Leonardo, rumors su possibili nuove commesse
pubblicato:Moncler, un report di UBS persa sul settore lusso. Dovalue, l'acquisizione di Gardant scalda la seduta di venerdì
Leonardo, Banca Akros positiva su voci di nuove commesse
Seduta al rialzo venerdì per Leonardo. Il titolo ha guadagnato l'1,81% a 24,17 euro dopo avere oscillato tra 23,67 e 24,24 euro. Banca Akros ha confermato la raccomandazione di acquisto (rating "buy") su Leonardo Spa, focalizzandosi sulle recenti notizie riguardanti l'Italia che dovrebbe annunciare a breve un accordo per l'acquisto di ulteriori jet da combattimento Eurofighter per le sue forze aeree.
Secondo Akros, l'accordo richiederà l'allocazione di nuovi fondi oltre al budget militare già approvato e l'autorizzazione formale del Parlamento. Dettagli dell'Accordo: Numero di Jet: l'Italia starebbe cercando di acquistare altri 24 jet Eurofighter, da aggiungere ai 94 già in servizio. Valore dell'Accordo: un accordo per 24 Eurofighter potrebbe valere almeno 2,4 miliardi di euro. Prime Contractor: Leonardo sarebbe il prime contractor e il 100% del contratto andrebbe al gruppo. Linea di Assemblaggio: la linea di assemblaggio di Caselle/Torino dovrebbe completare l'ultimo Typhoon per l'Aeronautica del Kuwait entro 12/18 mesi.
Banca Akros conclude che la notizia è potenzialmente molto positiva per Leonardo, il cui obiettivo di nuovi ordini per il 2024 è di 19,5 miliardi di euro, escludendo contratti jumbo, quelli cioè superiori a 1 miliardo di euro.
Il titolo ha terminato la settimana al di sopra della resistenza offerta a 23,96 euro dal massimo del 9 aprile, precedente record assoluto. La rottura della resistenza tuttavia è stata per adesso solo marginale. Se i prezzi si mantenessero al di sopra di quei livelli anche nelle prossime sedute sarebbe lecito ipotizzare il proseguimento del rialzo verso area 27 euro almeno.
Target successivo a 29,50 euro. Sotto 23,30 le prospettive di rialzo verrebbero sostituite dal rischio di una flessione. Sarebbero tuttavia discese al di sotto del minimo del 25 aprile a 20,93 euro a porre seriamente a rischio la tenuta della tendenza rialzista di medio periodo: in quel caso le oscillazioni delle ultime settimane si dimostrerebbero un "doppio massimo", figura ribassista con target in area 18 euro circa.
Moncler, un report di UBS persa sul settore lusso
Moncler ha chiuso la seduta di venerdì in territorio negativo nonostante le buone premesse iniziali, caratterizzate da una apertura ben superiore alla chiusura di giovedì. A penalizzare l'andamento del titolo è stato un report di UBS sul settore del lusso, report che metteva in guardia dai possibili effetti negativi dei Giochi Olimpici di Parigi sui gruppi del settore particolarmente esposti sulla Francia (Hermes, LVMH, Prada e Moncler in ordine percentuale).
Le restrizioni agli spostamenti all'interno della capitale francese, la riduzione della disponibilità finanziaria per beni di lusso a causa del rialzo delle tariffe di hotel e aerei, il diverso profilo dei turisti interessati ai Giochi che sostituiranno molti soggetti più propensi allo shopping, potrebbero avere un impatto negativo sulle vendite del settore.
Moncler ha dunque invertito marcia, venerdì, dopo un buon avvio, fallendo l'attacco, in area 62,30, alla linea di tendenza che scende dai top di aprile. I prezzi stanno consolidando il rialzo fatto segnare dallo scorso autunno, del quale hanno ritracciato poco meno del 50%, riferimento posto a 59,00 euro, che ora si pone come principale supporto nel breve medio termine per il titolo.
Sopra 59,00 euro resterà valida l'ipotesi di una pronta ripresa del trend rialzista di lungo corso, circostanza che troverebbe le prime conferme oltre 63,00 euro per gli obiettivi a 65,00 e 67,00 euro. Sotto 59,00 invece si aprirebbero le porte al test della trendline che sale dai bottom di ottobre, ora a 55,50 circa, calo che potrebbe condurre alla successiva copertura del gap up lasciato aperto a fine gennaio a 52,34 euro.
Dovalue, l'acquisizione di Gardant scalda la seduta di venerdì
Seduta positiva venerdì scorso per Dovalue dopo l’annuncio dell’accordo vincolante per l’acquisizione di Gardant per 230 milioni di euro. L’operazione dovrebbe generare il primo servicer di crediti deteriorati d’Europa e prevede diversi passaggi: nuovi finanziamenti dalle banche per 500 milioni di euro, un aumento di capitale riservato a Gardant che la porterà al 20% del nuovo gruppo e un aumento di capitale da 150 milioni in opzione per i soci di Dovalue.
L'analisi del grafico di Dovalue mette in evidenza la tendenza ribassista di fondo (trae origine dal record storico del 2017 a 14,73 euro) e il minimo storico a 1,79 toccato a marzo. Il titolo la scorsa settimana ha messo a segno un buon recupero oltrepassando le prime resistenze.
Per dare continuità al rally le quotazioni dovranno stabilizzarsi sopra il recente massimo a 2,4420, operazione che potrebbe anticipare un'estensione verso 2,6640 (massimo di fine gennaio) e 2,93 (minimo di fine novembre). Oltre questi ultimi ostacoli spazi più ampi con target a 3,50 almeno. Sotto 2,13 rischio di affondo sul minimo del 24 maggio a 1,8740 con appoggio successivo sui citati 1,79.