Nexi, rumors su cambiamenti negli assetti proprietari, ma serviranno conferme
pubblicato:Intercos, Banca Akros avvia la copertura con un buy, sul grafico un potenziale doppio minimo
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Nexi, rumors su cambiamenti negli assetti proprietari
Accenno di reazione per Nexi che rimbalza dal minimo storico a 4,366 toccato martedì. Anche questa mattina il titolo fa segnare un rialzo del 4% circa, a conferma del tentativo di recupero in atto. Secondo indiscrezioni di stampa lo scambio di partecipazioni tra Poste Italiane e CDP delle rispettive quote di Telecom e Nexi porterebbe la Cassa dall'attuale 13,6% (dato tratto dal sito Consob) al 17,4%, consolidando la sua posizione di secondo azionista di Nexi alle spalle del private equity americano Hellman & Friedman con il 20,3%.
Se l'operazione si concretizzasse, potrebbe preludere a una fusione con la concorrente francese Worldline.
Nexi, recuperi recenti alla prova delle prime resistenze di peso
Con il recupero delle ultime due sedute i prezzi sono tornati a contatto con la media mobile esponenziale a 20 giorni in area 4,75.
Si tratta di un primo banco di prova importante per saggiare il reale potenziale di recupero del titolo e la volontà di dare seguito a qualcosa di più di una semplice reazione tecnica.
Oltre 4,75 target a 4,90, gap down di inizio mese, resistenza successiva a 5,00/5,05. Solo al di sopra di questi ultimi riferimenti verrebbe inviato un segnale di forza più credibile che potrebbe protrarsi nel tempo agevolando il recupero almeno fino a 5,50 circa, altra area di resistenza strategica nel lungo periodo.
Senza il superamento delle suddette resistenze il quadro tecnico resterebbe saldamento orientato al ribasso con il conseguente rischio di assistere al raggiungimento di nuovi minimi assoluti. Sotto 4,40 spazio per il test a 4,00 euro.
Intercos, Banca Akros avvia la copertura con un buy
Rialzo degno di nota ieri per Intercos. Il titolo ha guadagnato il 5,63% a 14,26 euro. I prezzi hanno oscillato tra 13,54 e 14,34 euro.
Intercos sta attirando l'attenzione degli analisti e degli investitori nel settore del beauty.
UBS ha alzato il prezzo obiettivo del titolo da 17,5 a 18,5 euro, confermando la raccomandazione buy, sottolineando che il titolo è valutato molto bene, considerando il suo ruolo di performer leader nel mercato della bellezza. In questo contesto, il gruppo è visto come in grado di sovraperformare il mercato fino a due volte nel corso dell'anno.
Anche Jefferies, pur abbassando il proprio target da 16,5 a 16 euro, mantiene la raccomandazione buy, evidenziando che, in vista dei conti del quarto trimestre attesi il 4 marzo, le stime di EBITDA per il 2024-2025 sono state riviste al ribasso.
Gli analisti prevedono comunque un forte quarto trimestre, con una crescita like-for-like del 13,2%, sebbene si preveda un impatto sulla redditività legato al mix del packaging, e una ripresa più graduale della redditività per il 2025 in un contesto di crescita moderata del mercato.
Banca Akros ha avviato la copertura su Intercos, confermando una posizione buy e fissando il prezzo obiettivo a 18,2 euro. Gli esperti sottolineano come Intercos, pur essendo poco noto al grande pubblico, sia in realtà un operatore chiave nel settore del beauty: con una quota di mercato globale intorno all'11% nel segmento B2B del make up, il gruppo è responsabile della creatività dietro le linee di prodotto delle maggiori aziende cosmetiche mondiali.
Il mercato della bellezza, considerato resiliente e trainato dall'innovazione, è atteso in crescita a tassi a media singola cifra. In questo scenario, Intercos si posiziona favorevolmente, grazie anche alla sua capacità di adattarsi e di sfruttare le dinamiche di un settore in continua evoluzione.
Intercos, potenziale doppio minimo
Il titolo Intercos ha disegnato dallo scorso novembre un potenziale doppio minimo, figura rialzista, con base in area 13,10/20 euro. La figura verrebbe confermata con il superamento del massimo del 17 gennaio a 15,06 euro, livello praticamente coincidente con il 50% di ritracciamento del ribasso dal top di luglio 2024. Il target del doppio minimo, ottenuto proiettandone l'ampiezza verso l'alto dal punto di rottura, si colloca a 17 euro, allineato con il picco di luglio (a 16,92). Resistenze intermedie a 15,50 e a 16 euro.
Nel breve termine sarebbe la rottura di area 14,60 a mettere il titolo in condizione di testare i 15 euro. Solo sotto area 13,90 emergerebbe il rischio di un nuovo test del supporto critico di area 13,10.