Nuovi rincari in arrivo, colpite pay TV e telefonia, l’elenco degli aumenti
pubblicato:Nuovi rincari in vista per gli italiani: ad aumentare, stavolta, sono i prezzi di pay TV e tariffe della telefonia. Ecco l'elenco degli aumenti.
Anche se la bella stagione è ormai alle battute finali, non sono solamente i rincari dell’estate 2024 a dover preoccupare i consumatori italiani. È infatti in corso una nuova ondata di maggiorazioni, del tutto inaspettate. I nuovi rincari riguardano la TV a pagamento e la telefonia. Analizziamo in dettaglio la situazione, cercando di capire cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi e, soprattutto, come possiamo difenderci da questi aumenti improvvisi.
Nuovi rincari in arrivo, colpite pay TV e telefonia, l’elenco degli aumenti
Tra i nuovi rincari in arrivo, innanzitutto, quelli sulle cosiddette pay TV.
Le maggiorazioni, in realtà, si sono già concretizzate in molti casi, e sono state segnalate dai consumatori che hanno sottoscritto un qualche tipo di abbonamento.
Sono moltissimi i provider che hanno deciso di maggiorare le loro tariffe: tra questi, Dazn e Sky, ma non solo. I rincari alle pay TV si registrano soprattutto agli abbonamenti che riguardano l’offerta sportiva.
Si tratta, in sostanza, di quelle sottoscrizioni che permetteranno di seguire le partite di calcio: nonostante le lamentele dei tifosi, probabilmente, i provider sperano che gli interessati continuino a pagare a dispetto delle maggiorazioni.
Al momento, Sky ha maggiorato l’abbonamento calcio, che è passato da 5 euro a 7,99 euro mensili. Aumenti anche per l’abbonamento Sport, che da 15,20 euro oggi costa 23,99 euro mensili.
Invece, l’abbonamento a Dazn ha un costo che varia da 34,99 a 59,99 euro. Proprio quest’ultimo costo, per la sottoscrizione dell’abbonamento Plus, risulta maggiormente interessato: fino a pochi mesi fa, il servizio Plus costava 49,99 euro.
I nuovi rincari che riguardano la telefonia
Anche il settore della telefonia, come anticipato, sarà interessato da nuovi rincari.
Recentemente, infatti, è scattato l’adeguamento all’inflazione, come avviene con cadenza annuale.
Tuttavia, ricordiamo ai lettori che hanno sottoscritto un abbonamento recentemente che tale adeguamento, secondo quanto disposto da Agcom, in certi casi non può scattare.
In particolare, chi ha sottoscritto un abbonamento da meno di un anno dovrà prestare molta attenzione: per contratti firmati da meno di 12 mesi, le maggiorazioni sono vietate.
Il nuovo aumento, inoltre, non dovrà superare il 5%.
Come difendersi dalle nuove maggiorazioni?
C’è poi da considerare che, in alcuni casi, i provider offrono tariffe a prezzo bloccato per un periodo di tempo variabile.
Per difendersi dalle nuove maggiorazioni, quindi, i consumatori devono riferirsi al contratto sottoscritto: se è indicato chiaramente che il prezzo deve rimanere bloccato, è necessario verificare la scadenza di questo vincolo.
Qualora il provider modifichi un prezzo bloccato, è possibile recedere il contratto senza dover sostenere alcuna penale.
I fornitori devono necessariamente comunicare, con un preavviso minimo di 30 giorni, eventuali cambiamenti e nuovi rincari ai prezzi di pay tv e telefonia.
Il cliente, invece, ha 60 giorni di tempo dopo la ricezione della comunicazione per effettuare il recesso senza penali.