Fincantieri, 9 mesi solidi, i prezzi sono corretti secondo gli analisti

di FTA Online News pubblicato:
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Marr, brutto venerdì per la società

Fincantieri, 9 mesi solidi, i prezzi sono corretti secondo gli analisti

Fincantieri, ricavi e ordini in forte crescita al 30 settembre

Rialzo deciso venerdì per Fincantieri. Il titolo ha guadagnato il 2,25% a 5,738 euro dopo avere oscillato tra 5,59 e 5,886 euro. Anche in avvio di ottava, stamane, l'azione guadagna lo 0,56%

Fincantieri: ricavi e ordini in forte crescita, guidance 2024 rivista al rialzo
Fincantieri ha registrato ricavi pari a 5,58 miliardi di euro al 30 settembre 2024, segnando un aumento del 4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Un'ulteriore accelerazione è attesa nel quarto trimestre grazie al contratto da 1,18 miliardi con il Ministero della Difesa indonesiano per la fornitura di due unità PPA.

L'utile operativo si è rafforzato, con un Ebitda di 328 milioni (+19%) e un margine operativo del 5,9%, superiore al 5,1% del 2023. I miglioramenti sono attribuibili a margini più alti in tutti i segmenti di business.

Fincantieri ha raddoppiato i nuovi ordini, raggiungendo 8,5 miliardi di euro (+29% rispetto ai 6,6 miliardi del 2023). Il backlog si attesta a 26,4 miliardi, con un soft backlog di 13,7 miliardi, per un totale di carico di lavoro pari a 40,1 miliardi.

Le performance sono trainate dal comparto crocieristico, grazie all’accordo con Norwegian Cruise Line, e dalla difesa, con nuove commesse per fregate, sottomarini e pattugliatori per la U.S. Navy e la Marina Militare italiana.

La società ha migliorato la guidance per il 2024, con ricavi previsti superiori agli 8 miliardi di euro e un Ebitda margin intorno al 6%. Inoltre, è prevista un'accelerazione del deleveraging, con un rapporto PFN/Ebitda tra 4,5x e 5,0x, ridotto rispetto alla precedente stima.

Sul fronte della difesa, il CEO Pierroberto Folgiero ha ribadito la centralità del settore, indipendentemente dagli sviluppi politici negli Stati Uniti: "Questa è l'era della difesa".
Durante la conference call sui risultati dei primi nove mesi del 2024, l'amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, ha espresso apertura a possibili collaborazioni con Thyssenkrupp Marine Systems (TKMS), leader nella costruzione di sottomarini. "Non è un segreto che siamo e saremmo disponibili a ogni forma di collaborazione che rafforzerebbe l'attuale livello di cooperazione, che oggi è di tipo commerciale", ha dichiarato Folgiero, sottolineando il rispetto reciproco tra le due realtà industriali, inclusi progetti, infrastrutture e management.

Folgiero ha evidenziato che qualsiasi tipo di collaborazione futura sarà valutata in ottica di valorizzazione degli asset di TKMS in modo coerente con gli interessi nazionali della Germania e dell'Europa.
Ha tuttavia precisato: "Non spetta a noi determinare la natura della collaborazione, ma possiamo dimostrare la nostra disponibilità a livello industriale e istituzionale."

Questa dichiarazione rafforza la strategia di Fincantieri di posizionarsi come partner strategico nel panorama europeo della difesa, in linea con la crescente domanda di capacità navali e industriali in un contesto geopolitico sempre più complesso.

BNP Paribas Exane ha rivisto il target price da 6 a 6,1 euro, mantenendo il rating neutral. Le stime di EPS per il 2024 sono state aumentate del 15% in seguito a risultati leggermente superiori alle aspettative e alla nuova guidance migliorata.
Kepler Cheuvreux ha incrementato il target price da 5,2 a 5,7 euro, confermando il rating hold. Gli analisti hanno aumentato l’EPS adjusted del 4,4% per il 2024 e dell’1,9% per il 2025 grazie ai solidi risultati trimestrali.
Equita Sim ha aumentato il target price del 6% a 5,6 euro, mantenendo il rating hold. Le stime sul fatturato per il 2024-2025 sono state migliorate del 2%, mentre quelle sull’Ebitda del 2% per il 2024 e dell’1% per il 2025. Anche le previsioni sul debito netto a fine 2024 sono state ridotte di 70 milioni di euro grazie a un miglior andamento del capitale circolante netto.

Gli analisti sottolineano il miglioramento della struttura finanziaria di Fincantieri, il percorso positivo di riduzione del debito e il momentum favorevole degli ordini nelle diverse divisioni. Tuttavia, la maggior parte delle case di investimento ritiene che il titolo sia già correttamente valutato, mantenendo raccomandazioni neutrali.

Il titolo sta cercando di forzare, ormai da alcune sedute, la resistenza di area 5,90, dove si colloca il 50% di ritracciamento del ribasso dal top di aprile a 8,06 euro. La rottura del 50% di ritracciamento sarebbe un interessante segnale di forza, che potrebbe anticipare non solo il test del gradino successivo della successione di Fibonacci, quello del 61,8%, a 6,40 euro, ma anche la ricopertura del gap ribassista del 9 maggio, a 6,72 euro. Senza il superamento di 5,90 e in caso di violazione di 5,50 i prezzi potrebbero scendere sul supporto a 5,426 euro. Sotto quei livelli una eventuale flessione assumerebbe connotati più preoccupanti, anticipando il ritorno in area 5 euro, dove transita la trend line rialzista che parte dal minimo di giugno.

Marr reduce da un venerdì nero

Venerdì nero per Marr che ha perso più di 9 punti percentuali chiudendo la settimana a 9,57 euro.

Il Consiglio di amministrazione del gruppo leader in Italia nella commercializzazione e distribuzione al foodservice di prodotti alimentari e non-food, ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024.

Nei primi 9 mesi dell'anno i Ricavi totali consolidati si sono attestati a 1.610,5 milioni di euro (1.626,5 milioni nei primi nove mesi del 2023), l'EBITDA è stato pari a 98,1 milioni di euro (99,7 milioni nel pari periodo 2023) e l'Utile netto è risultato di 36,0 milioni di euro (40,5 milioni nel pari periodo 2023).

Il gruppo fa comunque notare che ad ottobre le vendite "sono in accelerazione rispetto al terzo trimestre ed evidenziano, rispetto al pari periodo dell'anno precedente, una crescita in tutti i segmenti di clientela, grazie anche al miglioramento dell'euro/kg dei prodotti venduti. Tale andamento è confermato anche in questi primi giorni di novembre".

Il titolo intanto si è avvicinato sensibilmente ai minimi del 2022 in area 9,30, avendo chiuso la seduta di venerdì a 9,57 euro facendo salire il ribasso da inizio anno a più di 16 punti percentuali.

Non ci sono al momento particolari segnali che il trend negativo possa essere ribaltato, ma la vicinanza del supporto a 9,30 euro e l'ipervenduto presente sui principali oscillatori potrebbero agevolare un tentativo di reazione nel breve.

Solo oltre 10,70 tuttavia verrebbero generati segnali di ripresa più convincenti da parte del titolo, tali da anticiparne un rimbalzo più corposo verso 11,50 euro. Sotto 9,30 invece primo target a 9,00 euro, poi via libera verso area 8,50.

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