Fineco, nuovi record dopo il buy di Citigroup

di FTA Online News pubblicato:
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Snam, titolo oltre la media a 100 sedute dopo diverse promozioni dagli analisti

Fineco, nuovi record dopo il buy di Citigroup

Fineco, per Citigroup è a sconto

Prosegue la corsa di FinecoBank che ieri ha toccato nuovi record dopo che Citigroup ha confermato la raccomandazione buy sul titolo alzando il prezzo obiettivo da 17,00 a 20,50 euro.

Gli analisti della banca americana ritengono che le azioni del gruppo quotino a sconto rispetto alle altre del settore e che tale gap sia destinato a chiudersi grazie alle prospettive di crescita di clienti e masse in gestione, miglioramento margini e mix ricavi.

Nel mese di dicembre la raccolta netta di Fineco ha raggiunto i 1.218 milioni di euro, portando il totale da inizio 2024 a 10,1 miliardi, cifra che ha superato ampiamente gli 8,8 miliardi di euro del 2023 (+15% a/a).

Mediobanca, l'azione sui massimi assoluti

Il titolo come detto si trova sui massimi assoluti e ha da poco oltrepassato la resistenza critica in area 17,50, dove è posizionato il top del 2021. Il quadro grafico appare ben orientato al rialzo e la corsa potrebbe proseguire verso i prossimi obiettivi ipotizzabili inizialmente in area 19,00 e poi nei dintorni di quota 20,50. Flessioni anche fino a 17,00 euro resterebbero compatibili con lo scenario positivo di fondo e dunque propedeutiche alla ripresa del rialzo. Sotto 17,00 invece il calo si farebbe più corposo e avrebbe spazio per proseguire verso 16,20 e 15,70 circa.

Snam, promozioni dagli analisti

Rialzo deciso ieri per Snam. Il titolo ha guadagnato il 2,13% a 4,411 euro, i prezzi hanno oscillato tra 4,331 e 4,428 euro. Snam ha ricevuto importanti aggiornamenti da parte di due case di analisi: HSBC e Equita Sim.

HSBC ha alzato il prezzo obiettivo da 4,9 a 5 euro, mantenendo una raccomandazione "Hold", grazie alle revisioni al rialzo delle stime sull'utile netto per il periodo 2025-2029, con incrementi compresi tra il 5% e il 12%.

Equita Sim, invece, ha migliorato la raccomandazione da "Hold" a "Buy", con un target price aggiornato a 5,60 euro. La decisione si basa sulla sostenibilità del profilo di crescita di Snam, con un aumento di EBITDA ed EPS previsto nel medio termine, unito a una politica di dividendi interessante con un rendimento medio del 7,5% nel periodo 2025-2029.

Mediobanca Research ha incrementato il target price da 5,3 a 5,4 euro, mantenendo una raccomandazione "Neutral" e rivedendo al rialzo le stime di EPS al 2030 del 3%.

Anche UBS ha confermato la raccomandazione "Neutral" con un prezzo obiettivo invariato a 4,7 euro, riconoscendo la solidità del piano strategico e anticipando un possibile incremento moderato delle stime del consenso.

Deutsche Bank, invece, ha mostrato maggiore ottimismo, alzando il target price da 5,5 a 5,7 euro e confermando la raccomandazione "Buy". Secondo gli analisti di DB, la guidance sugli utili fornita da Snam è superiore alle aspettative sia del consenso sia dei loro modelli interni.

Di conseguenza, Deutsche Bank ha aumentato le previsioni di EPS del 7-8% annuo, posizionandosi circa il 10% sopra il consenso a partire dal 2025.

Barclays ha confermato la raccomandazione "Overweight" su Snam, con un target price fissato a 5,2 euro. Gli analisti evidenziano i miglioramenti emersi nel nuovo piano strategico, che prevede una crescita media annua dell'utile netto adjusted del 4,5%, rispetto al 4% indicato nel piano precedente.

Inoltre, la politica sui dividendi è stata rafforzata, con un aumento annuale previsto del 4%, superiore al precedente 3%. Questi elementi riflettono una maggiore fiducia nella capacità della società di generare valore per gli azionisti e sostenere una solida traiettoria di crescita. Le valutazioni complessive evidenziano un piano strategico considerato solido e con potenziali prospettive di crescita, pur con visioni differenti sul potenziale a breve termine del titolo.

Il Piano Strategico 2025-2029 di Snam prevede investimenti complessivi di 12,4 miliardi di euro, con il 70% dei progetti già autorizzati. Di questi, 10,9 miliardi (88% del totale) saranno destinati al gas tradizionale, portando la RAB a oltre 32 miliardi di euro entro il 2029 (+6,4% CAGR rispetto al 2024). Inoltre, 1,5 miliardi saranno investiti in nuove tecnologie, tra cui 500 milioni per la cattura del carbonio (CCS), 380 milioni per l'idrogeno e il restante per biogas e servizi legati alla transizione energetica.

Snam si aspetta una maggiore visibilità sui progetti CCS e idrogeno grazie all'introduzione di regolamentazioni che prevedono una remunerazione del capitale superiore rispetto al trasporto del gas. Il contributo delle associate è atteso in crescita, specialmente grazie al miglioramento del quadro normativo in Austria.

Le prospettive finanziarie del piano sono promettenti: EBITDA previsto a 3,5 miliardi di euro nel 2029 (+5% CAGR), utile netto a 1,5 miliardi (+4,5% CAGR) e una crescita minima annua del dividendo del 4%. La leva finanziaria resterà sotto controllo, mantenendo i parametri investment grade.

Questo nuovo piano strategico sottolinea la solidità di Snam, con un equilibrio tra investimenti tradizionali e innovativi, crescita sostenibile e remunerazione competitiva per gli azionisti.

Snam, il prezzo supera la media esponenziale a 100 giorni, spunti rialzisti

Osservando il grafico a candele giornaliere di Snam, possiamo notare alcuni interessanti elementi di analisi tecnica.

La curva della media mobile esponenziale a 100 giorni fornisce un’indicazione della tendenza di medio-lungo termine. Ieri il prezzo ha superato la media mobile, il che suggerisce una possibile accelerazione rialzista. La presenza di una trendline discendente visibile sul grafico a partire dal massimo di aprile 2023 mostra che Snam è stato in una fase di debolezza da diversi mesi. La recente salita del titolo sta mettendo pressione su questa linea, che passa a 4,50 euro circa, e una rottura al rialzo potrebbe rappresentare un segnale positivo che confermerebbe la rottura della media, indicando un potenziale cambiamento del trend di medio periodo. Una chiusura sopra la media mobile a 100 giorni e la trendline discendente darebbe un segnale tecnico positivo, potenzialmente portando il titolo verso nuovi livelli di resistenza. L’area di resistenza primaria potrebbe essere individuata intorno ai 4,50-4,55 euro, oltre quella atteso il test di 4,63, massimo di settembre. Al di sopra di questa resistenza attesa la ricopertura del gap ribassista del 22 gennaio 2024 a 4,73 euro. Il primo supporto chiave si trova intorno ai 4,30 euro, poi in area 4,15. Al di sotto di quei livelli la tendenza ribassista precedente potrebbe riprendere, target in area 4 euro.