Borsa Oggi, Nexi e Italgas sotto osservazione
pubblicato:Nexi in rally, i rumors sui fondi interessati a Worldline regalano appeal speculativo.
Italgas, i nuovi parametri dell'Arera penalizzano il titolo, ma quadro grafico solido fino ai 5,4 euro
Nexi in rally, i rumors sui fondi interessati a Worldline regalano appeal speculativo
Nexi in rialzo ieri del 5,5% a 5,912 euro. Il titolo ha oscillato tra 5,538 e 5,912 euro.
Il titolo Nexi accelera sul mercato italiano, beneficiando delle notizie che coinvolgono Worldline, il gigante francese dei pagamenti. A Parigi, il titolo Worldline è balzato del 14,04% a 7,59 euro (picco intraday a 8,16 euro), raggiungendo i massimi da metà settembre, in scia alle indiscrezioni di un interesse da parte di società di private equity, tra cui Bain Capital, per un possibile acquisto della società francese. Questo rally arriva in un momento delicato per Worldline, che ha subito un forte calo in seguito a un profit warning e a importanti riassetti manageriali.
Implicazioni per Nexi e il settore
Effetto traino: Le speculazioni su Worldline sembrano aver creato un effetto positivo su Nexi, considerata una delle società più rilevanti nel settore dei pagamenti in Europa.
Valutazioni strategiche di Equita Sim
Equita Sim ha incrementato di 50 punti base il peso di Nexi nel suo portafoglio principale. Gli analisti evidenziano due aspetti chiave: la sostenibilità del free cash flow e del deleverage, oltre a valutazioni attraenti. Confermato il rating Buy con un target price a 9,5 euro, a testimonianza della fiducia nelle potenzialità di Nexi.
Secondo fonti Reuters, Bain Capital sarebbe tra i soggetti interessati a Worldline. È importante notare che Bain, insieme a Advent International, detiene già circa il 10% di Nexi, rendendo il suo interesse per il settore dei pagamenti sempre più evidente.
Conclusioni
Il settore europeo dei pagamenti è al centro di una potenziale fase di consolidamento, alimentata da operazioni straordinarie e interesse da parte dei private equity. Nexi, grazie alla sua solida posizione finanziaria e alle strategie supportate dagli investitori, appare ben posizionata per affrontare le sfide e cogliere opportunità future.
Il grafico di Nexi indica un bel movimento, ma servono conferme oltre i 6 euro o meglio sopra quota 6,52
Nexi ieri ha superato in area 5,65 la doppia resistenza offerta dalla trend line ribassista disegnata dal top di settembre e la media mobile esponenziale a 50 giorni.
Se il rimbalzo riuscirà a salire anche oltre i 6 euro la possibilità di un ritorno verso i massimi di settembre, a 6,52 euro, diverrà probabile. Resistenza intermedia a 6,30 euro. Un vero e proprio segnale rialzista di medio termine verrebbe con il superamento di area 6,52 euro.
Ripiegamenti fino a 5,65/70 non metterebbero in discussione il segnale di forza appena inviato, sotto quei livelli diverrebbe invece probabile la ricopertura del gap del 28 novembre con base a 5,41 euro.
Italgas, i nuovi parametri dell'Arera penalizzano il titolo
Avvio di ottava con il segno negativo per Italgas che ieri ha ceduto oltre 2 punti percentuali arretrando a 5,555 euro. L'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha annunciato i nuovi parametri per i gruppi attivi nell'elettricità e nel gas nel 2025 tra cui il WACC (Weighted Average Cost of Capital, costo medio ponderato del capitale).
Italgas risulta particolarmente penalizzata con WACC per il servizio di distribuzione e misura gas da 6,50% a 5,90%.
Si segnala inoltre che l'a.d. Paolo Gallo ha dichiarato di recente che l'acquisizione di 2i Rete Gas non comporta rischi antitrust in Italia.
Graficamente il titolo Italgas sta ritracciando dopo il perentorio rialzo visto tra giugno e metà ottobre, rialzo che ha permesso il superamento della linea che scende dai top del 2022, ora a 5,50 circa, sulla quale si sono appoggiati i corsi nelle ultime settimane.
Discese fino a 5,40 euro potranno considerarsi compatibili con lo scenario rialzista di fondo e dunque propedeutiche alla ripresa del rialzo verso gli obiettivi a 5,90 e più in alto a 6,10 e 6,40 euro circa.
Sotto 5,40 invece il quadro tecnico si complicherebbe, il titolo andrebbe infatti a violare il 38,2% di ritracciamento del recente rialzo e la linea di tendenza che lo sta sostenendo, rendendo probabile un ulteriore segmento ribassista con target a 5,25 e 5,05 euro.
Tale scenario aprirebbe ad un ulteriore calo verso il sostegno strategico di medio lungo periodo in area 4,60.