NASpI 2025, stretta contro gli abusi e aumenti, le novità in arrivo
pubblicato:NASpI 2025, in arrivo un aggiornamento che prevede un aumento dell’indennità e diverse regole per contrastare abusi come la strategia del licenziamento simulato.
La NASpI rappresenta il sussidio chiave per chi si trova a fronteggiare la perdita involontaria del lavoro e, dunque, versa in stato di disoccupazione involontaria. Purtroppo, negli anni, questa indennità è spesso stata oggetto di abusi e strategie discutibili. Per tali ragioni, verranno apportati dei cambiamenti alla NASpI 2025: a partire da gennaio entreranno in vigore nuove norme mirate a rendere più equo l’accesso, con l’introduzione di nuove misure rigorose per scoraggiare le pratiche scorrette. Inoltre, il sussidio prevede un aumento dell’importo mensile concesso ai disoccupati a partire dal prossimo anno. Ecco quali sono tutte le novità in arrivo.
NASpI 2025: in arrivo la stretta contro gli abusi
Mentre sono attualmente in corso i pagamenti della disoccupazione di dicembre 2024, si guarda già al futuro della NASpI 2025.
L’indennità, com’è noto, viene concessa dall’INPS ai lavoratori subordinati che, nel rispetto di determinati requisiti, hanno perso involontariamente il lavoro.
Per accedervi, comunque, è necessario aver maturato un determinato requisito contributivo e rispettare specifiche condizioni. Non tutti i disoccupati, quindi, possono richiederla.
Un problema ricorrente quando si parla di questo sussidio, però, riguarda il fatto che diversi lavoratori, per evitare di dimettersi volontariamente, si assentano ingiustificatamente dal lavoro fino a provocare un licenziamento disciplinare.
In questo modo, ottenendo il licenziamento, possono accedere all’indennità di disoccupazione, aggirando l’ostacolo delle dimissioni volontarie che, invece, non permetterebbero l’accesso.
Tuttavia, da gennaio 2025 questi abusi non saranno più permessi. È stato infatti approvato il cosiddetto disegno di legge Collegato lavoro, il quale prevede che, alla quindicesima assenza ingiustificata, il rapporto di lavoro sarà considerato interrotto per volontà del dipendente.
La situazione, in sostanza, verrà equiparata alle dimissioni volontarie: di conseguenza, non si potrà richiedere la NASpI.
Aumento dell’importo massimo alla NASpI 2025
Altra novità che interesserà la NASpI 2025 riguarda il suo aumento ormai in arrivo.
Dal 1° gennaio 2025, infatti, l’importo massimo della disoccupazione sarà adeguato in base al tasso di inflazione medio del 2024, attualmente stimato allo 0,8%.
Ciò comporterà un incremento rispetto all’importo massimo, che passerà dagli attuali 1.550,42 euro al mese a circa 1.562,82 euro mensili.
L’aumento sarà applicato solo alle indennità relative a eventi di disoccupazione avvenuti dal 1° gennaio 2025. Chi ha presentato o presenterà richiesta per la disoccupazione prima di tale data non otterrà l’aumento previsto.
Le conferme: quali regole rimangono invariate
Oltre alle novità appena citate, ci sono anche delle conferme e delle regole che, per la NASpI 2025, resteranno invariate.
Innanzitutto, come già valido per gli anni precedenti, l’importo si ridurrà del 3% ogni mese a partire dal sesto mese di fruizione, o dall’ottavo mese nel caso di beneficiari over 55.
L’indennità di disoccupazione resta non cumulabile con prestazioni quali la pensione di vecchiaia o anticipata, l’assegno ordinario di invalidità e la pensione di inabilità.