Borsa oggi: Interpump chiude bene l'ottava anche grazie a Parker
pubblicato:Per Intesa promozioni dopo i dati trimestrali. Spunti positivi per TIM dall'exchange offer
Interpump chiude bene la settimana
Ultima seduta della settimana in territorio positivo per Interpump, che ha chiuso con un progresso del 2,88% a 41,48 euro, approfittando dei risultati trimestrali dell'americana Parker, soprattutto per quanto riguarda la divisione industriale, che hanno mostrato margini solidi. Equita fa notare spunti interessanti dalla call con Parker per il prosieguo dell'esercizio.
Graficamente tuttavia non emergono ancora indicazioni particolarmente positive. Il titolo ha toccato di recente nuovi minimi da inizio anno a 40,04 euro ed ora sta cercando di costruire una base in area 40,50 sulla quale poter fare leva per mettere a segno una reazione degna di nota. A 42,00 euro circa i prezzi hanno lasciato aperto un gap ribassista lo scorso 16 aprile e dunque reazioni che dovessero spingersi fino a là non potrebbero rappresentare soltanto una temporanea pausa del trend ribassista degli ultimi mesi, preludio, sulla carta, alla ripresa del calo verso i bottom autunnali a 38,65 euro.
Solo oltre 42,00 dunque si manifesterebbero i primi segnali di ripresa verso gli obiettivi a 43,50/44,00 euro. Ma la strada verso un recupero più duraturo resterebbe comunque lunga e complessa e dovrebbe passare attraverso il superamento degli ostacoli successivi di medio lungo periodo posti rispettivamente a 45,50 47,00 euro.
Intesa in rialzo dopo i dati
Buon avvio di ottava per Intesa Sanpaolo complici i report di Equita, Jefferies e JP Morgan in scia ai risultati del primo trimestre migliori delle attese comunicati venerdì. Il broker italiano ha incrementato il target a 4 euro, i due statunitensi a 4,10 euro. Per tutti e tre la raccomandazione resta buy.
L'analisi del grafico di Intesa Sanpaolo mette in evidenza il movimento ascendente in essere dal 2020 (+170%) e l'accelerazione partita a fine ottobre (oltre +50%). Il titolo si è portato a ridosso del massimo dell'estate 2015 a 3,6540 euro, riferimento determinante in ottica di lungo periodo.
Una stabilizzazione sopra questo livello creerebbe le premesse per un'estensione avente come obiettivo il massimo storico del 1998 a 5,9730, con target intermedi a 3,8405 (topo del settembre 2008) e 4,5955 (aprile dello stesso anno).
Segnali di debolezza alla violazione di 3,4190 (massimo del 4 aprile scorso ed ex resistenza) prologo a un test dei supporti rappresentati dai minimi allineati di metà aprile a 3,2450 circa: in caso di discese sotto questi ultimi riferimenti le quotazioni si esporrebbero al rischio di approfondimenti sui 2,95-3,00.
TIM bene dopo i risultati dell'exchange offer
Seduta al rialzo venerdì per Telecom. Il titolo ha guadagnato l'1,98% a 0,2262 euro dopo avere oscillato tra 0,2214 e 0,2305 euro. Giovedì TIM ha annunciato i risultati dell'exchange offer sulle obbligazioni in euro. Le richieste di scambio hanno raggiunto circa 5 miliardi di euro, con 3,7 miliardi di euro di richieste accettate. Inoltre, TIM ha raggiunto il limite massimo di accettazione per le obbligazioni in dollari, pari a 2 miliardi di dollari. La distribuzione tra il debito che transiterà in NetCo e quello che rimarrà in TIM è equilibrata, prevedendo un costo medio del debito in euro del 5,0% per entrambi e una durata equivalente.
Alla luce della forte domanda, TIM ha aumentato il limite massimo del debito accettato in offerta da 5 a 5,53 miliardi di euro (tasso di cambio, per quanto riguarda le emissioni in dollari, di 1,07145). Il settlement per le obbligazioni in euro è previsto per l'8 maggio, mentre per quelle in dollari per il 21 maggio. La comunicazione dei risultati del primo trimestre è prevista per il 29 maggio, dopo il completamento dell'offerta di scambio.
Da un punto di vista grafico il rialzo di venerdì non cambia il contesto nel quale si muove il titolo: i prezzi seguono una fase moderatamente rialzista da un paio di mesi, contenuta all'interno di due linee parallele (quindi un potenziale "flag" di continuazione della tendenza ribassista precedente) con base a 0,22 circa e limite superiore a 0,2450.
La violazione della base della fascia potrebbe anticipare la ripresa del ribasso non solo verso il minimo di marzo a 0,20 ma anche fino in area 0,1750 almeno. Sopra 0,2350 possibile il test di 0,2450. solo sopra quei livelli verrebbe inviato un incoraggiante segnale rialzista, capace di anticipare movimenti verso area 0,290/0,295 euro.