Enel dimenticato sul Ftse Mib: occasione buy o alla larga?

di FTA Online News pubblicato:
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Enel non riesce a trovare spunti per risalire la china: che fare con questo titolo?

Enel dimenticato sul Ftse Mib: occasione buy o alla larga?

Quando si parla di Piazza Affari e in particolare dell'indice Ftse Mib, non si può non citare Enel, senza dubbio uno dei temi più rilevanti tra le blue chips e più in generale del mercato italiano.

Enel si conferma il titolo più capitalizzato di Piazza Affari

Le azioni del colosso elettrico sono presenti in tutti i portafogli dei gestori per una serie di motivazioni che andremo ad analizzare a breve. 

Intanto c'è da evidenziare che Enel, malgrado le perdite subite dal massimo storico, resta il titolo più capitalizzato di Piazza Affari.

A inizio marzo 2022 la capitalizzazione di Enel si aggira poco sotto i 63 miliardi di euro, ma in passato è stata ben più alta, basti pensare che a gennaio 2021 si era spinta oltre i 90 miliardi di euro, complice il valore ben più elevato delle azioni.

Il titolo, infatti, da circa un anno a questa parte non sta certo vivendo bei momenti a Piazza Affari.

Enel soffre a Piazza Affari ormai da un anno

A marzo 2020, dopo lo scoppio della crisi del coronavirus, Enel ha toccato un importante minimo di periodo a 5,15 euro il 16 marzo 2020.

Da questo bottom nell'arco di poco meno di un anno, si è avuto un forte rialzo, tanto che il titolo è arrivato a guadagnare quasi il 76%, segnando il 12 gennaio 2021 il nuovo massimo storico a 9,05 euro.

Un livello di prezzo che non è stato più rivisto, visto che da allora è partito un movimento discendente che ha visto le quotazioni scivolare fino a 6,037 euro nell'intraday del 24 febbraio scorso, con una correzione di oltre il 33% dal top di sempre.

Enel in rosso da inizio 2022: la peggiore tra le utility

Da inizio 2022 il bilancio di Enel è negativo, con una flessione di quasi il 12,5%, leggermente più ampia rispetto a quella del Ftse Mib che a inizio marzo mostra un saldo negativo di quasi l'11%.

Di recente, complice il forte calo accusato dal Ftse Mib sulla scia dei recenti eventi bellici, Enel ha visto ridursi il gap rispetto all'indice, tenendo a mente però che è stato ben più ampio nei mesi precedenti.

Da ricordare che anche nel 2021 si è creata una distanza notevole tra il titolo e il listino di riferimento, basti pensare che l'anno scorso Enel è stato uno dei peggiori del Ftse Mib, con un ribasso di circa il 15%, mentre l'indice ha messo a segno un rialzo nell'ordine del 23%.

Enel si conferma anche nei primi due mesi del 2022 il peggior titolo tra le utility che pure hanno tutte un saldo negativo a fine febbraio, con l'unica eccezione di Terna.

Enel: i due motivi che stanno pesando sul titolo

Prescindendo dalla negatività delle ultime giornate che sta investendo l'intero mercato, per le ragioni note a tutti, i motivi che stanno penalizzando Enel ormai da un anno a questa parte, sono essenzialmente due: gli interventi dei Governi sul settore energia e sulle società attive nello stesso per calmierare il forte rialzi dei prezzi,  l'andamento decisamente rialzista dei tassi.

Da mesi ormai si parla dell'impennata dei prezzi dell'energia che ha portato alcuni Paesi europei ad attuare misure a vantaggio dei consumatori e a danno delle aziende produttrici.

Proprio in questi giorni sono circolati dei rumor da cui si è appreso che la Commissione UE potrebbe proporre ai Paesi membri la tassazione degli extra profitti delle società energetiche, derivanti dai recenti rincari.  

La costante minaccia di interventi governativi contribuisce a tenere sotto pressione Enel che fatica a mettere a segno dei recuperi convincenti, come dimostrato dalla serie di massimi e minimi decrescenti da inizio anno. 

Il secondo motivo alla base della negativa performance del titolo è rappresentato dal rialzo dei rendimenti dei BTP e dall'attesa di un rialzo dei tassi da parte della BCE.

Si pensi che il rendimento del decennale si è spinto ben oltre l'1,5% a fine febbraio, un valore triplo rispetto a quello dello stesso mese del 2021, quando era sceso poco sotto lo 0,5%.

L'ascesa dei tassi è una cattiva notizia per le utility in generale e per Enel in particolare che ha un elevato indebitamento. 

Enel dimenticato sul Ftse Mib: occasione buy o alla larga?

Il titolo sembra così un po' dimenticato dal mercato e questo a prescindere dalla negatività che sta vivendo in questa fase Piazza Affari.

L'interrogativo che molti si pongono è se questo andamento sottotono di Enel sia da leggere come un'opportunità o se al contrario sia meglio stare alla larga.

Sicuramente nel breve è consigliabile affidarsi a una grande cautela nell'approccio di Enel, non solo per la difficile situazione del mercato, ma anche per motivazioni legate strettamente alla società.

L'incertezza sul fronte dei possibili interventi dei Governi contro il caro bollette contribuisce a offuscare un po' la visibilità, unitamente all'incognita dei tassi e in particolare alla tempistica dei rialzi degli stessi da parte della BCE.  

Spostando lo sguardo un po' più avanti, Enel tornerà sicuramente a regalare soddisfazioni agli investitori.

Ne sono convinti gli analisti di Equita SIM che consigliano di puntare sul titolo, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 8,4 euro.

La SIM milanese ritiene che Enel esprimerà pienamente il suo potenziale a partire dalla seconda metà del 2022, dopo che si saranno normalizzati i prezzi dell'energia.

La SIM milanese non è l'unica a caldeggiare l'acquisto del titolo, visto che un invito in tal senso giunge anche da Intesa Sanpaolo, i cui analisti hanno un target price a 9,1 euro.

Lo stesso rating "buy" è stato reiterato di recente anche da Kepler Cheuvreux, con un fair value a 9,1 euro, ricordando che Enel rientra nella lista delle top pick italiane del broker.

I colleghi di Barclays suggeriscono di sovrappesare il titolo in portafoglio, con un prezzo obiettivo a 9,7 euro, mentre per Mediobanca è "outperform", con un target price a 8,2 euro.    

E' unanime dunque la strategia bullish degli analisti su Enel, un titolo che senza dubbio non può mancare in portafoglio.

Per sciogliere i dubbi di chi ha ancora delle riserve sull'opportunità rappresentata dalle azioni del colosso elettrico, ricordiamo che Enel paga anche dei solidi dividendi che rendono ancora più appetibile l'investimento.