Stipendi, quando scatta il blocco in caso di debiti col Fisco?
pubblicato:Stipendi, i contribuenti potrebbero dover fare i conti con blocco e pignoramento in caso di debiti con il Fisco. Ecco in quali casi.
La Manovra 2025 ha apportato diverse novità. Oltre all’introduzione di nuove agevolazioni e alla conferma di vari bonus già esistenti, la Legge di Bilancio ha introdotto novità in ambito fiscale. Tra queste, il possibile blocco agli stipendi per i contribuenti che abbiano cumulato debiti con il Fisco. La Manovra, comunque, al momento di riferisce solamente a una specifica categoria di lavoratori. Inoltre, sono stati imposti dei limiti all’importo effettivo del debito. Non è però escluso che, a breve, anche gli stipendi di altri lavoratori con debiti fiscali possano essere inclusi nel nuovo provvedimento.
Ecco chi sono i dipendenti che dovranno fare i conti con la novità, quando entrerà in vigore la nuova norma e quali sono i limiti da non superare.
Blocco agli stipendi per debiti fiscali: per chi scatta il pignoramento
I destinatari della nuova norma, introdotta con la Legge di Bilancio 2025, sono al momento di dipendenti pubblici.
Stando a quanto disposto dalla Manovra 2025, infatti, in caso di debiti con il Fisco si potrà procedere al blocco degli stipendi.
In caso di mancato pagamento dei debiti contratti con il Fisco, quindi, lo stipendio del dipendente della Pubblica Amministrazione potrà essere bloccato e diventare oggetto di pignoramento.
Di fatto, la finanziaria per l’anno corrente prevede un pignoramento diretto sugli stipendi, nel caso in cui il lavoratore della PA non paghi le cartelle esattoriali.
Il blocco sarà valido fino a quando il debito contratto dal contribuente non verrà estinto.
Stipendi, blocco in caso di debiti con il Fisco: i limiti da non superare
La nuova legge sul blocco degli stipendi ai dipendenti pubblici che hanno cumulato debiti con il Fisco, comunque, prevede dei limiti prestabiliti.
Lo stipendio del lavoratore della Pubblica Amministrazione non verrà bloccato in maniera indiscriminata.
Infatti, è stato previsto che, per poter procedere al blocco degli stipendi, i debiti fiscali non pagati debbano ammontare ad un importo superiore a 5.000 euro.
Inoltre, il blocco dello stipendio con il successivo pignoramento potrà riguardare solamente i dipendenti statali che percepiscono un compenso mensile superiore a 2.500 euro.
Inoltre, l’importo pignorabile verrà calcolato secondo quanto disposto dalla legge. Generalmente si considera come pignorabile un settimo dello stipendio.
Anche la tredicesima è pignorabile ma, in questo caso, la legge prevede che sia pignorabile solamente un decimo della gratifica natalizia.
In entrambi i casi, si considerano esclusivamente gli importi netti.
Entrata in vigore e possibile estensione ai lavoratori privati
Il blocco agli stipendi per i dipendenti statali che hanno cumulato debiti superiori a 5.000 euro con il Fisco, comunque, non sarà immediato.
Secondo quanto disposto dalla Manovra, i primi pignoramenti prenderanno avvio nel 2026.
Le cose, nel corso dell’anno, potrebbero comunque cambiare. La novità garantirà infatti entrate che, secondo le stime del MEF, si aggirano intorno ai 90 milioni di euro annui.
La platea degli interessati potrebbe quindi essere estesa, includendo successivamente anche i dipendenti del settore privato.