comunque una posizione di cassa positiva di 3,6 miliardi di dollari (PFN), in calo di mezzo miliardo a 4,53 miliardi di dollari il working capital operativo (CCN).
Tenaris, saldo del dividendo proposto a 0,57 dollari
Alla prossima assemblea del 6 maggio (previa approvazione definitiva dei conti in aprile) il consiglio di amministrazione proporrà un dividendo da 0,83 dollari per azione, per un ammontare complessivo delle cedole di ben 900 milioni di dollari.
La cedola include gli 0,27 dollari pagati in acconto a novembre e quindi l’eventuale via libera si tradurrà in un saldo da 0,56 dollari ad azione (circa 600 milioni) in stacco il prossimo 19 maggio 2025. Ai prezzi attuali significa un dividend yield del 3,05% soltanto per il saldo, mentre l'intero dividendo ha un dividend yield teorico del 4,63%
Per gli ADS, i corrispettivi Usa dei titoli di Tenaris il dividendo è di 1,12 dollari (valgono 28,88 dollari, ma devono ancora avviare le negoziazioni post-dato e comunque incorporano un utile per ADS di 3,61 dollari).
Come preannunciato queste distribuzioni in cedole sono solo una parte della proposta di valore per i soci. E' infatti ancora in essere il buyback da 700 milioni di dollari inserito tra il novembre 2024 e il marzo 2025, ma ormai volge al termine e al 14 febbraio ne risultavano già consumati oltre 638 milioni di dollari.
Tenaris, cambia il CFO, primo trimestre visto ancora debole
Il gruppo Tenaris ha annunciato la sostituzione del direttore finanziario, il nuovo CFO è Carlos Gomez Alzaga, che prende il posto di Alicia Mondolo, dopo un percorso come CFO regionale per Messico e America Centrale e un incarico alla pianificazione finanziaria tra gli altri ruoli. Mondolo che ha un track-record di 41 anni in Techint ha ottenuto i ringraziamenti per il suo contribuito dal presidente Paolo Rocca e continuerà a contribuire come senior advisor per presidente e CEO.
I dati in forte calo hanno in realtà battuto le attese degli analisti, mentre le previsioni, la guidance del gruppo Tenaris ha deluso le attese. Il management ha annunciato che le condizioni sfidanti manterranno vendite ed Ebitda nel primo trimestre 2025 sui livelli del quarto precedente e solo nel secondo trimestre dovrebbero avviare un cauto recupero.
Una fonte di rischio è individuata nei nuovi dazi Usa e nelle loro conseguenze negli scambi globali che potrebbero portare a un livello elevato le incertezze sui costi e sui prezzi alla base dei risultati di Tenaris.
Sul fronte del mercato specifico di Tenaris l’anno 2024 è stato relativamente stabile per le quotazioni del petrolio greggio, mentre il prezzo del gas è cresciuto a causa di un inverno freddo e del taglio delle forniture russe che hanno rapidamente eroso le scorte.
Prezzi e bilanciamenti tra la domanda di petrolio e di gas sostengono gli investimenti nel settore, ma con scarti regionali.
Negli States consolidamenti ed efficientamenti hanno fatto calare l’attività domestica di perforazione che ora si è stabilizzata mentre il consumo di tubi OTCG (Oil Country Tubular Goods, ossia i tubi dell’industria petrolifera prodotti da Tenaris) è cresciuto.
Il livello di prezzo di questi prodotti chiave per Tenaris dopo un forte crollo ha recuperato il 9% da agosto e dovrebbe ancora crescere grazie ai dazi sulle importazioni di acciaio negli Usa.