Fondi investimento alternativi: cosa sono e come investire

di Enrico Danna pubblicato:
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I fondi d’investimento alternativi rappresentano una opportunità di diversificazione del proprio portafoglio che permette di creare delle cosiddette strategie differenti. In un ambito in cui, molti degli strumenti finanziari sono correlati tra di loro, crearsi una o più soluzioni fuori dal coro, può rivelarsi una interessante opportunità. Facendo sempre attenzione ai rischi, ovviamente.

Fondi investimento alternativi: cosa sono e come investire

Fondi investimento alternativi: cosa sono 

Per poterne comprendere l’utilità e la fattibilità all’interno delle proprie strategie di investimento complessive, è innanzitutto fondamentale capire di cosa si parla quando si fa riferimento ai fondi di investimento alternativi. 

La risposta è insita nella parola “alternativa” che significa creare opportunità differenti rispetto a quelle classiche. 

In ambito finanziario e di investimenti, quindi, i fondi di investimento alternativi rappresentano una opzione alle classiche azioni, obbligazioni, fondi comuni, etf e via dicendo. 

La caratteristica essenziale è quella di non essere strettamente correlati all’andamento dei mercati e quindi consentono di creare una strategia di diversificazione utile al miglioramento del rapporto rischio/rendimento del proprio portafoglio

Fondi investimento alternativi: quali sono 

Quali possono essere esempi di investimenti alternativi? 

E, quali sono le caratteristiche che li differenziano dai cosiddetti prodotti e strumenti tradizionali? 

Tra gli investimenti alternativi più noti ci sono gli hedge fund, i venture capital, il private equity, il settore immobiliare o real estate, le materie prime, le opere d’arte, il vino, i francobolli

Rispetto ai tradizionali strumenti che siamo abituati ad utilizzare per comporre il nostro portafoglio, gli investimenti alternativi sono contraddistinti da un grado di complessità maggiore, oltreché da soglie di accesso normalmente elevate (non alla portata di tutti, quindi). 

Anche i rischi che si corrono, per diversi motivi, sono maggiori.

Tendenzialmente sono più adatti agli investitori istituzionali anche se, nel corso degli anni, sono stati resi accessibili anche all’utenza privata (target di reddito di alta fascia). 

A livello di gestione, sono fondi che necessitano di una gestione attiva che permetta loro di ottimizzare la ricerca di rendimenti più elevati rispetto alle gestioni tradizionali.

Anche per questo motivo, presentano costi decisamente più elevati rispetto agli investimenti tradizionali. 

Fondi investimento alternativi: pro e contro

I fondi d’investimento alternativi consentono di creare una strategia differente rispetto agli strumenti tradizionali che normalmente vengono utilizzati dai risparmiatori. 

L’obiettivo è quello di produrre rendimenti potenzialmente più elevati tramite una gestione attiva degli asset nei quali si va ad investire. 

La complessità degli strumenti e delle strategie adottate, nonché i costi più elevati, rendono i fondi alternativi non accessibili a tutti. Anzi. 

Inoltre, rispetto ai classici investimenti, sono contraddistinti da altre problematiche: scambi ridotti che quindi ne vanno a minare sia la possibilità di reperire informazioni attendibili che la liquidità; tempi di smobilizzo più lunghi e, mediamente, rischi maggiori. 

Sono quindi da evitare come la peste? No, ma è opportuno ribadire come non siano investimenti adatti a tutti e a tutte le tasche.