Stellantis sottotono, nuovi tagli e voci di nuovi stop a Mirafiori

di FTA Online News pubblicato:
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Pirelli in rialzo, risultati solidi e guidance confermata

Stellantis sottotono, nuovi tagli e voci di nuovi stop a Mirafiori

Stellantis sottotono, nuovi tagli e voci di nuovi stop a Mirafiori

Avvio di ottava sottotono per Stellantis che cede lo 0,35% durante i primi scambi. Reuters ha riportato che il gruppo pianifica il licenziamento definitivo di altri 400 lavoratori a Detroit, dopo aver comunicato in settimana il licenziamento di 1.100 risorse in Ohio.

Stellantis è tornata a scendere nell'ultima seduta della settimana dopo l'accenno di rimbalzo dei giorni precedenti. A ottobre il gruppo ha visto ridursi la quota di mercato in Italia dal 31,9% di un anno fa al 25,3%. Le immatricolazioni sono crollate del 27,8% al -9,1% del mercato su base annuale.

Le ultime indiscrezioni parlano di un nuovo stop della produzione nell'impianto di Mirafiori dopo quello di un mese terminato lunedì scorso. Il nuovo stop sembrerebbe programmato dal prossimo 29 novembre fino al 7 gennaio 2025.

I recenti dati trimestrali avevano mostrato un fatturato a 33 miliardi di euro, in calo del 27% su base annuale ma comunque migliore dei 31,1 miliardi delle attese degli analisti, mentre le consegne sono scese a 1,148 miliardi, -20% rispetto all'anno precedente. Il management ha confermato la guidance 2024.

Graficamente dopo un crollo superiore ai 55 punti percentuali visto dai massimi di aprile, i prezzi hanno trovato supporto ad inizio ottobre in area 11,70, dalla quale stanno ora cercando di risalire. La reazione è comunque in fase embrionale, tanto che per il momento non sono state superate resistenze di particolare rilievo tecnico, con la media esponenziale a 50 sedute che è stata testata in area 13,20 nella seconda metà della scorsa settimana e che per il momento si è agevolmente opposta al tentativo di recupero.

A 14,00 euro i prezzi hanno lasciato aperto un gap ribassista a fine settembre ed il rialzo in atto potrebbe avere come obiettivo proprio quello di andare a riempire tale vuoto, azione che sulla carta potrebbe però preludere ad un nuovo impulso ribassista. Solo oltre 14,50 il rimbalzo acquisirebbe maggiore spessore e potrebbe proseguire verso target più ambiziosi a 15,30 e 17,10 euro. Sotto 11,70 invece nuovi segnali di cedimento per il test in area 11,00, bottom del 2021, poi via libera verso 9,00 euro.

Pirelli in rialzo, risultati solidi e guidance confermata

Prosegue invece positiva in avvio di ottava Pirelli, che segna un +0,74% durante i primi scambi.

Seduta al rialzo venerdì per Pirelli: il titolo ha guadagnato il 2,78% a 5,104 euro. I prezzi hanno oscillato tra 5,04 e 5,214 euro. Pirelli ha registrato risultati del terzo trimestre 2024 migliori delle attese, con un incremento dell'utile operativo del 4% su base annua grazie a un favorevole mix di prezzi e volumi e un impatto meno negativo del previsto del cambio.

I ricavi si attestano a 1,737 miliardi di euro, con un aumento dell'1% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, trainato dalla crescita dei volumi (+3%) e del segmento High-Value (+7%).
L'EBIT ha raggiunto i 277 milioni di euro, con un margine del 15,9%, sostenuto dalle efficienze e dall'aumento dei volumi, compensando in parte l'aumento dei costi di input e delle materie prime. Il flusso di cassa libero è stato di 162 milioni di euro, e il debito netto si attesta a 2,816 miliardi di euro, pari a 1,9x EBITDA LTM.

La guidance per il 2024 è stata confermata con ricavi attesi a 6,7 miliardi di euro e un margine EBIT del 15,5%, pari a 1,04 miliardi di euro. Il quarto trimestre è previsto leggermente più debole per stagionalità, con un ulteriore aumento dell’EBIT. Durante la call, Pirelli ha confermato la resilienza del segmento High-Value e il controllo su prezzi e inventari. Le elezioni statunitensi implicano una maggiore produzione “local-for-local” per il mercato nordamericano, che rappresenta circa il 25% delle vendite totali.

Secondo Deutsche Bank, la crescita dei volumi e l’adozione di misure di efficienza hanno permesso a Pirelli di compensare l’inflazione, preservando i margini di profitto. Deutsche Bank mantiene un giudizio positivo (rating "buy") sul titolo, valutando Pirelli con un rapporto rischio/rendimento favorevole e una valutazione interessante.

Anche Banca Akros ha apprezzato i risultati, che sono stati leggermente superiori alle aspettative e ha confermato la guidance 2024, mantenendo una raccomandazione "neutral" con un target price di 5,8 euro.

Jefferies ha riconfermato il rating "buy" su Pirelli, fissando un target price a 6,9 euro per azione. Gli analisti sottolineano che i margini del terzo trimestre (15,9%) hanno superato le stime (15,5%) e si aspettano che Pirelli possa oltrepassare la guidance annuale del 15,5%, consolidando il suo ruolo come leader di settore nei margini. Jefferies evidenzia Pirelli come il fornitore di pneumatici preferito.

Il governo italiano sta esaminando se la presenza di dirigenti di Sinochem nel consiglio di amministrazione di Pirelli rappresenti una violazione delle condizioni imposte per proteggere l’autonomia del produttore di pneumatici.

Questo controllo è reso possibile dall’uso del "Golden Power", uno strumento legale che permette di tutelare aziende strategiche italiane da influenze estere non desiderate. L’anno scorso, infatti, l’Italia ha limitato l'influenza di Sinochem, gruppo statale cinese che possiede il 37% di Pirelli, imponendo requisiti come la maggioranza qualificata per decisioni strategiche e restrizioni per proteggere la gestione delle informazioni sensibili legate ai sensori presenti negli pneumatici.

Secondo il sottosegretario Alfredo Mantovano, un’eventuale inottemperanza a queste prescrizioni comporterebbe sanzioni. Pirelli ha confermato che il governo sta investigando sull’eventuale violazione delle regole da parte di Sinochem, una decisione che arriva in un momento di crescenti tensioni commerciali tra Cina e Unione Europea, quest’ultima impegnata nell’imposizione di dazi sui veicoli elettrici cinesi.

Camfin, il secondo maggiore azionista di Pirelli con una quota del 25,7%, è guidato da Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo e leader storico di Pirelli.

I minimi disegnati dalle azioni di Pirelli nel corso dell'ultima settimana, in area 4,90 euro, sono sul primo target del testa spalle ribassista disegnato dal massimo del 6 marzo e completato il 2 agosto (la linea di base della figura è quella che unisce i minimi del 7 marzo e del 2 luglio). Il primo target della figura è ottenuto proiettando l'ampiezza della figura stessa, moltiplicata per 0,618 volte, dal punto di rottura della linea di conferma. Il secondo target, posizionato a 4,55 euro circa, è ottenuto proiettando l'ampiezza per il 100% dal punto di rottura.

Fino a che il supporto di area 4,90 tiene è possibile che il rimbalzo visto nelle ultime due sedute abbia un seguito. Oltre area 5,30 possibile il test a 5,45 del lato alto del canale ribassista disegnato dal top di maggio, resistenza critica. Target successivo a 6,10 euro circa. Sotto 4,90, invece, come già detto, l'obiettivo si sposterebbe a 4,55 euro.