ERG in rally ieri grazie al clima di M&A nelle rinnovabili
pubblicato:BofA conferma una view positiva su Intesa Sanpaolo. Pirelli in retromarcia dopo l'uscita di Silk Road Fund
ERG in forma grazie al clima di M&A
Balzo in avanti deciso per Erg. Il titolo ha guadagnato il 6,85% a 25,90 euro dopo avere oscillato tra 24,50 e 25,90 euro. L'M&A nel segmento delle energie rinnovabili rimane attivo con Brookfields in trattative per acquisire il 53% della società francese Neoen. Brookfields lancerà un'offerta di €39,85 per azione, con un premio del 27% rispetto ai prezzi di borsa, per un'operazione del valore di circa €6,1 miliardi. Le autorizzazioni regolatorie sono attese entro il quarto trimestre del 2024.
Questa è la seconda offerta in tre mesi, dopo il buyout di Encavis da parte di KKR. ERG potrebbe essere un target per future operazioni di M&A, considerando il progressivo disimpegno della famiglia Garrone, che ha esercitato la PUT sul fondo australiano IFM, ora al 49% della sub-holding San Quirico Renewables, che controlla il 62,5% di ERG.
Il rialzo del titolo ha permesso la ricopertura del gap ribassista del 20 maggio, con lato alto a 25,60 euro, i prezzi si sono avvicinati al 61,8% di ritracciamento del ribasso dal top del 16 maggio, resistenza ricavata dalla successione di Fibonacci a 26 euro circa.
Al superamento di quei livelli prima resistenza a 27,50, poi in area 29,10, sui massimi di fine dicembre. Senza la rottura di area 26 ed in caso di violazione di area 25,10 probabile il ritorno sul minimo del 24 maggio a 23,66 euro. In caso di discese sotto quei livelli probabile una ulteriore accelerazione ribassista con target in area 22,50 euro.
BofA conferma una view positiva su Intesa Sanpaolo
In rialzo ieri Intesa Sanpaolo dopo che Bank of America ha confermato la raccomandazione buy e incrementato il prezzo obiettivo da 4,10 a 4,30 euro. Gli analisti della banca americana prevedono un buon trend delle commissioni del settore assicurativo e dell'asset management a sostegno dei ricavi.
Le stime sui profitti del biennio 2024-2025 sono superiori del 2-5% rispetto al consensus. Ulteriore sostegno al titolo arriverà dal buyback da massimi 1,7 miliardi di euro approvato dall'assemblea del 24 aprile scorso il cui avvio il 3 giugno è stato annunciato lunedì scorso.
Il titolo sta consolidando il rialzo messo a segno da inizio anno, complice anche lo stacco del dividendo di settimana scorsa pari a 0,152 euro, che ha allontanato il titolo dai massimi a toccati a quota 3,769.
Il quadro grafico resta per ora orientato al rialzo con i primi supporti critici posizionati a 3,43/3,45 circa, dove oltre ai minimi del 3 maggio troviamo anche la media mobile esponenziale a 50 sedute che sta ben accompagnando il rialzo da novembre e l'ultimo dei ritracciamenti (Fibonacci) del rally dai bottom di metà aprile.
Sopra tali sostegni probabile ancora la realizzazione di un nuovo allungo con target a 3,84/3,85 e più in alto in area 4,00, circostanza che permetterebbe anche di coprire il gap down del 20 maggio a 3,7285 euro. Sotto 3,42 invece primo supporto a 3,377, poi via libera verso 3,25 almeno.
Pirelli sottotono dopo l'uscita di Silk Road
Brusca flessione ieri per Pirelli & C (-4,52% a 5,91 euro) dopo che il fondo cinese Silk Road è uscito dal capitale cedendo l'intera partecipazione del 9% circa a 5,69 euro per azione, l'8,1% in meno rispetto alla chiusura di ieri. Il secondo azionista Camfin (il primo è Sinochem con il 37%) ha comunicato di aver acquisito il 2,2% completando il piano di acquisto di azioni fino al 5%: pertanto la partecipazione complessiva in mano al vice presidente esecutivo Marco Tronchetti Provera sale dal 20,6% circa al 22,8%.
L'analisi del grafico di Pirelli & C mette in evidenza il notevole movimento rialzista partito a fine ottobre da 4,01 euro e culminato (almeno per il momento) con il massimo del 10 maggio a 6,3140 (+57%).
Il ribasso di ieri ha spinto il titolo sotto i primi supporti statici a 5,96-5,97 e quello dinamico rappresentato dalla linea che sostiene il rally, creando i presupposti per ulteriori approfondimenti verso 5,70-5,75 e 5,20-5,25, supporto quest'ultimo determinante per la solidità della struttura ascendente degli ultimi mesi.
Il superamento di 6,3140 confermato in chiusura di seduta favorirebbe invece la riattivazione del rally verso il massimo di gennaio 2022 a 6,73 riferimento decisivo in ottica di lungo periodo in vista del possibile ritorno sul record storico del 2018 a 7,9880.