Piano d'investimento: guida completa per investire con successo

di Enrico Danna pubblicato:
4 min

Un piano d'investimento consente di gestire al meglio le proprie risorse per raggiungere i traguardi che ci si è prefissati. Per fare questo occorrono razionalità, ordine, metodo. L'improvvisazione, di norma, non porta mai da nessuna parte.

Piano d'investimento: guida completa per investire con successo

Cos'è un piano d'investimento

Un piano d'investimento consiste nel mettere in atto tutta una serie di azioni ed operazioni al fine di definire le strategie per ottenere il massimo dai propri capitali.

"Ottenere il massimo" è una espressione che non si riferisce esclusivamente al rendimento ma anche e soprattutto al raggiungimento degli obiettivi che ci si é prefissati.

Per definire un piano d'investimento è necessario quindi partire dalla situazione finanziaria del momento.

Che cosa occorre valutare?

Innanzitutto le disponibilità iniziali, ovvero la dotazione patrimoniale dalla quale partire per pianificare il proprio futuro.

Quando si parla di patrimonio, di disponibilità, non ci si riferisce esclusivamente alle risorse monetarie (in conto capitale) ma all'intero patrimonio personale, compresi quindi gli immobili e altri beni che possono rientrare nel novero degli investimenti alternativi.

Se non c'è un capitale iniziale, occorre pensare alle modalità con le quali crearlo. Una scelta intelligente, ad esempio, potrebbe essere quella di impostare un piano di accumulo, in modo da costruirsi, nel tempo, una base dalla quale partire.

Perché è importante avere un piano d'investimento

Perché è così fondamentale avere un piano d'investimento?

Essenzialmente perché, senza ordine, metodo, programmazione e strategia, é difficile ipotizzare di riuscire a costruire qualcosa o raggiungere gli obiettivi prefissati.

In fondo è lo stesso percorso che si fa nel momento in cui si costruisce una casa: si fa un progetto, si identificano i costi e le tempistiche, dopodiché, ovviamente, si iniziano a gettare le basi per le fondamenta e così via.

Si segue quindi uno schema, un iter ben definito: nulla viene lasciato al caso o all'improvvisazione.

Avere un piano d'investimento significa anche crearsi possibili vie d'uscita nell'eventualità di imprevisti o comunque di eventi che possano creare tensione a livello finanziario.

Certo, non si può prevedere tutto ma, operando con una certa metodologia, si possono ridurre al minimo i rischi collaterali dovuti a fatti non preventivati o preventivabili.

Avere un piano d'investimento inoltre, permette di tenere sotto controllo il livello globale di rischio del proprio portafoglio.

Aspetto questo, decisamente importante e che, senza una visione d'insieme, risulta di difficile attuazione.

Come scegliere il piano d'investimento giusto

Evidenziata l'importanza di avere un piano d'investimento, bisogna scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.

Per fare questo, è necessario prendere in considerazione alcuni fattori.

In prima battuta, si devono definire i propri obiettivi finanziari.

Una volta individuati i traguardi da raggiungere, il tempo a disposizione e il grado di tolleranza al rischio sono gli altri ingredienti che concorrono alla determinazione delle scelte.

Il tempo è una discriminante basilare perché permette di fare una prima scrematura in relazione agli strumenti da prendere in considerazione.

Se, ad esempio, gli obiettivi sono focalizzati in un orizzonte temporale di cinque anni, non si prenderanno in considerazione, nel proprio piano d'investimenti, elementi che, per loro natura, necessitano di un periodo più lungo per creare presupposti positivi.

Altro elemento da valutare con estrema importanza, è il livello di tolleranza al rischio.

Tale percezione è prettamente soggettiva ed è costituita da una parte meramente finanziaria (possibili perdite in conto capitale) e da una componente psicologica.

Quest'ultima, a volte sottostimata, riveste un ruolo primario nel percorso di ogni investitore.

Anche perché, con le scelte d'investimento occorre conviverci e mettere in preventivo periodi positivi e negativi.

La domanda è : fino a che punto riusciamo a tollerare i rischi? Quale è la soglia oltre la quale si passa all'ansia e alla depressione?

Come implementare un piano d'investimento che funzioni

Come realizzare quindi un piano di investimento da un punto di vista prettamente operativo?

Questa è la parte finale che permette di dare concretezza al lavoro di pianificazione e strategia messo in atto precedentemente.

Anche questo step riveste un ruolo fondamentale a patto che, ovviamente, sia stato fatto un buon lavoro a monte.
Senza una adeguata programmazione, anche l'aspetto operativo perde consistenza.

Ovviamente si può decidere di mettere in atto l'operatività in prima persona oppure di rivolgersi ad un professionista esterno, ovvero un consulente.

Nella fase prettamente operativa  assumono rilevanza i costi, elemento che va ad influenzare in maniera consistente il risultato finanziario finale.

Ecco perchè, a questa voce, va prestata particolare attenzione. Spesso, invece, viene quasi derubricata ad elemento di secondo piano ma la statistica conferma che, nel corso degli anni, può incidere in maniera sostanziale su quello che è il rendimento.

Non bisogna inoltre, mai dare nulla per scontato, specie in materia finanziaria.

Che cosa significa questa affermazione?

Che è assolutamente necessario periodicamente effettuare un monitoraggio del proprio piano di investimenti per verificare lo " stato avanzamento lavori".

Mettersi in gioco, confrontarsi, rimettere in discussione le proprie idee ma anche, eventualmente i propri obiettivi: sono comportamenti che, ogni buon investitore, sa di dover mettere in atto.

Alle volte, ammettere i propri errori, è il primo passo per raggiungere grandi traguardi.

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