Stellantis, il CFO Ostermann cautamente ottimista sul 2025

di FTA Online News pubblicato:
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Dopo i dati 2024 le decisioni su dividendi e buyback, confermate le strategie di lungo termine

Stellantis, il CFO Ostermann cautamente ottimista sul 2025

Stellantis tenta una reazione. Il titolo ha guadagnato ieri l'1,31% a 12,09 euro. I prezzi nel corso della seduta hanno oscillato tra 11,944 e 12,192 euro.

Stellantis, l'addio di Tavares e le divergenze

Carlos Tavares, figura chiave nella fusione tra PSA e FCA avvenuta nel 2020, ha lasciato il suo ruolo di amministratore delegato di Stellantis. Nonostante il suo mandato fosse previsto fino al 2026, il consiglio di amministrazione ha deciso all'unanimità di porre fine al suo incarico.

Questa decisione segna una svolta importante per la quarta casa automobilistica al mondo, mettendo in luce il ruolo cruciale di Tavares nel consolidamento del gruppo e aprendo interrogativi sul futuro della sua leadership.

L'improvviso addio di Carlos Tavares da Stellantis, a meno di un mese dal pieno sostegno ricevuto, è stato causato da obiettivi considerati troppo ambiziosi o dannosi da parte del consiglio di amministrazione.

Fonti interne hanno rivelato a Reuters che il board era insoddisfatto delle strategie aggressive in termini di vendite e tagli ai costi promosse da Tavares, così come dei suoi rapporti difficili con fornitori, concessionari e sindacati.

Il clima di tensione si sarebbe aggravato a novembre, segnando una rottura definitiva tra Tavares e il consiglio, che ha deciso all'unanimità di richiedere le sue dimissioni. Questa decisione, annunciata domenica, ha avuto un impatto significativo, provocando il crollo delle azioni di Stellantis, una delle principali case automobilistiche globali, proprietaria di marchi iconici come Jeep, Ram, Fiat e Peugeot.

La vicenda evidenzia non solo divergenze interne nella governance aziendale, ma anche l'importanza di un equilibrio tra obiettivi ambiziosi e il mantenimento di relazioni solide con i principali stakeholder.

Stellantis, il CFO Ostermann, ripresa nel 2025

Stellantis guarda con fiducia al futuro post-Tavares e punta a una ripresa solida nel 2025, con la prospettiva di distribuire dividendi e valutare potenziali programmi di buyback delle azioni.
Lo ha dichiarato il CFO Doug Ostermann durante una conferenza virtuale organizzata da Goldman Sachs, sottolineando che la casa automobilistica, nonostante il profit warning per il 2024, sta lavorando per migliorare la gestione delle scorte negli Stati Uniti e rafforzare la propria posizione nei mercati americano ed europeo.

Ostermann ha spiegato che l’azienda sta facendo progressi nel risolvere i problemi che hanno portato al warning, il che permette di guardare al 2025 con maggiore ottimismo.

La decisione sul dividendo e su eventuali riacquisti di azioni sarà presa dopo l’approvazione dei risultati finanziari del 2024, ma il CFO si è detto convinto che entrambi siano probabili grazie alla capacità di Stellantis di generare liquidità.

Le dimissioni improvvise di Carlos Tavares, CEO della società, sono state attribuite a divergenze tattiche con il board, legate alle priorità di breve termine per i restanti mesi del suo mandato.

Secondo Ostermann, il disaccordo riguardava il bilanciamento tra azioni immediate e obiettivi a lungo termine, così come la gestione delle relazioni con stakeholder strategici, tra cui concessionari, fornitori, sindacati e governi. Questo ha messo in evidenza la necessità di ricostruire la fiducia con le controparti.

Tuttavia, il CFO ha ribadito che la strategia a lungo termine di Stellantis, inclusa l'adozione di piattaforme multi-energy per veicoli a diverse tipologie di propulsione, rimane invariata. Con una leadership rinnovata e un piano di interventi mirati, l’azienda si prepara a rafforzare la propria posizione nel mercato globale.

Doug Ostermann, inoltre, ha fatto chiarezza su recenti divergenze strategiche con Carlos Tavares, riconoscendo comunque il grande contributo del CEO nel consolidare un'organizzazione complessa e nell'ottenere importanti sinergie.

Ostermann ha evidenziato che le divergenze non riguardano la strategia a lungo termine, ma piuttosto le priorità strategiche per i prossimi 15-16 mesi e le modalità di interazione con stakeholder chiave come concessionari, fornitori, sindacati e governi.

Nonostante queste differenze, Ostermann ha sottolineato la fiducia in un miglioramento della redditività di Stellantis, con margini più solidi previsti già nel 2025. Questo ottimismo è supportato dall'anticipo nei piani di riduzione delle scorte negli Stati Uniti e dal lancio di nuovi prodotti, tra cui veicoli Ram e Jeep, come il SUV che sostituirà la Jeep Cherokee.

Per quanto riguarda il Nord America, il CFO ha ricordato l'importanza degli impianti produttivi in Canada e Messico, che rappresentano quasi il 40% della produzione, e ha segnalato l'intenzione di instaurare un dialogo con l'amministrazione statunitense per gestire eventuali nuovi dazi. Ostermann si è detto pronto ad adattarsi rapidamente agli scenari futuri, rimanendo fiducioso nel potenziale di crescita dell'azienda, anche in mercati come l'America Latina.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha commentato le dimissioni di Carlos Tavares, CEO di Stellantis, sottolineando che queste potrebbero aprire una nuova fase nel dialogo tra il governo italiano e il gruppo automobilistico.

Urso ha espresso la speranza che l'incontro del 17 dicembre possa rappresentare un punto di svolta per gli stabilimenti italiani di Stellantis, con un focus sulla centralità del piano industriale. Il tavolo vedrà la partecipazione di sindacati, Stellantis, Anfia e delle Regioni in cui si trovano gli stabilimenti del gruppo (Piemonte, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo e Basilicata).

Il ministro ha inoltre annunciato l'intenzione del governo di aumentare le risorse destinate al settore automotive nella legge di bilancio, garantendo per il 2025 fondi pari o superiori a quanto inizialmente previsto, e ha richiamato il nuovo fondo da 24 miliardi di euro per il periodo 2027-2036, destinato a investimenti e infrastrutture strategiche, incluso l'automotive.

Stellantis, tentativo di recupero delle azioni

Il titolo ha avviato un tentativo di recupero dopo avere disegnato il 2 dicembre una candela giornaliera di tipo "hammer", elemento che spesso compare quando il mercato ritiene che i minimi raggiunti (in questo caso a 11,268 euro) possano fornire un sostegno valido per un tentativo di ripresa.

L'ultima fase ribassista del titolo tuttavia viene da lontano, dal massimo del 26 marzo a 27,35 euro, e serviranno non pochi sforzi per cercare di invertire quella tendenza. Un primo indizio favorevole ad un ripresa sarebbe la rottura di area 12,65, dove transita la linea che scende dal top di novembre a 13,356 euro.

Oltre quei livelli atteso proprio il test di area 13,35. Al superamento di quella quota tutta la fase disegnata dal minimo di ottobre potrebbe dimostrarsi un'ampia zona di accumulazione, una piattaforma a partire dalla quale tentare almeno la ricopertura del gap ribassista del 30 settembre con lato alto a 14 euro.

Sotto 11,80 rischio invece di un nuovo test del minimo di lunedì a 11,268 euro. Supporto successivo a 10,80 euro.