Saipem chiude la settimana in rialzo grazie a un contratto da 850 milioni di dollari

di FTA Online News pubblicato:
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Unipol, Berenberg alza il target a 11,5 euro. Intesa riduce il giudizio su Iren a hold

Saipem chiude la settimana in rialzo grazie a un contratto da 850 milioni di dollari

Saipem, nuovi lavori in Angola

Saipem ha chiuso la seduta di venerdì con il segno positivo dopo aver comunicato di essersi aggiudicata un nuovo contratto offshore da Azule Energy Angola (gruppo Azule Energy Holdings Limited, una joint venture tra Eni e BP) per lo sviluppo del progetto Ndungu Field (parte del progetto Agogo Integrated West Hub) a circa 180 km al largo della costa dell'Angola. Il valore del contratto è di circa 850 milioni di dollari.

Il titolo è sceso nel corso dell'ultimo mese andando a consolidare il forte rialzo messo a segno tra febbraio e aprile, quando i prezzi erano passati da 1,25 fino a 2,45 euro circa. Nel corso dell'ultima ottava abbiamo assistito ad un nuovo tentativo di rialzo avviato dal supporto in area 2,10, dove al momento troviamo la media mobile esponenziale a 50 sedute che ha ben accompagnato tutta la fase del recente rialzo di Saipem. Il superamento di quota 2,29 rappresenterebbe una ulteriore conferma delle ambizioni di crescita nell'immediato da parte del titolo, che potrebbe dunque puntare al ritorno sui top di aprile a 2,4710 euro, primo obiettivo di un movimento più ampio, partito proprio da febbraio, che nel medio-lungo termine potrebbe ambire al test a 2,80 e poi a quello dei 3,00 euro.

Sul fronte supporti monitorare come detto quello a 2,10 euro, la cui violazione implicherebbe il ritorno in area 2,00 ed il successivo possibile affondo fino a 1,85 circa.

Unipol, promozione da Berenberg

Performance positiva per Unipol al netto dello stacco del dividendo da 0,38 euro per azione (-4,21% sulla chiusura di venerdì). Berenberg ha incrementato il prezzo obiettivo a 11,50 euro. Venerdì la controllata UnipolSai ha completato il collocamento presso investitori istituzionali italiani ed esteri di un'obbligazione Tier 2 dematerializzata da 750 milioni di euro a 99,853% e cedola fissa del 4,9%. La domanda è stata superiore a 1,65 miliardi di euro. L'analisi del grafico di Unipol mette in evidenza il rally partito a metà febbraio con i prezzi saliti alla fine della scorsa settimana sui massimi dal 2011.

Il titolo sembra intenzionato ad attaccare il picco dell'aprile di quell'anno a 11,13, operazione che se portata a termine con successo creerebbe le premesse per estensioni nel lungo periodo in direzione del picco dell'ottobre 2009 a 21,2150.

Primo target a 9,55-9,60, lato alto del canale ascendente ipotizzabile da febbraio. Segnali di debolezza alla violazione di 8,65-87,70 (base del canale e supporto statico rappresentato dal massimo dell'8 maggio) con appoggio successivo a 8,15-8,20,

Intesa riduce il giudizio su Iren a hold

Seduta debole venerdì per Iren che lascia sul terreno il 2,16% a 1,859 euro. I prezzi hanno oscillato tra 1,84 e 1,892 euro. Intesa Sanpaolo ha abbassato il giudizio sul titolo da Buy a Hold e il target price da 2,60 a 2,10 euro. Gli analisti hanno espresso delusione riguardo alle indicazioni emerse dalla conference call sui risultati del primo trimestre 2024. Ritengono che la priorità verrà data alla riduzione del leverage (rapporto tra debito e capitale) rispetto alla remunerazione degli azionisti e agli investimenti, al fine di mantenere la stabilità e il profilo di rating.

Inoltre, la sensibilità ai prezzi delle materie prime influisce sulla redditività degli impianti Power/Waste, limitando la flessibilità finanziaria. Il titolo ha disegnato un potenziale testa spalle rialzista a partire dal minimo del 9 febbraio. La figura verrebbe confermata al di sopra di 1,90 euro, in quel caso possibile un nuovo test in area 1,97 del 61,8% di ritracciamento del ribasso dal top di dicembre 2023 a 2,13, resistenza ricavata dalla successione di Fibonacci già messa alla prova il 14 marzo. Il superamento anche di area 1,97 sarebbe da leggere come un segnale rialzista anche in ottica di medio periodo che potrebbe anticipare il ritorno in area 2,13 euro. Sotto 1,83 le prospettive di rialzo verrebbero invece messe in discussione, rischio di ritorno sul minimo di aprile a 1,706 euro.