Mutui 2025, meglio tasso fisso o variabile? Ecco cosa conviene
pubblicato:Con il nuovo anno alle porte, cambia la situazione relativa ai mutui 2025: è meglio scegliere un finanziamento a tasso fisso o variabile? Scopriamolo.
Il nuovo anno è ormai alle porte: non stupisce, quindi, in fatto che in molti si domandino già quale sarà la situazione dei mutui 2025. Chi si appresta ad acquistare casa, in particolare, si domanda se sarà più conveniente optare per un tasso fisso o se, al contrario, sia meglio scegliere un tasso variabile. La risposta non è semplice, ma una cosa è certa: il nuovo taglio dei tassi da parte della BCE ha modificato la situazione relativa ai finanziamenti.
Quando scenderanno i tassi dei mutui nel 2025
Prima di analizzare la situazione relativa ai tassi dei mutui 2025 per poter comprendere se è meglio scegliere un tasso fitto o optare per il tasso variabile, cerchiamo di capire quando dovrebbe avvenire la nuova discesa dei tassi di interesse.
In effetti, già nel 2024 la situazione si è stabilizzata. La BCE ha provveduto a moderare eventuali rialzi, tanto che ad oggi, dopo il taglio della BCE del 12 dicembre, per il tasso fisso il TAN parte da 2,49%, mentre nel caso del variabile il TAN parte dal 3,68%.
Ad ogni modo, diversi comparatori e portali online hanno effettuato delle stime, per cercare di comprendere quando e quanto cambieranno i tassi nei prossimi mesi.
Le simulazioni parlano, in generale, di un taglio che farà scendere di circa 38 euro i mutui durante i primi mesi del 2025. Successivamente, la situazione potrebbe migliorare ancora, portando il risparmio, a fine 2025, a poco meno di 100 euro.
Mutui 2025, meglio scegliere il tasso fisso o quello variabile?
Torniamo quindi alla nostra domanda iniziale: per chi sottoscriverà dei mutui 2025, meglio scegliere il tasso fisso o il tasso variabile?
Anche se è ancora presto per fare delle previsioni, è probabile che, nei prossimi mesi, le variazioni ai tassi di interesse condurranno ad un ulteriore miglioramento delle condizioni del tasso variabile.
Tuttavia, non possiamo prevedere repentini aumenti dell’inflazione che, se dovessero verificarsi, renderebbero il tasso fisso più vantaggioso e il variabile meno conveniente.
Insomma, per chi intende optare per una strategia più prudente, la scelta del tasso fisso si rivela migliore. Per chi è disposto a rischiare, invece, il tasso variabile potrebbe risultare più conveniente.
Se la situazione dovesse mantenersi stabile, o se addirittura l’inflazione dovesse calare, il variabile garantirebbe un risparmio significativo rispetto ad un mutuo a tasso fisso.
La scelta in base alla durata del finanziamento
Nella scelta della tipologia di mutui 2025, bisognerà considerare diversi fattori. Quando, infatti, il finanziamento richiesto è a lungo termine, l’ideale è optare per un tasso fisso.
In caso di rialzi futuri o fluttuazioni di mercato, con il tasso fisso non si dovrebbero affrontare repentini e improvvisi aumenti.
Per finanziamenti di breve durata, invece, è preferibile optare per il tasso variabile, che potrebbe garantire un risparmio non indifferente.
In definitiva, se il finanziamento dura fino ad un massimo di dieci anni, è preferibile un mutuo a tasso variabile. Per mutui con durata più lunga, invece, è bene optare per un tasso fisso.