Telecom Italia: incertezza su Sparkle e canone concessione. Titolo in Bilico

di FTA Online News pubblicato:
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Amplifon, raffica di giudizi positivi

Telecom Italia: incertezza su Sparkle e canone concessione. Titolo in Bilico

Telecom Italia, attesa sulla questione canone di concessione e su Sparkle

Telecom Italia è apparsa debole nelle prime due sedute della settimana, chiudendo gli scambi di ieri a quota 0,2586. La Corte d'Appello di Roma dovrebbe decidere entro la prossima settimana sulla richiesta del governo di sospensiva del pagamento del canone di concessione del 1998, pari a un miliardo di euro. Lunedì è scaduto il termine per trovare un accordo transattivo tra le parti, il tutto in attesa della sentenza definitiva sulla vicenda da parte della Corte di Cassazione.

Riguardo alla decisione sulla vendita di Sparkle a Tesoro e Retelit (fondo Asterion) le ultime indiscrezioni non indicano nel cda odierno l'occasione per chiudere la questione, le banche al lavoro sul dossier potrebbero infatti necessitare di qualche giorno in più per definire il finanziamento dell'operazione.

Telecom Italia, il quadro grafico

Il titolo intanto oscilla da qualche seduta attorno a quota 0,2600, nel tentativo di dare continuità al recupero intrapreso nelle ultime settimane e risalire verso il picco di metà dicembre in area 0,29.

I prezzi si muovono all'interno di un canale crescente che si origina dai minimi di agosto, attualmente delimitato tra 0,23 e 0,2850 e stanno cercando di abbandonare l'ampia fascia di oscillazione laterale compresa tra 0,20 e 0,26 che ne ha caratterizzato l'andamento da marzo 2024.

Oltre 0,2630 spazio per il test della parte alta del citato canale, mentre sarebbe il cedimento della linea che unisce i bottom di novembre con quelli di inizio dicembre, ora a 0,25 circa, ad introdurre il test della base dello stesso canale in area 0,23. Sotto 0,23 supporto successivo a 0,2140.

Amplifon, raffica di giudizi positivi

Poco mossa ieri Amplifon. Il titolo ha terminato la seduta in calo dello 0,35% a 25,98 euro dopo avere oscillato tra 25,60 e 26,11 euro.

Amplifon si trova al centro dell’attenzione degli analisti, con una raffica di giudizi positivi che consolidano il suo valore in Borsa. In una giornata laterale per l’azionario, con il Ftse Mib in calo dello 0,4%, il titolo Amplifon chiude in lieve rialzo (+0,5%) a 26,2 euro, sostenuto dalle aspettative sul futuro e dai giudizi ottimistici in vista della pubblicazione dei conti del quarto trimestre 2024, prevista per inizio marzo.

Barclays e Banca Akros: Raccomandazioni solide

Barclays conferma la raccomandazione overweight con un prezzo obiettivo a 35 euro. Secondo gli analisti, Amplifon dovrebbe aver registrato nel quarto trimestre 2024 vendite pari a 663 milioni di euro, con una crescita organica del 4,6% e una crescita a cambi costanti dell’8,1% su base annua. L’attenzione degli investitori, a loro avviso, sarà rivolta alla traiettoria di crescita prevista per il 2025, con un particolare focus sull’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa).

Anche Banca Akros conferma la raccomandazione accumulate con un target price di 34 euro. Gli analisti ritengono che Amplifon abbia sovraperformato il mercato europeo anche nel quarto trimestre, in linea con quanto avvenuto in passato, e che i risultati 2024 saranno in linea con la guidance fornita dal gruppo.

Le stime sui ricavi 2024 sono state leggermente riviste al ribasso dello 0,4%, ora previste a 2,408 miliardi di euro, mentre l’Ebitda margin è confermato al 24%.

Equita Sim e Jefferies: Visione positiva a lungo termine

Sia Equita Sim sia Jefferies ribadiscono il giudizio buy su Amplifon, con un prezzo obiettivo fissato a 32 euro.
Equita prevede ricavi 2024 pari a 2,399 miliardi di euro (in linea con il consenso di 2,408 miliardi) e stima che la crescita organica rallenti nell’ultima parte dell’anno, ma senza compromettere le aspettative per il 2025.

Secondo Equita, il prossimo anno sarà caratterizzato da un recupero dell’Unione Europea e da una stabilità nei margini, nonostante le iniziative di crescita nelle Americhe e nella regione Asia-Pacifico. Jefferies, dal canto suo, prevede una crescita organica del 4% dei ricavi nel quarto trimestre 2024 e sottolinea l’importanza del rimbalzo del mercato francese nel 2025, considerato un elemento chiave per Amplifon.

Gli analisti vedono anche opportunità di lungo termine nella potenziale espansione del mercato italiano e nell’apertura della Cina. Prospettive di crescita e opportunità future Le valutazioni complessive confermano un consenso positivo verso Amplifon.

Gli analisti ritengono che il gruppo possa beneficiare di un recupero in mercati chiave come Francia ed Europa, oltre che di opportunità di espansione in Cina. La traiettoria per il 2025 appare solida, con stime che vedono i ricavi raggiungere i 2,624 miliardi di euro e una crescita costante in settori strategici.

In sintesi Amplifon riceve una conferma di fiducia dagli analisti, che vedono nel titolo un’opportunità di crescita solida e sostenibile.

Con target price che oscillano tra i 32 e i 35 euro, il focus rimane sul potenziale di crescita nell’area EMEA, sul recupero in Francia e sull’espansione internazionale. L’attenzione ora si sposta sui conti del quarto trimestre 2024, che saranno fondamentali per confermare queste aspettative ottimistiche.

Amplifon, azioni in fase di consolidamento

Amplifon sembra trovarsi in una fase di consolidamento dopo un precedente movimento ribassista significativo. Il titolo sta tentando di costruire una base sopra un livello di supporto chiave intorno a 23,25 euro, minimo di ottobre 2022.

Medie mobili

La media mobile esponenziale a 10 settimane (EMA 10, passante a 25,40) è sotto la media a 40 settimane (a 27,45), indicando un trend ribassista di lungo termine ancora in corso. Tuttavia, la EMA 10 sta cercando di invertire la rotta e potrebbe incrociare al rialzo la EMA 40 nelle prossime settimane se il momentum positivo persiste, suggerendo un potenziale cambiamento di trend.

MACD

Il MACD si trova in territorio negativo ma le due linee dell'indicatore si sono recentemente incrociate al rialzo e stanno risalendo verso la linea dello zero. Questo riflette un rallentamento del momentum ribassista e un possibile inizio di fase di accumulazione.

Livelli chiave

Resistenza: L'area intorno ai 27,50/28 euro rappresenta un primo ostacolo significativo. Una rottura sopra questo livello, idealmente accompagnata da volumi crescenti, potrebbe aprire la strada verso i 30 euro e successivamente verso l'area dei 33-34 euro.

Supporto: La zona di 25 euro appare come un supporto solido. Una discesa sotto questo livello potrebbe riportare il titolo verso i minimi recenti, intorno a 23,25 euro. La violazione anche di questo sostegno negherebbe le possibilità di rimbalzo e potrebbe anticipare discese verso i 20 euro.

Conclusione

Al momento, il titolo sembra trovarsi in una fase di transizione. Sebbene il trend principale rimanga ribassista, ci sono segnali di miglioramento che potrebbero preludere a un'inversione rialzista nel medio termine. Tuttavia, per confermare il cambio di trend, sarebbe necessaria una chiusura settimanale sopra i 28 euro e il superamento delle medie mobili con il MACD che torna in territorio positivo.