INPS, pensione febbraio 2023: cedolino più basso in questi casi. Salta anche l’aumento

di Chiara Turano pubblicato:
3 min

Il pagamento della pensione INPS di febbraio 2023 è sempre più vicino, anche se le cattive notizie non mancano. Chi riceve un assegno pensionistico di importo superiore ad una certa soglia non riceverà l’aumento riconosciuto dalla rivalutazione. Ecco in quali casi il cedolino sarà più basso e per chi salta l’aumento.

Il cedolino della pensione INPS di febbraio 2023 è già online da giorni. Ci sono però delle cattive notizie per alcuni pensionati. 

Diversamente da quanto è stato ribadito più volte in queste settimane, i vari aumenti dovuti alla rivalutazione non saranno corrisposti ai pensionati il cui importo dell’assegno supera di 4 volte il trattamento minimo, vale a dire una somma poco più alta di 2.100 euro.

Per avere un quadro completo della situazione occorre fare qualche passo indietro nel tempo, fino ad arrivare alla Manovra di Bilancio 2023, la prima targata Governo Meloni.

Per il momento vi lasciamo alla visione del video YouTube di Mr LUL lepaghediale contenente un approfondimento sul cedolino di febbraio 2023, sulle sorprese in arrivo e sul ritardo nei pagamenti INPS.

INPS, pensione febbraio 2023: perché il cedolino è più basso e l’aumento è rinviato

L’esecutivo attuale ha rivisitato il funzionamento della rivalutazione senza apportare modifiche ai percettori di pensione di importo sotto a 2.100 euro.

In questo caso si è optato per l’adeguamento “pieno”, pari cioè al 100% del tasso rilevato (7,3% quello provvisorio).

Le modifiche alla rivalutazione hanno finito per interessare, invece, chi supera tale importo stabilendo delle percentuali più basse per i percettori di pensioni consistenti.

Ma gli intoppi applicativi non sono mancati anche in questo caso.

A causa del poco tempo a disposizione per adeguare le pensioni al calcolo della nuova rivalutazione, l’INPS non ha potuto garantire gli aumenti nel cedolino di gennaio 2023. Allo stesso tempo, non era preferibile procedere alla vecchia maniera.

Per questo motivo l’INPS ha deciso di riconoscere l’aumento legato alla rivalutazione solo ai pensionati assoggettati alla rivalutazione del 100%.

Tutti gli altri invece dovranno attendere “la prima data utile al momento di approvazione della norma”, come confermato dal comunicato stampa pubblicato sulla pagina internet dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale il 22 gennaio 2023.

Secondo molti questa “prima data utile” doveva essere proprio quella di febbraio.

Purtroppo così non è stato.

I pensionati che negli ultimi giorni hanno preso visione del cedolino INPS della pensione di febbraio 2023 non hanno riscontrato la presenza di alcun aumento dell’importo.

L’aumento è quindi rinviato e ci sarà ancora da attendere.

INPS, pensione febbraio 2023: cedolino più basso in questi casi. Salta anche l’aumento

Oltre all’aumento legato alla rivalutazione che slitta a data da destinarsi, c’è un altro problema che affligge alcuni pensionati: in alcuni casi il cedolino INPS della pensione di febbraio 2023 riporta un importo più basso rispetto a quello precedente.

Per quali motivi? La riduzione dell’importo potrebbe essere legata:

  • conguaglio fiscale: quando le ritenute IRPEF 2022 sono state fatte in misura inferiore a quanto dovuto su base annua, l’INPS ne recupera l’importo scalando il “debito” dalle pensioni di gennaio e febbraio. 

  • Addizionali regionali e comunali 2022: le trattenute vengono fatte sulla pensione INPS di febbraio 2022.

Sono questi i casi che giustificano un cedolino INPS di febbraio 2023 più basso rispetto a quello di gennaio. 

Quando arriva l’aumento delle pensioni INPS

Come anticipato nei paragrafi precedenti “la prima data utile INPS” entro cui i pensionati percepiranno gli aumenti legati alla rivalutazione non è quella di febbraio 2023, prova ne è il cedolino di febbraio già online. 

A questo punto viene spontaneo chiedersi quando arriverà l’aumento confermato sulle pensioni. 

Al momento non è stata fatta alcuna data anche se i ritardi burocratici INPS dovrebbero essere risolti in un tempo sufficiente da poter riconoscere l’aumento ai beneficiari nel cedolino INPS di marzo 2023, in pagamento dal primo del mese.

Argomenti

PensioniINPS