Iveco sui minimi di febbraio in avvio, debole il settore
pubblicato:Poste Italiane, rumors su valutazioni per PagoPa. Banca Ifis in rally dopo nuove convenzioni con Sace
Iveco arretra in avvio con l'automotive
Avvio di seduta difficile per Iveco Group che scivola sui minimi da febbraio. Il titolo risente della debolezza del settore dei veicoli industriali: anche Daimler Trucks e Volvo sono colpiti dalla vendite. Male anche il comparto auto con l'indice EURO STOXX Automobiles & Parts a oltre -1%.
L'analisi del grafico mette in evidenza la correzione partita dal massimo storico di aprile a 14,80 euro con i prezzi che stanno mettendo pressione sull'ex resistenza a 10,21. Il titolo sembra intenzionato a violare questo riferimento e quindi a chiudere il gap rialzista lasciato il 9 febbraio a 9,97. I prezzi potrebbero a quel punto trovare supporto al fine di scongiurare ulteriori approfondimenti: questo scenario verrebbe confermato alla violazione di 9,76 con primo obiettivo a 8,95-9,00 e successivo a 6,90-7,00.
Concreti segnali di forza al superamento di 12,13 per 12,67, ostacolo oltre il quale si creerebbero le condizioni per il ritorno sui 14,80.
Poste Italiane, rumors su PagoPa
Poste Italiane in rialzo nella seduta di ieri dopo una chiusura di ottava in rosso. Gli acquisti sul titolo sono tornati dopo le indiscrezioni di stampa secondo le quali il Tesoro avrebbe dato incarico a KPMG per una valutazione di PagoPA, la società che gestisce i pagamenti digitali alla pubblica amministrazione, in vista della cessione a Poste.
L'operazione potrebbe permettere a quest'ultima di rafforzare la sua posizione in un mercato strategico.
Il titolo sta cercando di coprire il gap lasciato aperto la scorsa settimana a quota 12,485 in occasione dello stacco del dividendo (0,563 euro), operazione che nel breve sembrerebbe avere buone possibilità di successo. Segnali di forza più convincenti tuttavia solo oltre 12,65 per il test dei recenti massimi assoluti in area 13,00. Segnali che invece introdurrebbero il prolungamento della correzione dell'ultimo mese giungerebbero sotto 11,90, preludio al test a 11,50, 38,2% di ritracciamento del rialzo partito ad ottobre. Supporto successivo in area 11,00.
Banca Ifis in rally ieri
Balzo in avanti di Banca Ifis. Il titolo ieri ha guadagnato il 5,4% a 20,48 euro. I prezzi hanno oscillato tra 19,79 e 20,58 euro. Banca Ifis ha firmato due nuove convenzioni con Sace per ampliare il sostegno alle imprese italiane. Le convenzioni riguardano la "garanzia Green" e la "garanzia Futuro".
La "garanzia Green" è destinata a finanziare progetti per la transizione ambientale, mentre la "garanzia Futuro" sostiene operazioni strategiche per l'internazionalizzazione, l'innovazione tecnologica e digitale, lo sviluppo delle filiere strategiche e gli investimenti nel Mezzogiorno.
Con la "garanzia Futuro", Banca Ifis supporta le imprese italiane con finanziamenti tra 50mila e 50 milioni di euro, coperti al 70% da Sace.
La "garanzia Green" offre finanziamenti di medio-lungo termine a imprese con fatturato fino a 500 milioni di euro, con copertura Sace dell'80%, per importi tra 50mila e 50 milioni di euro.
Equita Sim ha confermato il rating "buy" su Banca Ifis, con un target price di 24 euro. La banca ha recentemente completato la ristrutturazione della cartolarizzazione "IFIS ABCP Programme" per un valore di 1,15 miliardi di euro, originariamente perfezionata nel 2016 e riguardante crediti di factoring. Questa ristrutturazione migliora le condizioni economiche precedenti, amplia la platea di investitori e rafforza il modello di business nel settore del factoring.
I prezzi hanno chiuso a contatto con la trend line che unisce i massimi del 3 giugno e del 24 giugno, linea di demarcazione (neckline) del testa spalle rialzista disegnato dal minimo del 30 maggio. Una chiusura di seduta al di sopra di area 20,50 euro completerebbe il testa spalle e prospetterebbe il test dei massimi di maggio a 21,54 euro. Resistenza intermedia a 21 euro circa. Solo sotto i 20 euro emergerebbe il rischio di una ricopertura della base del gap lasciato ieri dai prezzi a 19,70 euro.
La violazione di area 19,20 metterebbe in discussione l'ipotesi del testa spalle rialzista prospettando invece il test del minimo del 14 giugno a 18,53 euro. Supporto successivo a 17,90.